“La scarpa come parabola poetica dell’esperienza vissuta e della memoria collettiva ed individuale. Un susseguirsi d’immagini che partono dai piedi e conducono l’immaginazione al rammentare degli anziani che seduti sotto l’ombra fresca degli alberi smettono di giocare a carte per raccontare della donna più bella mai vista e di come ballava con le ballerine rosse o degli scarponi indossati dai partigiani che non erano adatti alla guerra ma c’erano solo quelli.” Con queste parole viene presentato Scarpe di Giorgio Rossi. Futura ha fotografato lo spettacolo prodotto da Sosta Palmizi durante le repliche di marzo 2012 all’Arena del Sole di Bologna.
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