VISIONI

La modestia di Spregelburd: al Piccolo Ronconi non brilla per emozioni

Dopo due ore e quarantacinque minuti senza pausa (scelta forse obbligata? La metro a Milano chiude presto e non aspetta i tempi di attori e registi, anche quando si tratta di Ronconi) ci sono alcuni spettatori che letteralmente si gettano dalle poltroncine all’uscita. Gli applausi dalla platea arrivano, decisi, ma si chiudono subito.

Franco Basaglia, una breccia nei Muri dell’ignoranza

Il prima e il dopo. Quando queste categorie entrano a contatto con una materia che dunque si stabilisce fra l'uno e l'altro avverbio o estremizzazione di uno stato temporale, la materia stessa acquisisce una forza che non aveva, si cristallizza in una sorta di totem che ne prende il nome e con essa certifica una svolta determinante e inarrestabile.

Due corpi per un’anima. Il Totem Ba di Michelangelo Ricci

Un esempio di lavoro che ricerca i propri motivi sia nell'atteggiamento estetico che nei contenuti è in scena fino a stasera al Teatro Orologio nell'ambito della rassegna Drammaturgie Corsare con il titolo Il Totem Ba. Compagnia Livornese capeggiata dal regista e autore Michelangelo Ricci, corsaro anche lui...

Andrea Battistini chiude Kafka nella prigione di Carmelo Giammello

Uno dei primissimi spettacoli di questa stagione teatrale romana è stato Il castello di Giorgio Barberio Corsetti, in quel caso la compagnia Fattore K. aveva invaso gli spazi esterni e interni del Teatro India traghettando gli spettatori in un vero e proprio tour de force tra i meandri della scrittura dell'autore praghese...

Comicità, mimo e narrazione: è il One man shock di Emiliano Reggente

Come nel film Heaven Can Wait di Warren Beatty e Buck Henry, Emiliano Reggente, attore-autore e protagonista dello spettacolo One man shock, che ieri sera ha riempito di un pubblico attento e partecipativo la sala più grande del teatro dell'Orologio, si ritrova improvvisamente catapultato nella “stazione di transito”...

Resoconto complice – Menoventi e Daniele Ciprì in Perdere la faccia

Uscendo da un bar una ragazza lascia cadere a terra un biglietto bianco. Sul foglio le seguenti parole: «Confessione e bugia sono la stessa cosa. Per poter confessare si mente. Ciò che si è non lo si può esprimere appunto perché lo si è, non si può comunicare se non ciò che non siamo: la menzogna». Queste le parole e le immagini che ritornano ripetitivamente in Perdere la Faccia...

Un Minotauro del potere il Caligola di Tiziano Panici

L'altro Minotauro era proprio davanti a lui, ma poteva anche essere un'immagine dell'altro Minotauro o un'immagine della sua stessa immagine, forse nemmeno pensando lo si poteva stabilire, l'altro, ammesso che ci fosse un altro, aveva una testa come la sua e un corpo come il suo». In queste parole, composte per Il Minotauro da Friedrich Dürrenmatt nel 1985...

Macbeth Night, un locale troppo affollato per il re di Scozia

La rassegna Puglia in Scena a Roma, che occuperà il palco del Piccolo Eliseo Patroni Griffi fino al 5 febbraio, apre le danze con Macbeth Night. E sembra giusta, questa espressione, per una messinscena che, da programma, promette di comprimere l'intera tragedia, la più cupa e nera del corpus shakespeariano, in un unico luogo: un night club.

Lavia e il suo Pirandello Tutto per bene, o quasi…

Se fosse possibile, consiglierei al pubblico del Teatro Argentina di prendere posto dopo l'intervallo. Perderebbero un'ora di spettacolo, ma ne gioverebbe non solo la pazienza degli astanti, ma la fascinazione stessa del dramma, il risultato finale. Questa modalità di visione andrebbe applicata a grossa parte delle produzioni degli stabili e non solo al Pirandello di Gabriele Lavia ...

Of theatre and politics. A “memorandum” of Václav Havel

After various vaudeville collaborations, the first full-length play by Václav Havel was The Garden Party (1963), a sort of half-serious odyssey set in the jungle of bureaucracy. The leading character, Hugo Pludek, is a young Czechoslovakian “average man”, whose anxious parents send to a meeting with the influential Mr. Kalabis at the garden of the Liquidation Office...

Con arido amore, Piero Gobetti brinda oggi alla rivoluzione liberale

Un insegnante precario di un istituto alberghiero, colpito dall'ennesima delusione politica, sociale, civile, come la vittoria dei sì al referendum per Fiat-Mirafiori, quando la sua indignazione ha raggiunto i limiti di guardia, come volersi cercare le fattezze di un supereroe, ha creduto, sperato, di far vivere nel suo corpo per un po', Con arido amore, Piero Gobetti.

Art. La compagnia degli uomini secondo Yasmina Reza

Tre buoni amici, come dire un piccolo branco di bestie. Da questa immagine di partenza muove l'idea di Art, testo del 1994 con cui la francese Yasmina Reza era approdata al successo internazionale. Riproposto ora al Teatro Eliseo in una versione estremamente glamour per la regia di Giampiero Solari e un cast di star d'eccezione: Alessio Boni, Gigio Alberti e Alessandro Haber.

Tra politica e teatro, un “memorandum” per Václav Havel

È difficile definire chi fosse davvero Václav Havel, un poeta, un drammaturgo, un saggista. Ma soprattutto un leader politico di straordinario carisma, in patria e all'estero. La sua firma compare su un totale di 6 raccolte di poesie, 9 saggi, 1 romanzo e ben 22 drammi, tra cui i celebri Il memorandum (1965), Difficoltà di concentrazione (1968), Largo desolato (1985) e Partire (2007).

Suicidi? Bebo Storti e Fabrizio Coniglio tra le morti eccellenti di Mani pulite

Di spettacoli che raccontano gli anni di Tangentopoli se non mi sbaglio in questo momento non ce ne sono altri, eppure è periodo tra ii più teatrali della storia della nostra Repubblica, è il periodo che ha dato vita al berlusconismo e mandato la Lega in parlamento, ha procurato un restyling alla politica italiana senza però sradicarne le radici...

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Orecchie che vedono: la danza che si ascolta a Gender Bender

Al festival bolognese Gender Bender molte sono state le proposte di danza, tra le quali sono emerse con forza il corpo resistente di Claudia...