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Motel. Tra sogno e corpo nella trilogia del Gruppo Nanou

Dopo due anni di lavoro, il progetto Motel [faccende personali] del Gruppo Nanou lascia entrare finalmente la luce in tutte e tre le stanze, offrendo agli occhi del pubblico tutte le tappe di un viaggio complesso, critico, spesso. Un viaggio, sì, qualcosa che per ciascuno vive a proprio modo, sulla propria pelle. Ciò che accade in ciascuna delle tre stanze nasconde un senso piccolo e sottile, un cuore che le luci, gli oggetti, il movimento dei performer...

Diario del primo week-end a Santarcangelo 41 – “Gioia e Rivoluzione”

In tanti per le strade e nei locali occasionalmente adibiti a scene, nella piccola città di Santarcangelo, tanto pubblico venuto da fuori, molto pubblico locale, tanti stagisti, tanti volontari ed il solito entusiasmo: la consapevolezza tangibile di far parte di un progetto condiviso e di grande qualità artistica. Camminare per le stradine della vecchia cittadina romagnola, che per due settimane si trasforma nel centro propulsore della scena contemporanea...

Dalla scienza in teatro e ritorno: l’Homo ridens del Teatro Sotterraneo

In un gioco di malleabilità e concrezione della materia muove la sua creazione il Teatro Sotterraneo e attiva l'indagine testimoniale, misurabile, in un panorama teatrale che annuncia le sue sicurezze su basi tutt'altro che solide, ai fine di interrogarsi sulle mosse e le pose dell'Homo ridens, versione Castiglioncello. La loro indagine è sulla ricettività, sull'ipocrisia delle seconde scelte che si affrettano a diventare prime...

La palestra: Veronica Cruciani mette in scena la cronaca tragica di Giorgio Scianna

Fate incontrare un romanziere, Giorgio Scianna (Fai di te la notte, 2007 e Diciotto secondi prima dell'alba, 2010), con una tematica attualissima in tempi di sovraccarico sessuale come i nostri, fategliela pensare per il teatro. Fate sì che i personaggi si trovino a dover fuggire dalla mente dell'autore per agire sulla scena avendo dunque come strumento principale il dialogo, imponendosi così di vestire quegli abiti da dramma borghese...

Angeli caduti, uomini in superficie: un ex manicomio diventa centro culturale

Ex Lavanderia. Niente fa pensare che si tratti di un un teatro, o almeno un luogo delle arti. E invece il solo dire “ex” fa già pensare a un prima – momento in cui a parola corrisponde il significato più coerente – e a un dopo, in cui ogni cosa sa acquistare un significato traslato e anche una lavanderia, può diventare un centro di resistenza culturale. Così è all'ex (anche qui e per fortuna) Manicomio di Roma S. Maria della Pietà...

L’estetica del buio profondo: Psicosi delle 4.48 di Sarah Kane per Nerval Teatro

Si misura Nerval Teatro con uno dei testi più difficili da portare in scena, un tono classico da tragedia in una scrittura contemporanea, una vertigine che penetra fino all'esistenza biografica dell'autrice, morta suicida – come lei stessa previde e promise – poco dopo averlo scritto. Il disordine mentale e la depressione del testo come dell'autrice, tuttavia, che proprio la promessa del suicidio afferma alle ore 4.48, riesce a non penetrare...

Avamposti di resistenza nell’epoca delle videolottery. Cronache dall’ex Cinema Palazzo – sala Vittorio Arrigoni

«Dobbiamo resistere fino in fondo e dobbiamo resistere sempre». Queste non sono le parole di una vittima di qualche regime sperduto nel sud del mondo, l'occasione in cui sono state pronunciate non è quella di un' occupazione militare, non sono uscite dalla bocca di un giovane ed eroico partigiano col moschetto in spalla e il fazzoletto rosso al collo. Questa frase, certo volutamente ricca di rimandi all'antifascismo che fu...

