STAGIONE 2013/2014
TEATRO ALIGHIERI DI RAVENNA
Stagione di Prosa
dal 14 al 24 novembre 2013
Teatro Rasi
INCANTATI – PARABOLA DEI FRATELLI CALCIATORI
testo e regia Marco Martinelli
con Alessandro Argnani, Luigi Dadina, Michela Marangoni, Laura Redaelli
musiche dal vivo Simone Marzocchi
Teatro delle Albe, Ravenna Teatro
Incantati, scritto da Martinelli nel ’94 (testo vincitore del Premio Drammaturgia In/finita nel 1995, ripubblicato dalla rivista Hystrio nel luglio 2013), rappresenta un atto d’amore verso la realtà delle serie minori, dei campetti di periferia, del calcio come avventura esistenziale. Lo squallore e l’avidità, il denaro come idolo a cui sacrificare tutto, hanno però ormai contagiato quella purezza, quella dimensione incantata dell’infanzia.
Attraverso la vivacità scenica degli attori delle Albe, in una rilucente alchimia di italiano e dialetto, la drammaturgia suona attuale anche per l’Italia di oggi, impaurita e dilaniata dalla crisi economica e di valori.
5, 6, 7, 8 dicembre 2013
NASCOSTO DOVE C’È PIÙ LUCE
testo e regia Gioele Dix
con Gioele Dix, Cecilia Delle Fratte
Bananas s.r.l., Giovit
Il protagonista scopre un curioso sito fra le nuvole in cui è custodita la ‘memoria esterna’ della sua esistenza, in cui tutto quello che è stato archiviato ha un peso: le azioni, i pensieri, persino le intenzioni. Fra comiche sospensioni e attese senza inquietudine, l’attore si interroga sulla sorte che lo attende. Gioele Dix torna alla scrittura teatrale con un testo che parla di realtà e di desideri, di responsabilità e disimpegno, di emozioni del passato e di progetti per il futuro.
9, 10, 11, 12 gennaio 2014
IL SERVITORE DI DUE PADRONI
da Carlo Goldoni
drammaturgia Ken Ponzio
con Marco Cacciola, Giovanni Franzoni, Federica Fracassi, Roberto Latini, Annibale Pavone, Lucia Perasa Rios, Massimiliano Speziani, Rosario Tedesco, Elisabetta Valgoi
regia Antonio Latella
ERT Emilia Romagna Teatro Fondazione, Teatro Stabile del Veneto, Fondazione Teatro Metastasio di Prato
Due città, due famiglie, due realtà contrapposte, dove una vuole defraudare, derubare, truffare l’altra. Non c’è una figura onesta, tutto è falso, è baratto, commercializzazione di anime e sentimenti. Antonio Latella, artista capace di immergersi nelle trame più disparate, dal teatro antico alle atmosfere del Novecento, si confronta con un classico del teatro, l’Arlecchino goldoniano, maschera immortale.
30, 31 gennaio, 1, 2 febbraio 2014
MOLIÈREPETITOBLOK
da Il signor di Pourceaugnac alle opere di Antonio Petito e Aleksandr Blok
drammaturgia Antonio Calone, Emanuele Valenti
con Mirko Calemme, Giuseppina Cervizzi, Christian Giroso, Valeria Pollice, Tonino Stornaiuolo, Emanuele Valenti, Gianni Vastarella
regia Emanuele Valenti
Punta Corsara
Per la prima volta nella Stagione di Prosa una serata, due spettacoli. Prima una commedia omaggio a quel Molière ispirato dai comici italiani che recitavano a Parigi, come Scaramouche del napoletano Tiberio Fiorilli; poi Totonno ‘o Pazzo, al secolo Antonio Petito (il più grande interprete di Pulcinella della seconda metà dell’Ottocento) che dialoga con il poeta russo Aleksandr Blok nelle tragicomiche sventure in cui si cacciano Pulcinella e Felice Sciosciammocca in fuga. Dall’esperienza di Marco Martinelli a Scampia, è nata Punta Corsara: la compagnia, che ha già vinto importanti premi nazionali, è costituita dai giovani attori, organizzatori e tecnici che presero parte al percorso di ‘formazione ai mestieri dello spettacolo’ (alcuni hanno già lavorato al cinema con Matteo Garrone e in teatro con Toni Servillo), e rappresenta un motivo di speranza tra i più luminosi del teatro italiano.
