Esistono sabato sera nei quali la pigrizia incombe silenziosa e si abbandona facilmente la già precaria voglia di mondanità predomenicale. Con la pioggia insistente e il primo vero freddo autunnale, le possibilità di uscire rischiano di diventare davvero nulle. Tuttavia, è valsa la pena schivare pozzanghere lacustri e muoversi controcorrente nel traffico di tutti quelli che a casa, invece, ci volevano tornare, per giungere a teatro in quel di Trastevere. Oltrepassata la porta a vetri si viene accolti da un piacevole e colorato tepore, quello della mostra di pop art realizzata dai due artisti Carolina Calabresi e Benedetto Spada pensata appositamente per lo spettacolo che sta per iniziare: Tacchi misti di Ferdinando Ceriani in scena al Teatro Belli fino al 1° dicembre .
In questo storico teatro la divisione palco-platea sembra quasi scomparire: le quattro attrici sfruttano abilmente questa vicinanza con il boccascena, instaurando fin da subito una vivace e amichevole conversazione con il pubblico, il cui ruolo attivo viene sottolineato dalle luci che illuminano la sala nei momenti della sua partecipazione. Un dialogo scenico che le attrici – Carla Ferraro, Corinna Lo Castro, Valentina Martino Ghiglia e Silvia Siravo – strutturano su di una serie di sedici monologhi nei quali ognuna di esse presenta un’altra, diversa, particolare, donna. Da un Dio femminino che irrompe in sala segue Eva venditrice di mele, per poi passare in rassegna la vigilessa, la stupida attrice di soap opera, la giovane emo, la casalinga, la suora, la sposa, la falsa vergine… Le attrici occupano a turno la scena che, spoglia da qualsiasi elemento, sarà volta per volta vestita dalla perfetta caratterizzazione dei personaggi.
Parrucche, costumi, accessori e pochissimo trucco sul volto sono usati in una sequenza di mirabili trasformazioni per questo adattamento del libro Accessories di Gloria Calderòn Kellet (nota autrice della serie televisiva americana How I Met Your Mother). La fedeltà al testo è sottolineata dal prologo iniziale, nel quale la voce off di Alexia Murray ci trasporta nel contesto cosmopolita statunitense da cui la scrittrice ha tratto ispirazione: avendo avuto la fortuna di incontrare molte donne interessanti, ha deciso di dedicare a ciascuna un monologo, «una dichiarazione d’amore verso di loro». Il regista di questo adattamento teatrale ama definirlo «una roulette russa», con momentanei riferimenti al genere musical, dal ritmo serrato sostenuto da scaltri tempi comici mirati a mantenere attiva l’attenzione del pubblico per tutta la sequenza dei sedici quadri.
Per questo motivo il cliché tipico da varietà che porta lo spettatore sul palco rendendolo protagonista imbarazzato della scena risulta inficiare e abbassare di livello l’accurato registro comico di questo lavoro, il quale non ha bisogno di simili trovate. L’ironia e la versatilità delle quattro donne attrici, che nel finale si scatenano ballando e presentando se stesse in tutta semplicità, senza artifici scenici, denunciano però un puntuale lavoro di regia nell’orchestrare questa serie di irrefrenabili e smaniosi ritratti che non vedono l’ora di parlarci, sfruttando al massimo quel breve lasso di tempo di cinque, dieci minuti per impadronirsi della scena e travolgerci con l’indefinibile e luminosa molteplicità del femminile.
Lucia Medri
visto a Teatro Belli, in novembre 2013, Roma
TACCHI MISTI
tratto da Accessories (Casini Editore) di Gloria Calderòn Kellett
Produzione: L’Albero Teatro Canzone – ONNI – EX NOVO
Con: Carla Ferraro, Corinna Lo Castro, Valentina Martino Ghiglia, Silvia Siravo
Voce off: Alexia Murray
Disegno luci: Giovanna Venzi
Assistente alla regia: Alice Guidi
Progetto grafico: Carla Ladau
Musiche: Benedetto Ghiglia
Regia: Ferdinando Ceriani