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Teatro NEWS – Online i bandi per la gestione dei teatri Tor Bella Monaca e Quarticciolo

Finalmente dopo mesi di attesa e con le stagioni da organizzare ormai alle porte Zètema ha pubblicato i bandi per la gestione dei teatri Quarticciolo e Tor Bella Monaca. I due spazi faranno parte della tanto discussa Casa dei Teatri e della Drammaturgia Contemporanea voluta dall’Assessore Dino Gasperini e istituita con apposita delibera (leggila). Prossimamente su TeC analisi e commento dei testi. SCADENZA: 3 Gennaio 2013 prolungata al 04 febbraio 2013, alle ore 12.00.

scarica i file:
– Capitolato
– Disciplinare
– Allegato n1 scheda tecnica Tor Bella Monanca
– Allegato n1 scheda tecnica Quarticciolo

Avviso di rettifica (12/12/2012)

fonte: www.zetema.it/bandi_di_gara

Leggi anche Ecco i bandi banditi: chi la occupa questa Casa dei Teatri?
Scarica la delibera che istituisce la Casa dei Teatri e della Drammaturgia Contemporanea

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4 COMMENTS

  1. Ho interpellato una maga e mi ha detto che probabilmente il Coordinatore /Direttore Generale, sarà o Pino Insegno o Leonardo Petrillo.
    Nella visione poco chiara della sfera di cristallo si vedeva che Leonardo Petrillo se non fosse stato Coordinatore /Direttore Generale avrebbe avuto in affidamento il teatro di villa Torlonia…

    Ma è la maga che lo dice…
    pensare che io le avevo chiesto dell’amore!

  2. Sì è molto probabile che sia Pino Insegno. E’ arrivata anche a me questa voce. Alemanno, che sa che perderà le elezioni della prossima primavera, sta cercando di mettere i “suoi” nei posti chiave per preparare al meglio le elezioni successive, un po’ come la Polverini, che sta piazzando gli amici nelle municipalizzate prendendo tempo per limitare le perdite. Credo che sia un bando sostanzialmente già chiuso, ma sarebbe bello che lo vincesse una compagnia capace di ridare slancio a due teatri ubicati in periferie difficili ma anche piene di potenzialità inespresse. Ci sono dei nomi molto validi della scena romana che meriterebbero di dirigere quegli spazi. Vedremo cosa succederà e se ci saranno pastette.

  3. …per preparare i documenti necessari a partecipare a questo bando, ci vorrebbero almeno 3-4 mesi…e invece in meno di un mese bisogna prepararlo, consegnarlo e ci sono anche le vacanze di natale di mezzo……eh bhe del resto con la crisi saremo tutti a lavorare e sgobbare per preparare la documentazione.
    il senso del ridicolo proprio, non sanno nemmeno dove sta di casa……….

