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Si scuotono ancora, le catene di Questo Fantasma: il Novo Critico

Cari amici. Comincia così la lettera aperta, urgente, di Katia Ippaso che ha seguito l’incontro – e che bello chiamarlo così – dell’ultima sera di Novo Critico all’Opificio Telecom Italia. Pretesto è stata la presentazione del libro che più ci fa parlare, riflettere, condividere esperienze dalla sua uscita ormai da quasi un anno: Questo fantasma, testo ormai di riferimento per il ruolo della critica in quest’epoca delle arti, del teatro in particolare...

Collettivo Cinetico – Riflessioni coreografiche fra denti osceni ed immaginario pop

Visto durante le finali del Premio Equilibrio 2010 (spazio dedicato alla nuova danza italiana all’interno del Festival Equilibrio di Roma) XD - Scritture retiniche sull’oscenità dei denti, era apparso come una vignetta opaca in cui sembrava ancora poco risolto il rapporto tra ricerca estetica e prassi coreografica. Un limbo in cui idee sostavano inermi ricalcando spesso il teatro dei Kinkaleri e modalità sceniche degli anni Novanta...

La giovinezza dei Baustelle. Intervista a Francesco Bianconi… deriva musicale a cura di Graziano Graziani

In occasione del concerto di oggi 1 Dicembre al Pala Atlantico di Roma abbiamo il piacere di ospitare un'intervista fatta al frontman del gruppo. In pochi anni i Baustelle si sono affermati come un gruppo in grado di parlare a una fetta di pubblico ampia e variegata con le loro canzoni senza cessare però di scrivere testi ricercati, che sono gli sono valsi un riconoscimento prestigioso come la Targa Tenco...

Premi Ubu 2010, tra le nomination Gifuni, Punzo, Latini, Gassman, Castri, la Melato e il Teatro del Carretto

Tutte le nominations per i finalisti del Premio Ubu 2010. Tra i premi speciali nominations anche per Kilowatt e Saviano. Dicembre oltre al freddo, a governi sempre più traballanti e all'amato natale, quest'anno porta in dono anche il più ambito e discusso premio del nostro teatro, il Premio Ubu. Ormai i nomi sono ufficiali, le candidature sono pronte e come ogni stagione probabilmente faranno arrabbiare pubblico e addetti ai lavori...

Le Scarpe di Teatro Minimo: come si svela il mancato svelamento?

La recensione dello spettacolo in scena al Teatro Arvalia. Che effetto fa un rompicapo sul suo creatore? La sua costruzione rischia di coinvolgere anche lui? Con parole più precise: l’idea che sottace a una creazione, quanto influisce sulla creazione e sullo stesso creatore? Mi lascia la domanda questo Le Scarpe, spettacolo di Teatro Minimo in formazione over, con drammaturgia di Michele Santeramo, regia di Michele Sinisi...

Al Valle il Teatro delle Albe imprigiona l’Avaro in una tragicomica oscurità

La recensione dello spettacolo in scena al Valle per la Monografia dedicata al Teatro delle Albe di Ravenna. In primis mi preme sottolineare la gioventù con cui si riempiva il Teatro Valle alla prima de L'avaro, certo se voi non sapeste che si parla del Molière secondo Ermanna Montanari e Marco Martinelli, giustamente mi dareste del pazzo o gridereste al miracolo. E invece no, non dovrebbe essere un miracolo, dovrebbe essere la norma...

Yan Duyvendak e Belarus Free Theatre. Ricordate Le vie dei Festival?

Dopo due mesi di stop torna Le Vie dei Festival a Roma. Una prima parte dedicata al teatro italiano (in cui a farla da padrone erano stati Elio Germano e i Motus) si era chiusa a fine settembre. Ora restano due appuntamenti, in questa XVII edizione che ancora soffre questa scelta di diluire gli spettacolo nel corso di un intero autunno. Ci chiediamo infatti se sia o no possibile richiamare a teatro lo stesso pubblico che più di un mese fa...

Meno uno…Armunia Anno Zero: stupore, silenzio, visione di Andrea Nanni nuovo direttore

Il diario del 3° giorno di Armunia 2010. Sono le parole, a dare senso all’accadere, a rammentare i fatti, a tramandarne l’intima discendenza. L’avventura di Massimo Paganelli ad Armunia, in quattordici anni, ha avuto in dote tre parole su tutte: lo stupore, il silenzio, la visione. Dello stupore mi ha ricordato uno spettacolo visto l’ultima sera...

