Questo spettacolo ha debuttato, leggi la recensione
Dopo il doppio appuntamento al Nuovo Teatro Nuovo di Napoli con Don Chisciotte e (H) L_Dopa, anche Roma apre le proprie porte a quello che probabilmente (insieme alla Dante e Delbono) è il regista italiano più richiesto a livello internazionale, lo spazio glielo fornisce il Teatro di Roma nella sua principale sala, Il Teatro Argentina, è uno dei pochissimi spettacoli interessanti nel cartellone.
Le difficoltà nel mettere in scena un testo antico sono numerose e in questo caso parliamo di una commedia di Aristofane che debuttò nel 423 a.c., anche per questo la curiosità intorno alle possibili interpretazioni di Latella è alta. La prima nazionale risale al luglio dello sorso anno a Spoleto, la première romana è fissata per il 19 gennaio.
L’acuta satira creta da Aristofane per prendersi gioco delle nuove filosofie, vede come protagonista Socrate, Il contadino Strepsiade e Fidippide, suo figlio. Strepsiade vuole mandare il figlio a studiare l’arte dialettica di Socrate di modo che possa tener testa ai numerosi creditori che lo tengono per la gola, dopo un riluttanza iniziale Fidippide arriva al pensatoio dove assiste al famoso dialogo tra il Discorso peggiore e il Discorso migliore, simboli della vecchia e nuova filosofia.
Dalle note di regia:
[…]Questa commedia antica non mette in scena un personaggio ma l’ICONA di un PERSONAGGIO, non luogo, uno spazio che ha porte da varcare ma non ha pareti, una stanza dove il Maestro può sospendersi nell’aria, lontano dalla banalità della forza di gravità; solo così può pensare, riflettere, creare, preparare discorsi giusti e ingiusti, un luogo dove l’inafferrabile diventa forma ma resta incomprensibile per il suo continuo mutare essenza. Il Pensatoio, vero protagonista che non è maschile né femminile, non può essere, come ironicamente Aristofane fa dire a Socrate, né pollastro né pollessa. […] Agli attori il grande compito di coccolarci e di farci pensare, tra le pause di una risata. Un gioco buffo, semplice e pericoloso, come un tuffo nel vuoto; senza RETE. Antonio Latella
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in scena
dal 19 al 31 gennaio 2010
Teatro Argentina [vai al programma 2009/2010 del Teatro Argentina]
Roma
orari spettacolo
ore 21.00
giovedì e domenica ore 17.00
lunedì riposo
Le nuvole
di Aristofane
traduzione Letizia Russo
regia Antonio Latella
con Marco Cacciola, Annibale Pavone, Maurizio Rippa, Massimiliano Speziani
scene e costumi Annelisa Zaccheria
suono e musiche Franco Visioli
ideazione luci Giorgio Cervesi Ripa
Teatro Stabile dell’Umbria