Nel silenzio claustrale: Attraverso il furore di Massimiliano Civica

La sensazione claustrale prende d'improvviso già nel rituale d'entrata in platea, già l'aria ferma blocca anche il respiro di chi assiste, c'è un senso di quiete magnifica cui non si può porre contrasto: l'aria è posata, senza ritorno al movimento, l'attraversamento è lieve come il solco leggero di un dito sulla stoffa. Siede un uomo che sembra estraneo ai sommovimenti del mondo...

Inequilibrio 2011: primo giorno alle Olimpiadi del teatro e della danza

Il primo giorno al festival comincia poco prima, quando il treno sta per arrivare a Grosseto e ti chiama il direttore al telefono dicendoti di non prendere il cambio per Castiglioncello, ma di continuare sulla tratta per Pisa e scendere a Rosignano Solvay, sulle cui spiagge tutto avrà inizio; ne approfitta il direttore per leggerti al telefono il programma che ti ha preparato, tu dici sì a tutto, provi ad immaginartelo questo programma che troverai...

Tra i resti di una festa rivoluzionaria: Orazi e Curiazi di Brecht secondo Arcuri

Una festa in casa, alcolici musica e festoni per una nottata straordinaria. Ma durante la festa nessuno pensa mai a quel che rimarrà dopo, nel salotto di tutti i giorni: quello ch'è stato il salotto della festa rimane un luogo deturpato dall'incauto attraversamento, dalla facile inclinazione alla baldoria. Così che nel silenzio spento di un giorno successivo, un gruppo di ricercatori in tenuta di alto rischio contaminazione e inquinamento dell'analisi...

I Punti di vista per ritrovarsi: le cecità di Enrique Vargas da Roma a Varsavia

Uno spettacolo performance ideato da Enrique Vargas per il Centro Teatro Ateneo de La Sapienza Università di Roma, dal titolo emblematico Punti di vista. Il modo migliore per incontrarsi è perdersi, realizzato in rapporto con lo spazio della percezione sensibile, guidati da attori ipovedenti (in parte) in un percorso che, da titolo, procede verso di sé. Il progetto, che nasce come laboratorio universitario per gli studenti non vedenti de La Sapienza...

Lia Lapini 2011: impressioni e riflessioni di un cronista giurato

Dopo aver visto-vissuto-respirato il lavoro di Vincenzo Schino, registrando una certa curiosità e aspettativa palpabili in tutta la platea, mi avvicino a un collega giurato il quale mi confida il suo apprezzamento per la discontinuità del lavoro di Effetto Larsen proprio rispetto all'immaginario teatrale di Opera, forse ha ragione. Di sicuro il progetto della compagnia milanese guidata da Matteo Lanfranchi è il più concettuale dei lavori visti in concorso...

Quadriennale di Praga: il primo giorno di una critica che si muove

"Praga Magica" era il titolo di un libro di Ripellino cui devi molto della tua passione per il teatro, uno di quei volumi che non possono mancare nello scaffale di chi vuole raccontare il teatro. E ora che ti ritrovi a godere proprio dell'aria di questa capitale europea capisci da dove venga quell'esplosione di creatività. Comune a tutte le città che ospitano grossi festival internazionali è quell'atmosfera di festa, in un certo senso di anarchia, un'aria più libera...

Il Don Chisciotte di Latella, poema sul dormiveglia della ragione

La recensione dello spettacolo in scena al Teatro India fino al 12 giugno. Hai sempre pensato che tra il teatro e l'arte culinaria ci fosse un collegamento primordiale. Ché tutto quel disseminare segni in giro per la scena somiglia così tanto al fondersi degli ingredienti in una buona ricetta. Per una volta sembra che tu non sia il solo a pensarlo. Così recita una battuta del Don Chisciotte di Antonio Latella, andato in scena al Teatro India...

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El Khatib e la vita (segreta) degli anziani: amore e sesso...

In prima nazionale, tra gli ultimi spettacoli di questa edizione del Romaeuropa Festival, La vie secrète des vieux (La vita segreta degli anziani) di...