VISIONI

A Streetcar Named Desire. The “point-of-view shot” theatre by Antonio Latella

Thanks to Antonio Latella and to his wonderful company, for once the Teatro Argentina in Rome turns into a proper European theatre, a brave stage able to squeeze a great evergreen play and spill that fundamental juice to refresh the audience. Working hard between Italy and Germany, Latella chooses Tennessee Williams' A Streetcar Named Desire...

Scoprendo il Teatro Studio Uno con due spettacoli di DionisoinDemetra

E così, con il nostro caschettino giallo in testa, ce ne andiamo questa volta a scoprire il Teatro Studio Uno, nel quartiere Torpignattara (nome che personalmente – io che conosco la zona da bambino – mai mi sarei sognato di scrivere su queste pagine): piccolo spazio di pochi posti in un cortile interno di condominio...

Il coraggio di Adele – non lascia il segno l’ultimo di Gloriababbi Teatro

Una donna e un uomo si conoscono durante una guerra, imprecisata nello spazio e nel tempo, lei lo trova ferito a una gamba e con la febbre alta, si prende cura di lui. Immancabilmente il destino - anzi in questo caso l'abile penna di Giampiero Rappa - li unisce. I due sono ognuno agli antipodi dell'altra...

Per attraversare la notte. Il teatro di Gao Xingjian

L’opera del premio Nobel per la letteratura Gao Xingjian, celebre autore cinese rifugiato in Francia dal 1988, si situa in un territorio instabile capace di deflagrare ed espandersi in tutte le discipline artistiche di cui il poliedrico scrittore fa uso. Narratore, saggista, drammaturgo, pittore e cineasta, Xingjian nasce nel 1940...

La Madre, Medea della camorra di Mimmo Borrelli

Ci è riuscito il CRT a portare al Teatro dell’Arte La Madre, applauditissimo spettacolo di Mimmo Borrelli. Nonostante la crisi, nonostante i tagli, nonostante gli spettatori in sala potessero essere davvero pochi. E il pubblico milanese ha ringraziato con il tutto esaurito tutte le sere. La prima cosa che colpisce, ne La Madre, è lo spazio scenico...

Sortir du corps, debole la carne di Valère Novarina

In questi mesi in Francia possiamo assistere a uno spettacolo singolare: un intelligente collage di estratti di testi di Valère Novarina (Lettre aux acteurs, Pour Louis de Funès, L’Opérette imaginaire) messi in scena da Cédric Orain e dalla compagnia Oiseau-Mouche, nata nel 1978 a Roubaix, costituita da ventitré attori affetti da handicap mentali diversi.

Un tram che si chiama desiderio: il teatro in soggettiva di Antonio Latella

Per due settimane grazie ad Antonio Latella e alla sua formidabile compagnia il Teatro Argentina di Roma sarà per una volta teatro d'Europa, palcoscenico coraggioso in grado di stringere tra i pugni un classico della letteratura teatrale per spremerne fuori quel succo essenziale con cui ogni spettatore dovrebbe nutrirsi...

Un incubo a occhi aperti. L’ambizioso Giulio Cesare di Andrea Baracco

Vincenzo Manna e Andrea Baracco prendono il testo e lo tagliano sensibilmente, riducendolo a una rete di scene adatte a sei attori. Sul palco vuoto, unici elementi scenografici sono tre vecchie porte. Niente battenti, niente stipiti, sembrano avanzi di quell'edificio del potere appena demolito...

Materiali per un osservatorio critico. Nuove esperienze di drammaturgia 2012 – Residenza Idra

Raccogliamo in queste pagine i materiarli critici emersi all'interno del progetto Urgenze promosso da Teatro Inverso, Teatri di Vetro e Campo Teatrale. Scelti tramite bando, 7 giovani autori hanno potuto seguire per 3 giorni un workshop intensivo tenuto da Stefano Massini. Il progetto terminerà con la stesura di nuove drammaturgie ispirate da...

Hamburger: storie di boxe del Teatro dei Limoni

"Perché Hamburger? Guarda la faccia di quelli che mando al tappeto...". Hamburger lo troviamo davanti al suo ring - tre angoli sul fondo della scena -, già con i guantoni ai pugni, alla sua sinistra il sacco rosso, a destra, dello stesso colore, un armadietto da palestra. In mezzo c'è Roberto Galano, si prende l'onere di portarsi lo spettacolo sulle spalle...

Anatomia della solitudine – L’origine del mondo di Lucia Calamaro

Bianco. Il foglio mio è rimasto così per un paio di giorni. Prima di scriverci queste parole. Bianco e opaco era lo spazio de L'origine del mondo, ritratto di un interno – immensa fatica in quattro episodi di Lucia Calamaro – la prima volta che l'ho vista, quando cioè presentava il suo primo segmento di un percorso già monumentale negli intenti.

Quanto è dolorosa questa tenerezza. Dave St-Pierre a Equilibrio

Perché Un Peu De Tendresse Bordel De Merde! è uno spettacolo doloroso? Presentata all’interno dell’edizione 2012 del Festival Equilibrio, la nuova coreografia dell’eccentrico Dave St-Pierre, era stata lanciata come uno spettacolo provocatorio e destabilizzante, sconsigliato ai minorenni e palesemente incentrato su nudità e atti sessuali espliciti.

Un rito per la libertà, la Veglia per E.E. di Luca Radaelli

Un luogo intimo e partecipato a un solo tempo, lo spazio teatrale, a volte sa diventare. Sa farlo nel momento in cui il suo rito si toglie molti dei paramenti liturgici o meglio ancora quando è capace di scioglierne la forza identificativa in una rappresentazione che di sé non abbia più nulla, ossia quando la materia si spoglia di ogni orpello che la conficca nel terreno...

Sulle note e tra gli effetti cromatici di Polvere alla Polvere

Lo spettacolo, dal testo del drammaturgo inglese Robert Farquhar (successo dell'edizione 2002 del Festival d'Edimburgo), in scena al Piccolo Eliseo per la regia del giovanissimo Flavio Parenti, rappresenta uno di quei rari casi in cui la messa in scena di un testo costruito ad arte da un bravo drammaturgo riesce a restituire al testo stesso un valore aggiunto...

ULTIMI ARTICOLI

Orecchie che vedono: la danza che si ascolta a Gender Bender

Al festival bolognese Gender Bender molte sono state le proposte di danza, tra le quali sono emerse con forza il corpo resistente di Claudia...