  4. Lo avevamo facilmente previsto quest’estate, quando, come assemblea delle lavoratrici e lavoratori dello spettacolo, operatrici e operatori e compagnie teatrali di Roma, avevamo denunciato lo strano caso della ‘delibera fantasma’ ovvero la mancata pubblicazione di quel provvedimento pomposamente annunciato che istituiva la ‘Casa dei Teatri e della Drammaturgia Contemporanea’. Supportati dall’inchiesta di Paese Sera, avevamo costretto l’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro storico di Roma a rendere noti i contenuti di un progetto che doveva regolamentare la messa a sistema dei cosiddetti Teatri di Cintura.
    Finalmente nell’ultima settimana di Luglio veniva resa nota alla nostra città – già svuotata dalle ferie estive – l’improbabile gestione del sistema dei teatri e degli spazi pubblici che avrebbero ospitato l’imminente stagione culturale romana. Una manovra che non ci convinceva per le modalità, i costi e il preoccupante ritardo che comportava.
    Eravamo in attesa di questo fatidico bando già per settembre, per i tempi strettissimi che mettevano a repentaglio le stagioni di ben sei teatri pubblici del territorio e il futuro di decine di lavoratrici e lavoratori dello spettacolo impegnati a tempo pieno nelle loro attività.
    L’assessore Dino Gasperini continuava a tranquillizzare tutti sulla parola, mentre l’opposizione capitolina placidamente sonnecchiava, poco interessata all’intera vicenda.
    Ecco che ai primi di dicembre esce finalmente il bando pubblico per l’affidamento di due dei teatri in questione – Teatro di Tor Bella Monaca e Teatro Biblioteca Quarticciolo – con scadenza posta il 3 Gennaio 2013 (sic!), che assegna a Zètema Progetto Cultura s.r.l., appena foraggiata da ingenti somme del bilancio capitolino, l’intera conduzione dell’affidamento.
    Questo bando si rivela ancora una volta un gran brutto pasticciaccio!
    L’Assessore alle Politiche Culturali, supportato dall’onnipresente Agis Lazio e dall’inafferrabile Centro Nazionale di Drammaturgia Italiana Contemporanea, consegna a Zètema Progetto Cultura s.r.l. la definizione del bando, senza accertare la sostenibilità del progetto con le attività e gli impegni presi nel tempo in quegli spazi e soprattutto senza dare garanzie di impiego a quei lavoratori che da anni operano e assicurano servizi essenziali allo svolgimento organizzativo, tecnico e artistico delle stagioni culturali dei teatri in questione.
    Regala per natale a Zètema Progetto Cultura s.r.l. ben 608.429,75 euro spalmati in due anni:
    – troppo pochi per gestire la totalità dei servizi richiesti in bando per la programmazione culturale concepita. Troppo pochi per garantire un reale impegno pubblico e una funzione sociale visto che i due teatri agiscono in luoghi di periferia attraversati da forti emergenze. Il modello necessario ad assolvere queste funzioni è un teatro ad investimento pubblico ed ampiamente partecipato.
    – davvero troppi per prendere atto del fallimento di un sistema che produrrà una volta ancora pessima qualità culturale, lavoro precario e mal retribuito, una evidente incapacità di incidere sul territorio e sulla formazione dei suoi cittadini, la solita circuitazione commerciale di basso profilo e nomine politiche ai vertici del sistema.
    Le poniamo alcune domande, gentile Assessore alle Politiche Culturali, Signor Dino Gasperini:

    – Perché ventinove giorni, e sottolineiamo ventinove giorni, in prossimità delle festività natalizie, per definire un progetto complesso che prevede la programmazione, la riorganizzazione, la definizione dei lavoratori, la presa d’atto della situazione degli spazi, l’affidamento degli oneri e degli incarichi per i prossimi due anni, ecc.? Com’è tecnicamente possibile assolvere agli impegni richiesti nel bando in così poco tempo?

    – Dov’è la trasparenza e l’accessibilità a tutte le associazioni cittadine da lei promessa? E’ al corrente degli oneri economici che i concessionari dovranno assumersi (manutenzione ordinaria e straordinaria, utenze, assicurazione, ecc.) ? E’ davvero alla portata di tutti i soggetti ai quali il bando è rivolto?
    – Perché questi tempi non conformi di pubblicazione e assegnazione? E’ questa la legalità che si invoca per la gestione della cultura a Roma?

    -Perché Zètema nella delibera doveva occuparsi della gestione amministrativa compreso il personale di servizio mentre nel bando risulta comparire semplice ‘custode’ delle strutture?

    – Com’è possibile iniziare in questi due teatri una stagione di spettacoli, eventi e laboratori il 1 Febbraio 2013? Qualcuno era già al corrente dei tempi e modi espressamente richiesti?

    – Qual è il destino dei lavoratori di quei teatri e l’impegno che i concessionari dovranno prendersi con loro? Il bando non solo non ne parla, ma addirittura prefigura la loro mobilità e l’assunzione di altro personale con contratti non definiti.

    – Qual è esattamente il ruolo dell’Agis Lazio in questo affidamento?

    – Qual è il destino degli altri teatri e spazi previsti dalla delibera ‘Casa dei Teatri’? Un bando a capodanno da chiudersi per la befana?

    – Perché questa valanga di denaro pubblico a fine mandato di una giunta comunale che si è distinta per assenza di proposta sulle politiche culturali della nostra città?

    Caro Signor Gasperini, cara Zetema Progetto Cultura, cara Agis Lazio, noi, lavoratrici e lavoratori dello spettacolo, operatrici e operatori, compagnie e artisti indipendenti romani, cittadini che hanno a cuore il futuro culturale di questa città, metteremo in atto ogni lotta ed iniziativa per fermare questo scempio e sperpero di denaro pubblico, per salvaguardare i diritti dei lavoratori coinvolti in questa triste vicenda, per vigilare su questa operazione che si delinea come una ennesima privatizzazione e per denunciare a tutto campo manovre politiche ormai ben note, indegne di una capitale europea come Roma.

    PRIMI FIRMATARI
    Teatro Valle Occupato
    Teatro del Lido Occupato
    Angelo Mai Altrove Occupato

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