STAGIONE 2013-14
RAVENNA VISO-IN-ARIA
TEATRO RASI – RAVENNA
14 -24 novembre 2013
Teatro delle Albe
INCANTATI . parabola dei fratelli calciatori
testo e regia Marco Martinelli
con Alessandro Argnani, Luigi Dadina, Michela Marangoni, Laura Redaelli • musiche dal vivo Simone Marzocchi
produzione Teatro delle Albe/ Ravenna Teatro
Lo spettacolo, scritto da Marco Martinelli nel ’94 – e vincitore del Premio Drammaturgia In/finita nel 1995 – sarà presentato in forma di lettura scenica con Luigi Dadina (già presente nella prima edizione), Alessandro Argnani, Michela Marangoni e Laura Redaelli, protagonisti anche di PANTANI, e con musica dal vivo di Simone Marzocchi. Incantati è un atto d’amore verso la realtà delle serie minori, dei campetti di periferia, del calcio come avventura esistenziale. Lo squallore e l’avidità hanno però ormai contagiato anche quella purezza primitiva, quella dimensione incantata dell’infanzia.
Ad ogni replica di Incantati farà seguito un incontro con giornalisti e personalità del mondo dello sport, coordinato da Lorenzo Donati di Altre Velocità e organizzato in collaborazione con l’Assessorato allo Sport del Comune di Ravenna (programma in via di definizione).
30 novembre 2013
Lo splendore dei supplizi
di e con Licia Lanera e Riccardo Spagnulo
e con Mino Decataldo
produzione Fibre Parallele e Festival delle Colline Torinesi
Quattro storie costituiscono Lo Splendore dei Supplizi. Vicende che raccontano le condanne di un presente schizofrenico: c’è la coppietta in crisi, un giocatore compulsivo di videopoker, la convivenza forzata di una badante straniera con un vecchio un po’ razzista un po’ infame e ci sono due operai che rapiscono un vegano per sfogare l’insoddisfazione di una vita che non ha più senso. Fibre Parallele è tra le realtà più sorprendenti delle nuove generazioni teatrali.
Spettacolo realizzato nell’ambito di TEATRI DEL TEMPO PRESENTE – progetto interregionale di promozione dello spettacolo dal vivo, a cura del MiBAC – Direzione Generale per lo spettacolo dal vivo e delle Regioni: Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana, Umbria, Veneto.
14 dicembre 2013
Rock Rose Wow
concept e coreografia Daniele Ninarello • performance Annamaria Ajmone, Marta Ciàppina e Daniele Ninarello
drammaturgia Carlotta Scioldo • produzione CodedUomo
Lo spettacolo di danza contemporanea di Daniele Ninarello nasce da esperienze reali accadute in un tempo remoto, quello dell’innocenza infantile. Se i bambini sono disposti a tutto per attirare l’attenzione, ora all’adulto tutto ciò che era permesso ha perso l’innocenza che lo vestiva. Rock Rose Wow indaga questo territorio di transizione per tradurre nel corpo e sulla scena il “tutto ciò che posso”, dove il corpo si duplica, triplica per raccontare la fragile bellezza e le tracce di una caduta innocenza, celate dietro la necessità di essere importanti, riconosciuti qui e ora, di esistere almeno negli occhi di chi guarda.
Spettacolo realizzato nell’ambito di TEATRI DEL TEMPO PRESENTE – progetto interregionale di promozione dello spettacolo dal vivo, a cura del MiBAC – Direzione Generale per lo spettacolo dal vivo e delle Regioni: Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana,
Umbria, Veneto.
8 febbraio 2014
Taking care of baby
di Dennis Kelly • con Isabella Ragonese, Matteo Angius, Fabrizio Croci, Pieraldo Girotto, Francesca Mazza,
Sandra Soncini • materialimsonori Subsonica • regia Fabrizio Arcuri • produzione Accademia degli Artefatti – Fondazione del Teatro Stabile Torino – Napoli Teatro Festival Italia
Il testo, che ha consacrato il drammaturgo anglosassone Dennis Kelly sulla scena mondiale, è una sorta di Medea contemporanea. Anomalo nella forma, è costruito come un verbatim-drama o “teatro documentario”, utilizzando reali interviste e materiali relativi a casi di cronaca. Isabella Ragonese, attrice amata dal cinema d’autore italiano che ha lavorato con Luchetti, Crialese e Virzì, interpreta una donna accusata di aver assassinato i suoi due bambini. Una voce pone domande ai protagonisti della vicenda, nel tentativo di ricostruire la storia di cui si conoscono solo i tragici esiti e rimettere insieme i pezzi di un incerto mosaico. Regia raffinata di Fabrizio Arcuri.
