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Quattro atti profani: Malosti e l’umanità abbandonata di Tarantino

La recensione dello spettacolo in scena fino al 14 marzo al Teatro Eliseo Non si può non cominciare dalla scena per raccontare i Quattro atti profani messi in scena dal neo Premio Ubu alla Regia Valter Malosti al Teatro Eliseo. Determinante, come vedremo, soprattutto nell'interpretazione/costruzione del proprio personaggio. L'abbandono e la solitudine dei personaggi tratteggiati con arte e passione da Antonio Tarantino all'inizio degli anni '90 in quattro separati tesi poi riuniti dall'editore sotto il nome che anche Malosti ha usato per lo spettacolo, è in ogni dettaglio della scenografia creata da Botto e Bruno, ma soprattutto è nel grigiore di una collina-golgota dal quale sbucano i personaggi come fossero le Winnie di turno, In questo purgatorio senza scampo si muovono i protagonisti di Stabat Mater, Passione secondo Giovanni, Vespro della Beata Vergine, Lustrini, qui ogni giorno muovono i passi verso una passione laica senza redenzione.

Delitto Pasolini: aspettando il poeta Superstar

La recensione dell'ultimo lavoro di CK Teatro. In scena al Teatro Orologio. Se la scrittura scenica dopo il primo ciclo di apparizioni e rievocazioni perde la sua freschezza diventando un meccanismo abituale nel proseguo dello spettacolo, il nucleo tematico su cui la ricerca artistica di Ck si fonda diventa sempre più interessante ad ogni minuto...

L’Ecuba con Isa Danieli e la regia di Cerciello: spettacolo soprattutto per gli occhi

La recensione dello spettacolo con Isa Danieli e Franco Acampora in scena al Teatro Eliseo, poi Mercadante di Napoli e Gobetti di Torino in calendario. Sul fondale del palco si erge la grande raffigurazione di un bovino, il verde fosforescente traccia le parti dell'animale pronte per il macello, i protagonisti uomini degli Achei sotto a giacche e camice (rossa come il sangue è quella di ques'ultimo) vestono dei grembiuli da macellaio, portando insomma l'onta dell'omicidio con loro ad ogni passo...

Nemico di classe: Massimo Chiesa e i giovani violenti di Nigel Williams

La recensione dello spettacolo in scena fino al 7 marzo al Teatro Italia. Per più di un'ora e mezza di spettacolo i quattro attori animano la scena dilatando i tempi e trovando ritmi di dialogo e di movimento sempre intensi facendo così dimenticare al pubblico che in quella piéce non sta succedendo proprio nulla. La forza della creazione di Williams sta proprio nel vuoto che implode...

In Piazza d’Italia di Baliani il romanzo di Tabucchi si perde nel tempo di un lungo e noioso racconto

La recensione dello spettacolo in scena fino al 28 febbraio al Teatro India ...e infatti sfogliando adesso questo romanzo del 1973 di Tabucchi ci si trova di fronte a una narrazione popolare, storica e magica al contempo, fatta di un'estrema capacità di coinvolgere il lettore. Eppure tutto questo è rimasto ben lontano dalla scena costruita da Marco Baliani al Teatro India, l'epopea della famiglia di Garibaldo non convince per costruzione drammaturgica e resa recitativa...

Kvetch di Steven Berkoff, ovvero i piagnistei dell’anima

La recensione dello spettacolo diretto da Tiziano Panici. Per gli ebrei sono gli “Kvetch”, intesi appunto non solo come quei lamenti esteriori, la cui funzione la maggior parte delle volte è nel mascherare il vero sentimento della persona, ma sono anche il lamentarsi interiore, quello dell'anima. Questi Kvetch raramente li sputiamo in faccia al mondo che ci circonda. Questi piagnistei riempiono la vita dei personaggi del dramma di Steven Berkoff messo in scena da Tiziano Panici, vincitore del bando Nuove Sensibilità, è in scena fino a Domenica 7 febbraio al Teatro Argot del quale Panici è anche uno dei responsabili artistici.



Appunti per un teatro politico: quale ruolo alla scena nell’analisi della società?

