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Chissà, chissà, domani… I consigli della settimana teatrale

Orgia - Teatri di Vita

Chissà, chissà, domani… su che cosa metteremo le mani…, cantava così il cantautore scomparso, quel Lucio Dalla cui l’Italia intera per tutta domenica 4 marzo ha reso tributo in una Bologna – la sua città – invasa dalla voce che ne è stata simbolo. Domani. Eppure ieri, appena quel ‘ieri’ cui succedeva questo ‘domani’, la stessa Italia alla televisione seguiva tutt’altro spettacolo: da Roma alla Val di Susa il Movimento No Tav protestava per l’imposizione di una “grande opera” in grado di modificare la vita di un territorio, rischiare un impatto ambientale dannoso (amianto, uranio), convogliare risorse economiche in un investimento non necessario (quindi, poi, ci si domanda perché vada fatta ad ogni costo) e insieme proponendo uno stile di vita diverso. Questo, ieri e oggi. Ma domani? Guardare un funerale e una protesta e confondere i raduni a cosa ci porta? Ci porta al Teatro Verdi di Poggibonsi, sedici anni di buon lavoro e chiuso fra pochi mesi, ci porta a questo 2012 in cui a rischio è il festival di Siena Voci di Fonte, in cui di certo non avremo il festival d’autunno Prospettiva a Torino, ci porta a questo agghiacciante 0,19% di investimento in cultura, ci porta alla partecipazione acritica, a guardare tutto senza muovere altro dito che quello per cambiare canale. Cantando, nel migliore dei casi.

Chiudono i teatri, ma primo atto di resistenza alla lordura di un sistema affamante – signori – è andarci. Continuare irriducibili. E allora per un omaggio anch’io ad un altro grande artista, proprio da Bologna cominciamo, avanti: oggi 5 marzo Pier Paolo Pasolini avrebbe compiuto 90 anni, il teatro gli rende omaggio con il suo Orgia diretto da Andrea Adriatico a Teatri di Vita (ma lo fa anche a Roma Nuccio Siano al Teatro Colosseo); dissesti finanziari all’ITC dov’è di scena Crack Machine – Il denaro non esiste di Musella/Mazzarelli, il Risorgimento secondo Celestini con pro patria all’Arena del Sole che ospiterà anche Sosta Palmizi con Le Scarpe. Poco lontano in Emilia Romagna troviamo al Nobodaddy di Ravenna il Balletto Civile, poi il Gadda di Gifuni al Bonci di Cesena, invece il fresco miglior spettacolo dell’anno The History Boys sarà al Comunale di Ferrara. Prendiamo un treno allora e la spacchiamo in due questa Italia, di quelli lenti a bassa velocità, voglio andarci con la tradotta in giro per teatri (anche perché la macchina TeC da qualche settimana è ferma a Messina…): passerò per la Toscana frondosa d’alberi e sale teatrali, mi fermerò a Pistoia, al Funaro, per Madrigale appena narrabile di Chiara Guidi e Scott Gibbons, poi a Cascina per l’Amleto di Danio Manfredini, dalla provincia di Arezzo a quella di Grosseto per Dove abito io della Compagnia Con-fusione, dopo lo scalo a Firenze Rifredi per Li romani in Russia di Cristicchi è giusto fare una puntata a Prato per Codice Ivan con GMGS allo spazio K e una a Pontedera per la Preparatio Mortis di Jan Fabre al Teatro Era, ma poi via verso il mare della Liguria a vedere il Dies Irae del Sotterraneo a Castiglioncello e su a La Spezia per il Dux in scatola di Daniele Timpano. Già che sono qui, se supero la notizia dimenticata dell’alluvione che ha devastato questa costa, salirò fino a Genova dove al Cargo c’è il Mare mio di Antonino Varvarà, mentre l’Archivolto ne ricorda un altro di anniversario (ricordate? Iniziate a ricordare?), quello in morte di Nicola Calipari (chi era costui?), ucciso dagli alleati quando questa parola significa il contrario, così poi siamo pronti per andare alla Tosse dove Rodrigo García porta il suo discusso Muerte y reencarnaciòn en un cowboy. Andare in Piemonte da qui è un attimo, ci vai anche a piedi. E infatti a piedi ci vado a vedere questo Festival Die Mauer, a piedi vado fino a Cuneo per I promessi sposi alla prova di Testori/Tiezzi e poi ad Asti per la Madeleine di Muta Imago.