20, 21, 22, 23 febbraio 2014
IL MALATO IMMAGINARIO
di Molière
con Paolo Bonacelli, Patrizia Milani, Carlo Simoni
regia Marco Bernardi
Teatro Stabile di Bolzano
Paolo Bonacelli cesella un Argante fragile e sconquassato dalla realtà, un malato con più paura di vivere che di morire. La regia di Marco Bernardi asseconda l’irresistibile macchina di divertimento che è Il malato immaginario, una farsa all’antica da cui trapela la visione del mondo disillusa e disincantata di un Molière che aveva smarrito, al termine della sua esistenza, la fiducia in se stesso e nei suoi simili.
6, 7, 8, 9 marzo 2014
OSCURA IMMENSITÀ
da L’oscura immensità della morte
di Massimo Carlotto
con Giulio Scarpati, Claudio Casadio
regia Alessandro Gassmann
Teatro Stabile del Veneto, Accademia Perduta/Romagna Teatri
Chi deve perdonare l’assassino che sta scontando una pena detentiva? I familiari della vittima, lo Stato, entrambi? Attorno a questo dilemma – al quale la ragione, la politica, la religione, la filosofia non sono ancora riuscite a dare una risposta – Carlotto trascrive per il teatro il suo best seller che vede contrapposti l’incapacità di ritrovare il filo di un’esistenza fondata su valori positivi di chi ha subito una perdita al diritto ad una seconda possibilità per chi ha commesso una colpa. Alessandro Gassmann dirige Giulio Scarpati e Claudio Casadio, capaci di conferire grande naturalezza e incisività ai due personaggi.
20, 21, 22, 23 marzo 2014
LA DISCESA DI ORFEO
di Tennessee Williams
con Cristina Crippa, Elena Russo Arman, Edoardo Ribatto, Luca Toracca, Cristian Giammarini, Corinna Agustoni, Sara Borsarelli, Elio De Capitani, Debora Zuin, Marco Bonadei, Carolina Cametti, Alessandra Novaga
drammaturgia e regia Elio De Capitani
Teatro dell’Elfo
L’opera è inedita in Italia, ma Sidney Lumet ne diresse una trasposizione cinematografica con Anna Magnani e Marlon Brando.
Sotto il rosa del lirismo sentimentale da romanzo d’appendice, Tennessee Williams regala quel nero stupefacente della vita che rimanda all’eterno duello tra l’oscuro primordiale e il lume della ragione. Val è un vagabondo che cerca di rompere con il suo passato di uomo di strada, e che, per salvare la sua ‘Euridice’, finisce fatto a pezzi dai fanatici del paese, che non tollerano lo scandalo del sogno di una vita felice.
14, 15, 16, 17 aprile 2014
LE VOCI DI DENTRO
di Eduardo De Filippo
con Toni Servillo, Peppe Servillo
regia Toni Servillo
Teatri Uniti, Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, Teatro di Roma
Alberto Saporito accusa i Cimmaruta, ignara e assonnata famiglia di coinquilini, di aver ucciso un amico. Quando la polizia non trova le prove, comprende che quell’omicidio lo ha solo vissuto in sogno ma nessuno gli crede: né il fratello Carlo che intravede nel suo arresto per calunnia la possibilità di fare finalmente affari in proprio, né i Cimmaruta che insistono a congetturare sul delitto pur di accusarsi reciprocamente. Questo zelo aggressore, questo gratuito piacere punitivo, questa fobia per la famiglia, sono il fuoco comico del copione, la sua fiammella incendiaria.
Inizio spettacoli ore 21, domenica ore 15.30
Info su www.ravennateatro.com