28 febbraio 2014
L’abito fa il monaco
di e con Marco Belpoliti
Scrittore e critico letterario, Marco Belpoliti mescola lo studio sociologico e la recitazione in L’abito fa il monaco. Nel corso degli ultimi cinquant’anni il costume dei politici italiani è molto mutato, dai vestiti ai gesti, dalle parole agli atti in pubblico. Attraverso una serie di immagini, che partono dagli anni Quaranta del ventesimo secolo sino al primo decennio del ventunesimo, Marco Belpoliti costruisce una storia del costume politico in parallelo con l’evoluzione della società italiana. Un viaggio tra cappotti, giacche, gonne, occhiali, cravatte, ma anche mani levate, segni, posture, pernacchie e corna, un’antropologia dell’Italia e dei suoi leader politici, e non solo.
14 marzo 2014
Incisioni
recita-concerto di Danio Manfredini
ideazione Danio Manfredini e Cristina Pavarotti • con Danio Manfredini (voce e chitarra), Marco Bedetti
(pianoforte), Max Grizzly Marmiroli (armonica), Antonio Rigo Righetti (basso e chitarra), Wilco Ulderico Zanni (chitarra)
produzione Sotto-Controllo
Il “maestro invisibile” del teatro italiano Danio Manfredini presenta una forma spuria di messa in scena, che non è né spettacolo né solo concerto, in cui sottilissimi fili drammaturgici sorreggono la denudante esperienza del canto. È un percorso fatto di versi, danze solitarie, immagini e schizzi monocromi proiettati su un velo. Ma è soprattutto musica, canzoni eseguite dal vivo, dalle tonalità livide e graffianti. Per Manfredini la canzone è una porta di entrata in certe parti della vita e fa riaffiorare zone dell’immaginario.
23 marzo 2014
Fratto_X
di Flavia Mastrella, Antonio Rezza • con Antonio Rezza e con Ivan Bellavista
produzione RezzaMastrella – Fondazione TPE – TSI La Fabbrica dell’Attore Teatro Vascello
L’esuberante ironia di Antonio Rezza e di Flavia Mastrella torna al Rasi con il loro spettacolo più astratto. Siamo sotto un fratto che uccide, si muore per eccessiva semplificazione. La manipolazione è alla base di un corretto stile di vita. Per l’ennesima volta la forma cambia attraverso la violenza espressiva. Mai come in questo caso o, per meglio dire, ancora come in questo caso, l’odio verso la mistificazione del teatro, del cinema, della letteratura, è implacabile.
aprile 2014
PRIMAVERA ERETICA
Torna per il secondo anno la Primavera Eretica del Teatro delle Albe con i debutti della non-scuola e i Parlamenti di aprile, incontri con critici, scrittori e studiosi sul teatro nelle sue diverse forme.
23 aprile 2014
STAVA LA MADRE
di Angela Demattè
uno spettacolo di Sandro Mabellini • con Angela Demattè, Giulia Zeetti
esecuzione e partitura musicale Antonia Gozzi canzoni Ambrogio Sparagna produzione Beat 72
Angela Demattè, Sandro Mabellini e Ambrogio Sparagna si misurano con lo Stabat Mater di Jacopone da Todi. Ne nasce uno spettacolo in cui la religiosità si misura con la comicità del quotidiano. La cosa certa è che ci sono tre donne sotto la croce. Chiamate a interpretare le tre Marie in un film americano. Ma loro sanno poco, in fondo, di quella vicenda. La cosa certa è che deve essere una questione seria. Il dialogo quotidiano tra queste semplici donne del centro Italia si contrappone continuamente alla partitura musicale, arricchita da un repertorio di canto popolare e dalle canzoni di Ambrogio Sparagna, che fa da continuo richiamo a qualcosa d’Altro. A un’altra epoca e a un altro livello di umanità. Angela Demattè è alfiere importante e significativo della nuova drammaturgia italiana.
SEGNALAZIONI
2 novembre al Teatro Rasi
Rumore di acque del Teatro delle Albe
Organizzato dal Comune di Ravenna in collaborazione con Ravenna Teatro, Ravenna Manifestazioni/Ravenna Festival e Amnesty International.
«Questo “oratorio per i sacrificati” è nato negli incontri a Mazara del Vallo e a Lampedusa dal 2008 al 2010: i fratelli Mancuso lo hanno arricchito con le loro voci potenti, che sembrano gridare il dolore dell’umanità dal fondo di un abisso». (Marco Martinelli)
Dal 1 all’8 dicembre – al Valtorto via Faentina 216 Fornace Zarattini (RA)
Fuori Fuoco del TeatrOnnivoro
Boris e Vorto sono due trentenni disoccupati. Attendono in una surreale sala d’aspetto di essere chiamati per un colloquio, senza sapere per quale lavoro sia. Tra grottesco e ironico questa loro attesa è il centro dello spettacolo, rilettura contemporanea e sociale del Godot beckettiano. Sulla scena fanno irruzione altri due personaggi che portano ulteriore scompiglio nelle idee già confuse dei protagonisti. La famosa Euglena Parallassi, famosa unicamente per la sua fama, e Mosca, essere antropomorfo utilizzato come fenomeno da baraccone. Boris e Vorto scoprono che per perdersi non è necessario muoversi. Lo spettacolo con testo e regia di Matteo Cavezzali vede in scena Gaia Gardella, Chiara Li Vecchi, Antonio Maiani e Massimiliano Rassu.