Cristicchi e Li romani in Russia: scoprendo Elia Marcelli e uno spettacolo da non perdere

La recensione del monologo in scena nei teatri Quarticciolo e Tor Bella Monaca. L'inaspettato. Prima di tutto vi è una bella sensazione quando uno spettacolo inverte i timori iniziali (o sinceri pregiudizi). Timori fatti forse di una inevitabile paura di annoiarsi, di assistere a qualcosa di vecchio di già visto: l'ennesimo monologo sulla sgangherata truppa italiana durante la seconda guerra mondiale. Però c'è il lavoro di Simone Cristicchi...

Inequilibrio 2010: il diario

Simone Nebbia racconta Castiglionecello con i suoi diari. Comincia dalla fine, questo Inequilibrio.10 fuori stagione perché gli hanno cambiato di posto, da luglio a novembre, e l’hanno rintanato in una buca inoffensiva di silenzio – qualcuno crede – nel mondo delle presunte arti che invece urla sguaiato l’indegnità al mandato; fuori tempo, stagione è questo incontro che “sembra di stare a Natale” dice qualcuno, il festival degli abbracci di amici, parenti, sodali di una missione vituperata e spogliata di devozione, fuori stagione per il clima freddo e piovoso che non è quello solito di una passeggiata dal Castello Pasquini fino al mare, con solo un po’di libeccio, piano, la sera, fuori stagione perché il teatro visto qui, oggi come negli anni passati, è davvero di un altro tempo, di un altro incanto alla verità...

Inequilibrio giorno meno due: e il naufragar m’è dolce, in Una tazza di mare in tempesta

Il diario della seconda giornata di Inequilibrio 2010 Scusate, potreste allontanarvi tutti un po’ dallo schermo? No, perché insomma…questi son fatti privati, questa è una dichiarazione d’amore che mi vergogno a fare davanti a tutti…tu no, tu, quella ragazza che avevo di fianco, gli occhi chiusi e la testa reclinata indietro, poggiata al legno corroso della stiva del Pequod, all’orecchio di Ismaele, dentro il mare di Moby Dick...

Preparatio Mortis: Jan Fabre al Romaeuropa Festival

Il teatro è ancora un avvenimento. Entrare in una sala, sedersi e aspettare che sul palco accada qualcosa è ancora una dimensione che ha tempi propri, una propria vitalità. Se è rimasto ancora un elemento ad accomunare tutto ciò che si vede su questi palchi è proprio il momento che precede la performance, quando tutti prendono posto in attesa di qualcosa. Ecco. Qualcosa che non sempre arriva. Questo è il caso di “Preparatio Mortis” di Jan Fabre...

Inequilibrio meno tre: cronache finali da un festival fuori stagione

Il diario del primo giorno di Inequilibrio 2010. Comincia dalla fine, questo Inequilibrio.10 fuori stagione perché gli hanno cambiato di posto, da luglio a novembre, e l’hanno rintanato in una buca inoffensiva di silenzio – qualcuno crede – nel mondo delle presunte arti che invece urla sguaiato l’indegnità al mandato; fuori tempo, stagione è questo incontro che “sembra di stare a Natale” dice qualcuno, il festival degli abbracci di amici, parenti, sodali di una missione vituperata e spogliata di devozione, fuori stagione per il clima freddo e piovoso che non è quello solito di una passeggiata dal Castello Pasquini fino al mare, con solo un po’di libeccio, piano, la sera, fuori stagione perché il teatro visto qui, oggi come negli anni passati, è davvero di un altro tempo, di un altro incanto alla verità...

Troski di Edgarluve sbarca a Teatrinscatola: cronaca dell’aberrazione umana

La recensione dello spettacolo visto a TeatrInScatola 2010. È la compromissione del fiato, in entrata e in uscita, la colpa del fumo passivo: l’emissione carbonica pestifera del fumatore si trasforma in ossigeno per chi non fuma, ma solo vi sosta di fianco. Questo pensiero mi prende a considerare questo Troski, lavoro su personaggio fatto di tanti personaggi, fatto di quel fiato putrido che passa nei corpi di tutti...

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