La recensione dello spettacolo andato in scena al Palladium. Vi è poi un'altra interessante caratteristica nello spettacolo di OlivieriRavelli_Teatro, terzo lavoro del Consorzio Ubusettete ad essere stato presentato al Teatro Palladium di Roma, ovvero la volontà di analizzare le dinamiche teatrali attraverso le quali l'elemento politico viene sviscerato. Franceschelli insomma non fa solo uno spettacolo su concetti come marxismo, socialismo e democrazia, ma lavora anche sul rapporto che il medium teatrale instaura con il dibattito ideologico...

Risorgimento Pop: ovvero Garibaldi, Mazzini e Britney Spears

La recensione dello spettacolo di Marco Andreoli e Daniele Timpano Cosa hanno in comune Britney Spears e Giuseppe Garibaldi? Il risorgimento e il McDonald? Sono icone pop, ma non intesi come popolari bensì come simboli del vuoto, icone divenute tali solo perché una potente major o dei governi hanno voluto creare quel mito, semplicemente per convenienza economica o storico-politica...

Le voci di Fuori: interpretazione, luci e sonorità di Dario Aggioli

La recensione dell'ultimo spettacolo di Teatro Forsennato Le voci di fuori di Dario Aggioli regista di Teatro Forsennato, una delle compagnie appartenenti al consorzio Ubusettete, al quale la Fondazione Romaeuropa ha aperto il proprio spazio per due giorni, è stato partorito anche grazie alle due settimane di residenza creativa che la compagnia ha ottenuto allo Spazio Off di Trento dopo aver raggiunto le semifinale dell'ultimo Premio Scenario.

7 Novembre 2008: l’informazione bestemmiata da Gli Omini

La recensione dello spettacolo in scena 23 e 24 gennaio all'Angelo Mai Sul palchetto di legno costruito nel nuovo Angelo Mai, un capannone che fu di una bocciofila, i quattro (da Gabbato lo santo oltre a Riccardo Goretti, Francesco Rotelli e Luca Zacchini c'è anche Francesca Sarteanesi) cominciano e finiscono con due bandierine americane che spuntano dalle quinte...

Le nuvole di Aristofane e la povera patria di Latella

La recensione dello spettacolo in scena fino al 31 gennaio al Teatro Argentina Inizierò parlandovi del pubblico, inizierò dicendovi che era più numeroso di quello che mi sarei mai aspettato per una pomeridiana, ma c'era Antonio Latella e poi Aristofane ha fatto il resto captando scolaresche in quantità. Inizierò raccontandovi il mio stupore quando durante l'intervallo gruppi di liceali tra loro parlavano dello spettacolo in questi termini: "Si è moderno, ma troppo, lo ha troppo modernizzato"...

Le pulle: al Valle l’avanspettacolo del dolore firmato Emma Dante

La recensione dello spettacolo in scena nello storico teatro romano. E' un'alcova dove nascondersi. E' un sogno proibito. E' un circo di poveri saltimbanchi. E' una casa delle bambole rotte. Tutto questo è l'ultimo spettacolo di Emma Dante, Le pulle, Operetta amorale, in scena fino al 24 di gennaio al Teatro Valle di Roma all'interno della monografia che l'Eti ha dedicato alla regista siciliana.

Feminea: tra video e teatro è l’ultima performance di Teatro Deluxe

La recensione dell'ultimo lavoro di Teatro Deluxe. Al Duncan 3.0 centro polifunzionale di ricerca ed esposizione delle arti visive e performative contemporanee, dove Vera Michela Suprani e Claudio Oliva sono rimasti 4 mesi a creare e provare, il video sovrasta la performer e riempie il fondale della scena. Il piano visivo, determinante già in Pearl, è ora prioritario nella comunicazione di Teatro Deluxe, e si formalizza nella precisa scelta di studiare l'interazione tra la performatività fisica ed eseguita dal vivo e le immagini semoventi...

Primi passi sulla luna: Cosentino e l’ironia come superamento della tragedia

La recensione dello spettacolo in scena fino al 24 di gennaio al Teatro Argot. E' la capacità affabulatoria di Cosentino che si determina lì in quel momento davanti al pubblico, è una corda tesa tra il narratore e i suoi spettatori. Questo canale emozionale grazie al quale l'artista abruzzese ha fagocitato l'attenzione del pubblico durante una prima affollatissima al Teatro Argot non si è mai chiuso....

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Tim Crouch. L’immaginazione aumentata

Alla Biennale Teatro 2024 Tim Crouch porta Truth’s a Dog Must to Kennel, riflessione sulla relazione tra reale e virtuale, indagando il potere dell'immaginazione...