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Preparatio Mortis: Jan Fabre al Romaeuropa Festival

Il teatro è ancora un avvenimento. Entrare in una sala, sedersi e aspettare che sul palco accada qualcosa è ancora una dimensione che ha tempi propri, una propria vitalità. Se è rimasto ancora un elemento ad accomunare tutto ciò che si vede su questi palchi è proprio il momento che precede la performance, quando tutti prendono posto in attesa di qualcosa. Ecco. Qualcosa che non sempre arriva. Questo è il caso di “Preparatio Mortis” di Jan Fabre...

Inequilibrio meno tre: cronache finali da un festival fuori stagione

Il diario del primo giorno di Inequilibrio 2010. Comincia dalla fine, questo Inequilibrio.10 fuori stagione perché gli hanno cambiato di posto, da luglio a novembre, e l’hanno rintanato in una buca inoffensiva di silenzio – qualcuno crede – nel mondo delle presunte arti che invece urla sguaiato l’indegnità al mandato; fuori tempo, stagione è questo incontro che “sembra di stare a Natale” dice qualcuno, il festival degli abbracci di amici, parenti, sodali di una missione vituperata e spogliata di devozione, fuori stagione per il clima freddo e piovoso che non è quello solito di una passeggiata dal Castello Pasquini fino al mare, con solo un po’di libeccio, piano, la sera, fuori stagione perché il teatro visto qui, oggi come negli anni passati, è davvero di un altro tempo, di un altro incanto alla verità...

Troski di Edgarluve sbarca a Teatrinscatola: cronaca dell’aberrazione umana

La recensione dello spettacolo visto a TeatrInScatola 2010. È la compromissione del fiato, in entrata e in uscita, la colpa del fumo passivo: l’emissione carbonica pestifera del fumatore si trasforma in ossigeno per chi non fuma, ma solo vi sosta di fianco. Questo pensiero mi prende a considerare questo Troski, lavoro su personaggio fatto di tanti personaggi, fatto di quel fiato putrido che passa nei corpi di tutti...

Paso doble su Bestiale improvviso: due spunti sull’ultimo spettacolo di Santasangre

Due riflessioni molto diverse, due metodi di approccio alla critica, ma anche due opposti stati emozionali rispetto all'ultimo lavoro del collettivo romano andato in scena al Romaeuropa Festival. Ora lo spettacolo va in scena al Palladium nella versione denominata "Sovrapposizione di stato" fino al 29 gennaio.

Bestiale improvviso: la nuova epopea scientifica di Santasangre

Ritrovarsi ancora al Palladium, nuovamente grazie a questo sorprendente Romaeuropa Festival, come più di due anni fa, con lo stesso stupore che mi aveva afferrato al petto durante quel Seigradi, stordito, eppure sorpreso ancora e genuinamente da Sanasangre. Ritorna il collettivo romano con un peso sulle spalle, quello di aver creato una delle più avanzate opere d'arte performativa degli ultimi anni, manifestazione d'avanguardia pura...

Confessioni improvvise – di certo non bestiali – di un cronista ai Santasangre

Nutrimento. Il fabbisogno calorico giornaliero, come da etichetta d’alimenti, varia a seconda delle sostanze, ma varia e soprattutto secondo il corpo che se ne serve: il valore di ogni cibo assume diverse caratteristiche secondo le capacità di assimilare e il bisogno momentaneo di quell’organismo. Ammetto di averci pensato molto, mentre sostavo di fronte a questo Bestiale improvviso versione definitiva, senza più tappe né passaggi intermedi (anche se poi uno spettacolo anche finito continua ad averne molti), del nuovo lavoro del collettivo romano Santasangre.

Muerte y reencarnaciòn en un cowboy di Rodrigo Garcia, debutto nazionale di Prospettiva 2

La recensione dello spettacolo visto al festival Prospettiva 2010 di Torino Ah, i proverbi! Saggezza spicciola… Con l’espressione “prendere il toro per le corna” si intende, nell’universo dei detti popolari, la rimostranza del coraggio, la forza tutta umana di domare l’animale, anche quando l’animale ha una forma astratta, anche e soprattutto quando l’animale è dentro di sé....

