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Festa di famiglia: da Pirandello, con l’aiuto di Camilleri, Mitipretese riflette su violenze e conflitti

festa-di-famigliaBisogna partire da un dato oggettivo per descrivere e giudicare Festa di Famiglia, ultima fatica del gruppo Mitipretese, ovvero il tutto esaurito con il quale il botteghino ha dovuto fare i conti e non sto parlano delle prime serate, ma di un intero ciclo di repliche, dal 5 ottobre al 1 novembre al Teatro India di Roma. Il pubblico insomma dopo il successo del precedente Roma ore 11, vista anche l’illustre firma drammaturgica di Andrea Camilleri, ha fatto di tutto per non perdersi l’ultima creazione di Manuela Mandracchia, Alvia Reale, Sandra Toffolatti e Mariàngeles Torres. In gran parte il pubblico ha avuto ragione ad accaparrarsi i biglietti perchè lo spettacolo è una macchina teatrale quasi perfetta, con un ritmo recitativo capace di tenere sempre alta la tensione e la bravura degli attori è evidente nella recitazione e sorprendente nelle parti cantate.

La compagnia Mitipretese, per questo lavoro, è partita da un nucleo tematico già di per sé denso di tensioni e risvolti drammatici: la violenza sulle donne. Non quella che affolla i notiziari televisivi, risultato di un degrado urbano e sociale, ma quella che avviene di nascosto, nel silenzio delle mura domestiche, nel sacro focolare della famiglia. festa-di-famiglia-1Lo spunto letterario arriva dalla vicenda di Mommina e Rico Verri contenuta in Questa sera si recita a soggetto (che a sua volta riprende la novella Leonora addio!) di Pirandello. Le prime battute del dramma infatti si svolgono tra questi due personaggi, quasi a sottolineare la provenienza archetipica della violenza familiare, intanto però gli altri sono tutti in scena. Tutti aspettano di recarsi alla festa per i 60 anni della signora Ignazia. Le tre figlie, Donata, Mommina e Frida le hanno preparato una sorpresa. La particolarità della drammaturgia di Mitipretese/Camilleri sta, a mio avviso, nell’incompletezza del dramma stesso, ovvero nella capacità di raccontare la sofferenza che queste donne provano (una perché sposata a un marito geloso che vorrebbe strapparle via i sogni dalla testa, un’altra per la violenza subita da parte del padre, la terza sorella perchè non soddisfatta della propria relazione e la madre afflitta dall’abbandono del marito), una sofferenza che non ha uno sfogo drammatico, non vi sono uccisioni o addii, ma una tensione che riesce a scaturire solamente dai dialoghi, farciti di intelligente ironia e spezzati da canzonette anni ’40.

In questa situazione, più simile a un film di Lars Von Trier che alla tradizione drammaturgica teatrale italiana, diventano evidenti le capacità tecniche degli attori stessi, immersi nel vuoto di un palcoscenico segnato solo dalla presenza di alcuni mobili e oggetti, con delle luci quasi a giorno che volutamente bagnano anche il pubblico, attori quasi sempre in grado di trovare la verità del proprio personaggio.

Rimane però un dubbio sul lavoro di Mitipretese e riguarda l’abbozzo di metateatralità che in un paio di occasioni attraversa lo spettacolo. Quasi ad omaggiare il Pirandello del Teatro nel teatro una volta si commenta un foulard che non si strappa e gli attori per un paio di minuti parlano del più e del meno, un’altra volta viene fatto squillare un cellulare e uno degli protagonisti si imbestialisce per l’interruzione, ma sono stappi immotivati (se non nel sel senso dell’omaggio),  non si basano su una precisa idea registica metateatrale e risultano, tra l’altro, inutili e inefficaci se paragonati all’evoluzione che la scrittura scenica ha avuto negli ultimi 40 anni.

Andrea Pocosgnich
redazione@teatroecritica.net

Il calendario della tournée di Festa di famiglia:

Roma, Teatro India 6 ottobre – 1 novembre 2009 [Vai al programma 2009/2010 del Teatro India]
Bologna, Teatro Duse 6 – 8 novembre 2009
Napoli, Teatro Mercadante 11 – 22 novembre 2009 [vai al programma 2009/2010 del teatro Mercadante]
Genova, Teatro Duse 2 – 6 dicembre 2009
Milano, Teatro Franco Parenti 2 – 14 febbraio 2010
Pontedera, Teatro Era 20 febbraio 2010 [vai al programma 2010 del Teatro Era]
Roma, Teatro Biblioteca Quarticciolo 23 – 24 marzo 2011 [val al programma] Roma, Teatro Tor Bella Monaca 25 – 27 marzo 2011 [vai al programma 2010/2011 del Teatro Tor Bella Monaca]

Festa di famiglia
testo e regia Mandracchia, Reale, Toffolatti, Torres
collaborazione alla drammaturgia Andrea Camilleri
da Luigi Pirandello
un progetto di Mitipretese
con Fabio Cocifoglia, Manuela Mandracchia, Alvia Reale, Diego Ribon, Sandra Toffolatti, Mariàngeles Torres (dal 26 .10.09 Anna Gualdo sostituisce Alvia Reale)
luci Iuraj Saleri
impianto scenico e costumi Claudia Calvaresi
direzione musicale Sandro Nidi
direttore tecnico Mauro De Santis
foto Francesco Biscione
prodotto da Teatro di Roma, Mercadante Teatro Stabile di Napoli, Associazione Culturale Artisti Riuniti

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Andrea Pocosgnich
Andrea Pocosgnichhttp://www.poxmediacult.com
Andrea Pocosgnich è laureato in Storia del Teatro presso l’Università Tor Vergata di Roma con una tesi su Tadeusz Kantor. Ha frequentato il master dell’Accademia Silvio D’Amico dedicato alla critica giornalistica. Nel 2009 fonda Teatro e Critica, punto di riferimento nazionale per l’informazione e la critica teatrale, di cui attualmente è il direttore e uno degli animatori. Come critico teatrale e redattore culturale ha collaborato anche con Quaderni del Teatro di Roma, Doppiozero, Metromorfosi, To be, Hystrio, Il Garantista. Da alcuni anni insieme agli altri componenti della redazione di Teatro e Critica organizza una serie di attività formative rivolte al pubblico del teatro: workshop di visione, incontri, lezioni all’interno di festival, scuole, accademie, università e stagioni teatrali.   È docente di storia del teatro, drammaturgia, educazione alla visione e critica presso accademie e scuole.

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