VISIONI

L’irriverenza che scardina il potere. L’Italia s’è desta sulla scena dei diritti

Nascosto agli occhi dei più, dentro la Casa dello Studente di via de Lollis c’è un piccolo teatro dedicato a Pasolini. Lì, quasi per caso, consigliati da un amico, ci siamo ritrovati a riflettere protesi verso un ideale etico e artistico allo stesso tempo. Queste sono le premesse di Diritti in scena...

Indigenous: come un lamento martellante

Bisogna farci i conti da subito: Indigenous, la nuova produzione di Barokthegreat, il duo composto dalla coreografa e danzatrice Sonia Brunelli e dalla musicista Leila Gharib, rifiuta qualsiasi tipo di lettura iconografica o, ancor peggio semiotica; rifiuta, a dirla tutta, lo sguardo dello spettatore teatrale...

Educazione alla mortalità di Teatrincorso

Se col precedente spettacolo Marino si era occupata di distruggere gli stereotipi sociali (vecchio, giovane, maturo, ecc.) che impediscono di accettare il processo di invecchiamento e di intenderlo come un cammino verso la serenità, nel nuovo lavoro ella si è scagliata contro i miti dell’eterna giovinezza...

Fotografare la morte, fotografare la vita

Chi di un incidente è stato vittima davvero ricorda che resta solo il rumore assordante e lo spettacolo di tutte le paia d'occhi puntate su di te. E forse è in questa declinazione della morte che si abbracciano i tre episodi del progetto Accidentes Gloriosos di Giulio Stasi...

La Società di MusellaMazzarelli tra capitalismo e umanesimo

Gli affari o l'etica? I principi o il denaro? In uno dei periodi più bui e problematici dell'Occidente è dunque facile farne metafora di un capitalismo smarrito e di una controcultura altrettanto inefficace. Ma c'è di più ne La Società, pièce scritta da Lino Musella e Paolo Mazzarelli...

Animali. Ovvero, come ricordarsi di essere uomini

A vedere Animali sembra di trovare lo stesso incanto, la stessa curiosità che da bambini si provava sfogliando famelici le pagine di un’enciclopedia, rapiti dal susseguirsi delle immagini che si affacciavano alla mente per cui una semplice definizione diventava stimolo a immaginare una storia...

Impero liquido della percezione: una serata a Teatri di Vetro

Ad abitare i corridoi di foyer del Palladium tre schermi per la Personale di Filippo Berta, cui è rispettivamente demandato di ospitare le registrazioni di Instructions for use, Allumettes e Déjà vu. Il trittico non necessariamente progressivo di performance segna un iter in cui l’autore indaga l’idea di trazione...

…Primavera non bussa, lei entra sicura… – Casa 2

Le incontriamo nelle metropolitane, con qualche fiocco in più, una camicetta colorata, le ballerine ai piedi, eppure sempre le stesse raffinate sagome di un bon ton monocromo, scuro, elegante, smentito in poche educate frivolezze...

Una calamità spirituale per l’inferno di Mahagonny

Come recita il suo sottotitolo, Ashes of Hell – andato in scena il 19 aprile nel Teatro Portland di Trento con la regia di Nicolas Ceruti e la drammaturgia di Nicola Castelli – è Un fottuto requiem per Mahagonny. Il lavoro è un ideale sequel della storia di Mahagonny...

Eleonora Danco. Il corpo nello spazio e – forse – nel tempo

Farfalle non ce ne sono, né primavere o raggi di sole su campi di grano. Nel teatro di Eleonora Danco è tracciata una linea perfettamente riconoscibile che riconduce al lato nascosto dell'esistenza, quello che non si dà a vedere, che si tiene nel segreto della buona educazione e del vivere civile...

Massimo Ranieri e l’incantesimo della rivista: Viviani Varietà all’Argentina

La vicenda è ambientata sul piroscafo Duilio che nel 1929 condusse Raffaele Viviani e la sua compagnia a Buenos Aires per l’inizio della tournée in America Latina. Il lavoro è diviso in due atti che vedono seguire al primo, sorta d’inquadramento o ambientazione...

Peter Brook al Valle Occupato: meraviglia, sul filo del rasoio

«Io non sono stato testimone di miracoli, ma ho visto che uomini e donne straordinari esistono davvero; straordinari per la qualità con cui nella loro vita hanno lavorato su se stessi». Peter Brook al Teatro Valle Occupato ha incontrato non il suo pubblico, ma il pubblico di ogni meraviglia che chiamiamo teatro...

John di Wajdi Mouawad. L’insostenibile gravità dell’essere

L'unico modo per raccontare il suicidio di un adolescente è mostrare la condizione di chi resta, traducendo in un flusso di parole e immagini l'eredità di un'unione e incarnando nella presenza di un famigliare sopravvissuto un moto di rabbia che per forza di cose non trova sponde razionali...

Ricordare con rabbia i nostri giorni

Ricorda con rabbia ha una potenza esplosiva tuttora intatta: Luciano Melchionna, mettendolo in scena al Teatro Ambra Jovinelli, nel delicato momento dell'ennesima crisi dello storico spazio romano (la società ha dichiarato pubblicamente le proprie difficoltà a continuare la gestione), ha lavorato...

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Di tutto questo cosa rimane? Sull’Hamlet di Ostermeier

Recensione e approfondimento. L’Hamlet di Thomas Ostermeier, a sedici anni dal debutto, a tredici dalla sua apparizione alla Biennale di Venezia, è tornato in...