Branciaroli mattatore inchioda Edipo Re dentro il Teatro Argentina

La recensione dello spettacolo con la regia di Antonio Calenda in scena al Teatro Argentina. Quieto il velluto della poltroncina rossa, seduto nella platea del Teatro InStabile di Roma. Posti laterali, ma molto avanti. Il posto dell’occhio allenato, penso. Al mio fianco un signore che ho già visto, alla televisione in giro qua e là, opinionista di carta stampata e scrittore di libri di grande successoi lascio il braccio, mi dice...

La promessa e la menzogna impiccata: Lucignolo di Roberto Latini

La recensione dello spettacolo in scena al Teatro Argot fino al 7 novembre Non riesco ad uscire da un teatro, non riesco a uscire per venirne a dare conto. Oggi è il giorno dopo. E io non riesco ancora. Ieri ho visto un leone e l’ho guardato negli occhi, controllava le mie reazioni, sapeva che mi avrebbe azzannato quanto me, ma non gustava nessun morso: lui gode affondando, non immaginando, perché lui è un leone...

L’Ingegner Gadda va alla guerra di Fabrizio Gifuni incanta il Teatro Valle

La recensione dello spettacolo in scena fino al 14 novembre al Valle Di fronte alla forza del teatro di Fabrizio Gifuni il pubblico rimane colpito, affascinato, ma non è un fatto di divismo, come spesso accade, gli spettatori non riconoscono in lui solo il grande attore che con disinvoltura passa dal cinema alla televisione al palcoscenico, ma ne apprezzano le cristalline qualità artistiche rimanendo ammaliati dal suo talento attoriale...

Dovevate rimanere a casa coglioni: con Garcia e il Mulino di Amleto ci interroghiamo su finzione e verità

La recensione dello spettacolo in scena fino al 7 novembre alla Sala Grande del Teatro Orologio. Dovevate rimanere casa coglioni edito in Italia da Ubulibri nel volume Sei pezzi di teatro in tanti round vive, soprattutto nel suo incipit, di una metateatralità tipica della scena contemporanea e nello specifico è una danza per equilibristi sull'impervio terreno che separa finzione e realtà. E allora bisogna aver coscienza di ciò che la finzione è oggi...

La solitudine della violenza di Tony Clifton Circus: Il ritorno di Hula Doll

La recensione dello spettacolo visto al Festival torinese Prospettiva 2010 La solitudine della violenza. Triste è la solitudine di un clown, perché a ridere sono gli altri. È questo a farli cattivi. Perché il loro ridere è espressione della più pura cattiveria, la loro vitalità si nutre dei sentimenti forti – il godimento e la paura – che si generano all’ascolto, davanti alla più truce e pure quieta, in apparenza, clownerie. Violenza repressa e manifesta...

La coerenza delle contraddizioni: Rodrigo Garcia

Il racconto finale dal laboratorio di Garcia alla Biennale Teatro Elettricità. È quella scossa che va da un corpo a un altro, quella fiammata dell’anima che aggrega e disunisce, anche nello stesso tempo; ecco perché se ne avverte così tanto il segno, nel giorno di chiusura di una creazione brulicante, perché il senso è proprio negli elementi che fanno cortocircuito: qualcosa finisce, si avvia a concludersi ...

Pilade di Pasolini e lo spettacolo “parodia” di Bruno Venturi

La recensione dello spettacolo con Manuela Kustermann visto al Teatro Vascello di Roma. Fino all'ultimo momento mi sono chiesto se fosse il caso di scrivere questo pezzo. Forse alcuni di voi credono sia un piacere per noi scrivere recensioni negative, no, non siamo insaziabili creature a caccia di bruttezza. Certo alcune volte il piglio ironico ci aiuta a parlarvi di questa o quell'altra opera da evitare, ma vi giuro che alla lunga l'ironia ...

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El Khatib e la vita (segreta) degli anziani: amore e sesso...

In prima nazionale, tra gli ultimi spettacoli di questa edizione del Romaeuropa Festival, La vie secrète des vieux (La vita segreta degli anziani) di...