Il Nuovo Teatro Nuovo di Napoli ospita il 7 Aprile 2010 Seigradi del collettivo romano Santasangre. Nato nel 2008, lo spettacolo, vincitore di Nuove Creatività (vai al bando 2010), ha portato il gruppo teatrale alla consacrazione: Seigradi non è solo la dimostrazione tangibile di come le nuove tecnologie siano in grado di influenzare il linguaggio artistico e performativo, ma anche il riassunto di tutte le esperienze teatrali del gruppo, il manifesto della loro personalissima poetica che si dispiega nell’ibridazione di differenti linguaggi. Suono, video, macchine, corpo sono riuniti in un’unica materia artistica situata nello spazio convenzionale del teatro – l’unico in grado di riassumere in se tutti i linguaggi citati – ma diretta alle più disparate tipologie di pubblico. Seigradi è il racconto di un ipotizzabile processo di scomparsa dell’acqua, una riflessione sulla straordinaria bellezza di questo elemento naturale, svolta attraverso l’interazione tra corpo, voce, ologrammi, macchine e suono che insieme lungi dal creare semplici immagini, danno vita a spazi immaginifici in cui far perdere i sensi dello spettatore.
Dal programma di sala:
Una storia, quella di un cammino percorso nell’acqua e nella sua assenza.
Una riflessione personale sulla straordinaria bellezza e forza di questo elemento attraverso la musica, l’immagine, il canto e il corpo.
Il nostro desiderio è di appassionare chi osserva alla purezza e all’energia vitale dell’acqua fino al parossismo, per poi precipitare nella sua mancanza. Lo spettatore allora, non potrà far altro che osservare il paesaggio arido, la terra attraversata dal vento.
Il percorso tentato è un ritorno alla sintesi, all’artificio tra corpo, voce, suoni, ambienti virtuali e scatole luminose. E’ un esperimento coreo-sonoro in cui fonti luminose, immagini olografiche, suoni campionati direttamente in scena ed elementi naturali rendono il luogo della scena una lanterna magica di grandi dimensioni.La sfera musicale viene proposta come un organismo sonoro auto-produttivo, in esso infatti proliferano e si generano suoni-visioni-azioni a partire dalle risorse interne allo spazio scenico: dall’acqua agli oggetti metallici sospesi, alla loro interazione con il corpo della performer.
Ogni componente della scena subirà progressivamente una metamorfosi generando un cambiamento visivo-acustico-narrativo di incidenza sostanziale per la visione. L’acqua, da generatrice dell’azione sotto forma di goccia, si riempirà di vita fino a divenire cascata, ma un bagliore o meglio un’esplosione o forse un semplice moto assorbirà ogni abbondanza per disperderla nel suo opposto. Non rimarrà altro che una negazione, la terra spaccata, sterile.
La linea drammaturgica dello spettacolo seguirà la suddivisione dei 4 movimenti (per noi intesi come fasi di cambiamento) propri della struttura sinfonica operistica, mentre l’elaborazione con video 3d del gesto e sonora del vocalizzo insieme ai suoni concreti degli elementi naturali produrranno la struttura armonica del discorso. I contenuti invece saranno affidati alle 4 fasi del divenire che Aristotele sostiene nel primo libro di fisica.
a cura di Matteo Antonaci
in scena
il 7 aprile 2010 – ore 22.00
Nuovo Teatro Nuovo [vai al programma 2009/2010 del Nuovo Teatro Nuovo]
Napoli
SEIGRADI
ideazione Diana Arbib, Luca Brinchi, Maria Carmela Milano, Dario Salvagnini, Pasquale Tricoci, Roberta Zanardo.
elaborazione del video Diana Arbib, Luca Brinchi, Pasquale Tricoci.
partitura ed elaborazione del suono Dario Salvagnini
corpo e voce Roberta Zanardo
visual designer 3D Piero Fragola.
water animation 3D Alessandro Rosa
realizzazione costume di scena Maria Carmela Milano, in collaborazione con Fiamma Benvignati.
organizzazione Elena Lamberti.
fotografo Laura Arlotti
produzione santasangre 2008
co-produzione Romaeuropa Festivalal 2008/Romaeuropa Promozione Danza, Sistema Teatro Marche / In teatro
Vincitore di NUOVE CREATIVITA’ con il sostegno di ETI Ente Teatrale Italiano In collaborazione con Città di Ebla,
Con il sostegno di AgoràKajSkenè Aksé Crono 2008