Il 20 aprile del 2020 aveva compiuto cento anni, Gianrico Tedeschi è scomparso il 27 luglio dello stesso anno.
Ha studiato all’Accademia Silvio D’Amico dove si diplomò nel 1947. Settanta anni di carriera: sulla scena è stato diretto da Giorgio Strehler (recitò anche nell’Arlecchino servitore di due padroni), Luca Ronconi e Franco Branciaroli. In cinema è stato diretto, tra gli altri da Steno, Antonio Pietrangeli, Luciano Salce, Roberto Rossellini, Mario Moncelli, Mario Camerini, Luigi Zampa, Sergio Rubini, Roberto Andò.
Nel 1944 era un deportato del campo lager tedesco di Sandbostel, qui le cronache raccontano di una sua interpretazione dell’Enrico VI di Pirandello. In un’intervista a deportati.it affermò di non aver mai recitato prima di quell’occasione « Avevo con me tre testi teatrali: l’Enrico IV e Il fiore in bocca di Pirandello e Gli spettri di Ibsen e decisi di rappresentarli, perché mi piacevano molto e perché occorreva pur far qualcosa per reagire a quella cupa atmosfera.»
In un’intervista del 2015, Giusepina Manin gli chiese:
«Alla fine, cosa pensa di se stesso?»
Teschi rispose: «Che sono un gran presuntuoso. Vorrei chiudere la mia storia come Moliére: dipartita finale in scena».
Qui due spettacolo nei quali abbiamo incontrato il lavoro di Gianrico Tedeschi
