Peter Stephen Paul Brook (Londra, 21 marzo 1925 – Parigi, 2 luglio 2022).
È Le Monde a dare la notizia: nella notte del 2 luglio 2022 muore Peter Brook. Maestro del teatro dal secondo Novecento, ha influenzato intere generazioni con una visione artistica essenziale. Qui raccogliamo gli articoli pubblicati sulle nostre pagine in questi anni: recensioni, spettacoli storici e libri.
«La caratteristica principale del lavoro di Brook nel teatro […] consiste nella coscienza e nell’impegno di un lavoro artigianale : c’è un equilibrio fra ricerca e creatività, cioè fra ricerca e costruzione dello spettacolo, che si esplica nella padronanza degli elementi, nella cura del dettaglio. […] E Brook è un esempio di “non rassegnazione” di ricerca cosciente, serena, in continuo divenire . Ha riunito nel suo Centro un gruppo di persone di culture diverse, una specie di Torre di Babele cosciente, con la nozione che non saranno le culture diverse ad aiutare, ma la coscienza di non avere una falsa unità culturale […]. allora, in questo grado zero, è la nozione di artigianato che aiuta. si ha un mestiere, una professione, dunque si è obbligati a lavorare per vivere, e la base del lavoro teatrale è lavorare per altre persone, per gli spettatori.» (Feruccio Marotti, prefazione de Lo spazio vuoto, Bulzoni editore 1998)
«Posso scegliere uno spazio vuoto qualsiasi e decidere che è un palcoscenico spoglio. Un uomo lo attraversa e un altro osserva: p sufficiente a dare inizio a un’azione teatrale» (Peter Brook, l’incipit de Lo spazio vuoto, Bulzoni editore 1998, traduzione Isabella Imperiali)
