VISIONI

Odetteodile investigation – Il lago dei cigni secondo Enzo Cosimi

La recensione dopo lo spettacolo in rassegna a Istantanee. OdetteOdile investigation, coreografia del visionario ed eccentrico maestro della danza contemporanea italiana Enzo Cosimi, non è una semplice variazione del celebre balletto tardo-romantico Il Lago dei Cigni, quanto, piuttosto, l’interpretazione di frammenti di immaginario... [continua la lettura su Sguardi Istantanei]

Dialogo interrotto fra Martone e il suo pubblico: le Operette Morali di Giacomo Leopardi

La recensione dello spettacolo in scena al Teatro Argentina di Roma fino al 15 maggio. Giacomo Leopardi compose le Operette Morali negli anni tra il 1824 e il 1832, cercando seguito a progetti letterari vivi già negli anni precedenti di prosette satiriche, in grado di intercettare una lettura meno che erudita d'una materia filosofica e insieme dar vita a una lingua adeguata a tale materia...

Ubu Rex e la follia degli Scarti: se il teatro invade la città

Ci hanno abituato a pensare in piccolo, mortificati dai tagli allo spettacolo sanati con magie petrolifere da alchimisti improvvisati, ci hanno costretto a navigare a vista, ad accontentarci dei nostri piccoli spazi, ci hanno convinto di non poter arrivare al grande pubblico, che quello è della televisione e se rimane è appannaggio del cinema o delle aperture serali di lobotomizzanti centri commerciali...

La precarietà secondo Casales e Lisma

Tra sfumature di apatia e determinazione, entusiasmo e frustrazione, è un affresco amaro quello che si è osservato nella prima serata del Festival Pre-visioni al Teatro della Tosse di Genova. Con La squadra di bowling di Beppe Casales e L'Operazione di Rosario Lisma viene rappresentata la generazione dei trentenni di oggi, divisa tra la voglia di veder riconosciuto il proprio lavoro, sentirsi appagati e la noia in cui si ricade quando un'occupazione non la si ha.

La realtà irrompe in tutta la sua comica amarezza ne La squadra di bowling, scritto da Beppe Casales: tre amici passano le loro giornate sul divano di casa vestiti con la divisa per partecipare ai tornei del loro sport, il bowling. Giocano per gareggiare e vincere trofei, continuano a indossare sempre la stessa maglietta della squadra, ma in fondo non vanno al bowling da due anni... [continua la lettura su Il Tamburo di Kattrin]

Bestiale improvviso_sovrapposizione di stato – Per una fenomenologia della meraviglia

Torna il parallelepipedo di ghiaccio di Framerate 0 in unione ai corpi delle tre danzatrici (Teodora Castellucci,Cristina RizzoRoberta Zanardo) di Bestiale Improvviso, in un rapporto che si fa dialettico, avvicinando i corpi alla grana del ghiaccio ed il ghiaccio alla sostanza viva dei corpi. La materia di cui il parallelepipedo si compone non è sintetica ma naturale...

Per filo e per segno di Luca Archibugi e Pippo Di Marca: la menzogna è la sola verità

La recensione dello spettacolo in scena fino al 22 aprile all'Atelier Meta Teatro di Roma. La verità è inaccettabile, sembra voler dire qualcosa del genere Luca Archibugi in questo suo Per filo e per segno, drammaturgia datata alla metà degli anni ottanta e portata oggi in scena dalla regia di Pippo Di Marca e da tre attori: Cloris Brosca, Veronica Zucchi e Alberto Di Stasio. La verità è il brandello di quello che resta ed è sempre altrove...

dal Ricettario Teatrale: taking care of baby – accademia degli artefatti

Secondo appuntamento con il Ricettario Teatrale di Sergio Lo Gatto. Questa recensione/ricetta è dedicata all'ultimo lavoro dell'Accademia degli Artefatti visto a Trend 2011. Prima di cominciare, assicuratevi di avere a disposizione attori e attrici di qualità DOP. Li potete trovare, a prezzi rigorosamente immuni all’inflazione, all’Agriturismo degli Artefatti, raccomandato per i prodotti di qualità...

dal Ricettario Teatrale: have I none – fibre parallele

Teatro e Critica incrocia il proprio lavoro con le idee culinarie del Ricettario Teatrale di Sergio Lo Gatto. Ospitiamo qui una ricetta/recensione di Have I none, ultimo spettacolo delle Fibre Parallele. PREPARAZIONE Dopo aver accuratamente ripulito la stanza delle pareti, appendete i piccioni e segnate per terra con il nastro bianco il limite entro cui farete agire...

