Autore, drammaturgo, narratore e attore vicentino (Sandrigo, 12 dicembre 1960), Vitaliano Trevisan si è spento il 7 gennaio 2022. Il grande pubblico lo ricorda per l’interpretazione al cinema di Primo amore: pellicola del 2004 diretta da Matteo Garrone, con il quale Trevisan aveva scritto la sceneggiatura.
Oltre ai suoi romanzi e racconti rimangono i testi per la scena (Il lavoro rende liberi e Solo RH ad esempio, portati in scena rispettivamente da Toni Servillo e Roberto Herlitzka), le regie e gli adattamenti per il teatro (tra i quali Shakespeare, Dostoevskij, Fellini).
Nel 2015 e 2017 è stato protagonista del Premio Riccione, la prima volta vincendo la menzione Franco Quadri e la seconda con il primo premio per Il delirio del particolare. Ein Kammerspiel; testo, quest’ultimo, andato in scena nel dicembre del 2021 al Teatro Carcano di Milano con Maria Paiato e la regia di Giorgio Sangati.
In scena la sua penna guardava ai maestri, come Shakespeare, Cechov, Ibsen, ma gli occhi erano ben puntati sul nostro mondo e il nostro tempo: in Una notte in Tunisia (2011), ad esempio, la storia del leader socialista diventava la discesa agli inferi di un personaggio shakespeariano (in una stasi drammatica però tutta novecentesca); Mister X (Craxi) era una sorta di imperatore, un grottesco condottiero negli ultimi attimi della propria vita.
Qui gli articoli e le recensioni sugli spettacoli di Vitaliano Trevisan nell’archivio di Teatro e Critica