VISIONI

La navetta del critico: primo weekend a Inequilibrio

C'è una parola chiave che negli ultimi anni dei festival che si fanno itineranti sta diventando sempre più vivace, se ne parla come di un possibile ausilio al buon procedere del festival, un aggregante capace di tenere insieme la varietà degli spettatori, uno straordinario veicolo di pensieri che si recano in una platea e da essa tornano indietro: la navetta.

L’Ombra e la voce: il Wozzeck di Claudio Morganti

C’è una ferita sempre aperta sulla fragile tela della morte in cui il teatro di Claudio Morganti proietta le sue ombre, e il finale del suo Wozzeck presentato all’ultimo festival di Castiglioncello non fa che renderla visibile quando la carta viene squarciata e da dietro lo schermo esce e prende corpo la scimmia...

Argot Off: riflessione aperta sulla IV edizione

Roma è attraversata da decine di rassegne teatrali durante tutto l'anno, alcuni sono festival strutturati ormai da tempo, che hanno raggiunto una valenza nazionale radicandosi sulla morfologia estesa del territorio romano, altre nascono attorno a dei luoghi specifici crescendo dentro la propria casa. È l'esempio, quest'ultimo, di Argot Off, manifestazione conclusasi ...

Il tempo perso e il tempo guadagnato: secondo giorno di Inequilibrio

Il piacere dell'affresco, nasce quando l'immagine dei luoghi sa raccontarli nella maniera più opportuna e vitale, quando cioè allo sguardo sa restituire il campo semantico di una visione. Ecco allora che questo secondo giorno di Inequilibrio non può non fermarsi in un posto laterale, lontano due km appena dal Castello Pasquini: la colonia ebraica dell'ospitalità.

Dietro le foglie tra i rami, il teatro a Castiglioncello

C'è un'arte nel taglio dei giardinieri, quell'uso delle cesoie incapace di compiere un atto violento, come un disvelamento di ciò che sta dietro, di ciò che così sfrondato, pulito, si può mostrare alla vista e alla percezione; questo taglio che lambisce sembra quasi una carezza, un vento lieve che scompagina quelle foglie a far intravedere lo spazio celato, ora non più eludibile...

Critica alla critica. L’Operazione di Lisma al Valle Occupato

L’Operazione vive una dimensione meta-teatrale, in cui quattro attori sono alle prese con una produzione teatrale sul tema delle Brigate Rosse. Riflessioni e pensieri sul sistema e sulle pratiche artistiche del nostro teatro nazionale, pensieri che a tratti si fanno dichiarazioni di poetica, in altri momenti esplicita denuncia...

Jacob Von Gunten di Lisa Natoli: cade neve o polvere sul Teatro India?

C'è una strana sensazione l'ultima sera dell'ultimo spettacolo dell'ultima stagione del Teatro India come l'abbiamo conosciuto, quello progettato e realizzato da Mario Martone perché fosse la casa del teatro indipendente romano e che poi ha subito varie trasformazioni, senza in fondo esserlo mai...

Napoli Teatro Festival. Il barrio delle emozioni di Claudio Tolcachir

La showcase riservata al teatro argentino sarà stata senza dubbio una delle scelte più interessanti di questa quinta edizione del Napoli Teatro Festival Italia. E ne è la prova proprio una piccola ed eccezionale maratona dedicata all'opera del giovane e grintoso Claudio Tolcachir...

Messa insieme: Le due moine e l’omelia unisona

Cervelli in fuga, si dice, ma certo troppe volte assieme ai cervelli se ne vanno via i corpi, le voci, le competenze di tanti artisti italiani che non trovano in questo paese le condizioni per farsi apprezzare, scelgono così di andare via, farsi bagaglio delle proprie emozioni tangibili...

Spunta il verde a Trento, dentro La zona nera dello Spazio 14

Il finestrino fa rumore, batte la lastra in alto sulla base ferma, richiama un'attenzione a ciò che sta fuori: è allora che ci guardi, vallate con l'eco a ripeterci ondate montuose di un solo colore: verde, ovunque il respiro si sappia arrampicare. Passano le stazioni, Ala-Serravalle-Rovereto...

Napoli Teatro Festival. Tra i fossili, la lunga estate di Edward Bond

Summer, quest'ultimo testo di Edward Bond vorrebbe riflettere non tanto sulle stragi naziste e sui giochi di potere e i compromessi che avevano permesso al ceto borghese di lavarsi le mani sporche di sangue, quanto piuttosto sulla forza incontrastabile di un atto di violenza...

Napoli Teatro Festival. Il Cechov porteño di Daniel Veronese

Bello farsi in salita via di Montecalvario ai Quartieri Spagnoli e, tra un banchetto di frutta, un bar con le tazzine tenute bollenti in contenitori di alluminio e un motorino che sfreccia battendo sul clacson, cominciare a incrociare quella densa folla di volti e passi che in mano stringe i biglietti e le brochure del NTF...

Lupo: a Forlì tra pensiero e performance

Una Forlì deserta e silenziosa, come nella maggior parte dei casi, ci accoglie il pomeriggio del 9 Luglio. Cemento caldo, grigio urbano, la calma che precede l'afflato del desiderio. In questo stesso silenzio interiore e in quest'aura di apparente tranquillità i lupi appunto usano avvicinarsi alla presenza umana...

L’Anima fugace di Sieni. Un’esplosione quieta

Primo giorno di Awakenings, Biennale Danza 2012. Sul palco sgombro del Piccolo Arsenale, il De Anima della Compagnia Virgilio Sieni spiega la sua prima assoluta, di fronte a un pubblico stranamente non numeroso, nonostante si tratti della serata di apertura del festival...

ULTIMI ARTICOLI

Orecchie che vedono: la danza che si ascolta a Gender Bender

Al festival bolognese Gender Bender molte sono state le proposte di danza, tra le quali sono emerse con forza il corpo resistente di Claudia...