Turba Mentis – Pedofilia e realtà mediatica nello spettacolo vincitore di Marte Live 2010

La recensione dello spettacolo stato in scena al Teatro Vascello di Roma Nato dalla collaborazione tra la giovanissima Compagnia IoMai (fondata a Roma sul finire del 2009 da Luca Di Giovanni, Bianca Friscelli e Alessandro Amato) e l’Associazione Dynamis, Turba Mentis indaga il rapporto tra media e realtà...

Claudio Longhi e l’urgenza morale di Brecht: La resistibile ascesa di Arturo Ui

La recensione dello spettacolo in scena al Teatro Argentina fino al 29 Aprile. Ci si chiede da tempo chissà mai perché l'opera di Bertolt Brecht stia tornando così tanto nei registi contemporanei, a voler cercare un valore comunitario per le infinità di produzioni, grandi o indipendenti, che ne cercano in scena i segni perduti. Ennesima domanda che giunge di fronte a questa regia di Claudio Longhi del testo straordinario La resistibile ascesa di Arturo Ui...

“456”: il sud reinventato da Mattia Torre nel segno della morte

Recensione 4,5,6 di Mattia Torre. Visto nel 2011 al Piccolo Eliseo di Roma. Lo spettacolo è andato in onda il 10 dicembre 2022 su...

Pirandello in Pirandello: il teatro nel teatro di Vetrano e Randisi al Valle

La recensione dello spettacolo in scena al Valle di Roma. Com'è rosso il rosso del sangue! Pirandello di Vetrano e Randisi è una delle applicazioni più fluide del teatro nel teatro che appartiene al grande autore agrigentino, come potessimo dirlo – con una forzatura – Pirandello in Pirandello, ovvero il rispetto emotivo e intellettuale che rende osmotica la traduzione scenica dell'oggi, in testi che non sembrano risentire del tempo che passa. Enzo Vetrano e Stefano Randisi hanno sviluppato la loro ricerca ponendosi di fronte al conterraneo più nobile, la montagna da superare o – meglio – misurare con i propri passi fino alla cima, per mescolare non più che i piedi al passo che la calpesta; questo perché la loro qualità maggiore, in scena, è la consapevolezza di avere di fronte una materia viva che già sola è determinante, capace in sé di innescare la magia e l'incanto che sole fanno il teatro...

Se non ci sono altre domande. La macchina scenica di Virzì e la noiosa vita dell’uomo qualunque

La recensione dello spettacolo interpretato da Silvio Orlando in scena fino a maggio all'Eliseo. L'ambientazione messa in piedi da Paolo Virzì per questo suo debutto teatrale è la pancia del mostro mediatico per eccellenza: la televisione, per di più in una delle sue peggiori deformazioni, ovvero il talk-show con il caso umano. Tutto è creato a puntino per immergere attori e spettatori in quell'atmosfera tipica di alcuni programmi pomeridiani dove la sovraesposizione mediatica dello sventurato diventa pane per tutti. Il Teatro Eliseo è (fino al 15 maggio) uno studio televisivo, qui viene trascinato il Michele Cozzolino interpretato da Silvio Orlando. Il palco del teatro diventa il luogo deputato all'autopsia della mediocre vita di un impiegato di medio livello...

Estetica e retorica: riflessioni su Emma Dante

Riflessione su La trilogia degli occhiali di Emma Dante in scena fino al 27 marzo al Teatro Palladium. È passato poco tempo, neanche un'ora, dalla fine dei tre movimenti che compongono La trilogia degli occhiali di Emma Dante, eppure nonostante la freschezza dell'esperienza, la penuria del ricordo mi scuote e l'inconsistenza della memoria m'impone riflessione: l'artista del segno vivo, della violenta emozione, della ferita insieme morte e vita che dalla scena scivola fino alla platea, ha lasciato la barca di questa navigazione impervia, incagliata sulla sabbia impoverita e muta di una rotta la cui bussola pare essersi inceppata. Dalla fine dello spettacolo a ora cerco di rintracciare uno stimolo che vada oltre la nota divertente che l'intenzione scenica pure si porta con sé, alla ricerca di qualcosa su cui potersi mettere alla prova, ma non riesco a non rispondermi che la Dante sia ormai ferma su quell'arenile senza la criticità del vento che faccia andare la barca, chiusa in una rotta sistematica e non più aperta a sorprendere...

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Orecchie che vedono: la danza che si ascolta a Gender Bender

Al festival bolognese Gender Bender molte sono state le proposte di danza, tra le quali sono emerse con forza il corpo resistente di Claudia...