Muerte y reencarnaciòn en un cowboy - Rodrigo Garcia

Quante ne ho attraversate allora, di notizie dimenticate? Sostituite dalla prossima e già divenute “fatto”? Memoria è la prima coscienza, non dimentichiamo e andiamo a Milano adesso, al Teatro della Cooperativa a vedere la compagnia Arditodesìo che riscopre Emilio Lussu e il suo Un anno sull’Altipiano, poi al CRT per la Storia della colonna infame, Manzoni con la regia di Giovanni Guerrieri e in scena Castiglioni/Villagrossi, poi al all’Elfo Puccini perché rivedere La resistibile ascesa di Arturo Ui fa sempre bene. Si allarga la Lombardia, dirada le nebbie fino a raggiungere Casalmaggiore e l’Ombre-Wozzeck di Claudio Morganti, da lì risalire fino a Brescia per Wonderland con – tra gli altri – Jane Bowie e Menoventi. Il Veneto è vicino e si apre con Babilonia Teatri all’Astra di Vicenza con The End, poi al Tam di Padova per César Brie con 120 chili di jazz, a Venezia-San Giorgio con Elena Bucci ospite Nella stanza di Eleonora Duse, infine a vedere l’Amleto a pranzo e cena di Oscar De Summa a Camponogara (VE), ma anche a Montecchio Maggiore (No Dal Molin: ci dice qualcosa?). Da qui un salto a Pordenone per ancora Dies Irae del Sotterraneo, virata in Trentino per Angelica di Andrea Cosentino a Trento e il Servo di scena di Branciaroli allo Stabile di Bolzano.

Devo scendere, andare verso sud. Mi fermo giusto un po’ in Umbria, a Gubbio e Panicale per ricordarmi che il parto non è una malattia con Nati in casa di Giuliana Musso, mi fermo ad Amelia per Santos di Roberto Saviano (sì, esatto, quello di Gomorra) e ancora a Orvieto per la danza di Marta Sponzilli. Prima di scendere mi resta la Sardegna, Italia anche lì, così torno sulla costa toscana ma non si vede niente, l’unica nave per raggiungere l’isola è incastrata lì di fronte. L’avevo dimenticato. Scenderò a piedi, tanto qui sotto c’è Roma e una sosta a casa mi rinfrancherà. Qui debutta L’Avaro di Arturo Cirillo all’India, un Don Giovanni di Moliére al Vascello, Il coraggio di Adele di Giampiero Rappa al Piccolo Eliseo; al Quirinetta è la volta di Bajani/Testa/Battiston/Santagata con 18000 giorni-Il pitone, all’Argot inizia la Scena Sensibile per l’edizione XVIII, mentre il Cometa Off ospiterà Aram Kian è il suo Split Screen. Roma è piena di tante piccole sale: al Forte Fanfulla vedremo i romagnoli In_Ocula, al Teatro Duse qualche attenzione per La ricetta della verità di Hoboteatro, così come per Ella’s secret di Harris Freedman al Teatro dell’Angelo, ma tornerà a Roma anche la Macelleria Ettore alla Riunione di Condominio con La stanza di Orlando, da Virginia Woolf e soprattutto al Teatro Abarico Malacarne del Teatro delle Condizioni Avverse ci racconta di Peppino Impastato (dai, su, quello che hanno ammazzato lo stesso giorni di Aldo Moro…ricordi?). E i Teatri di Cintura? Sono aperti, lo sapevate? Il Giulio Cesare di Andrea Baracco, per esempio, questa settimana farà tappa sia al Tor Bella Monaca che al Quarticciolo. Nient’altro? Ma come! C’è l’Angelo Mai, ce lo dimentichiamo sempre, ma questa settimana non possiamo dimenticare Hello Austria. Europa 2011 di Fiorenza Menni/Teatrino Clandestino. Orgogliosamente clandestino almeno quanto Radio Onda Rossa che martedì al Radioteatro propone Giuseppe Garibaldi, poema autobiografico di David Riondino.

The End - Babilonia Teatri

Per il sud, se facessi l’autostop? Forse no, sulla Salerno-Reggio Calabria i cantieri sono immobili, meglio andare per le campagne. Passo prima per Napoli però, al Bellini per le coreografie aeree di Sonics Performances Volanti, all’Elicantropo per Titus e alla Sala Ichòs per 3 to 1 di Teatringestazione, prima di lasciarla un ultimo pensiero: ma i rifiuti non li avevano tolti? Non avevano detto così? A Salerno ho tempo per Amadeus e vedere come racconta Mozart questa Compagnia del Giullare, ma anche per Hansel e Gretel a Scenari Pagani, mi fermo ancora un po’ perché un magistrato Giuseppe Ayala se ne va in scena anche lui a raccontare due amici suoi: Giovanni Falcone e Paolo Borsellino (ci dice niente?); a Caserta inizio a spostarmi di costa, non prima di aver visto Cannibali di Nuccio Pugliese al Civico 14, quando attraverso la bassa Campania mi accorgo che i terremotati dell’Irpinia vivono ancora dentro i container, ripenso la data, ora ricordo, era il 1981…attenderanno, quelli de L’Aquila… vado in Puglia va, che è meglio: settimana un po’ scarica, giusto i Fantasmi di Vetrano/Randisi a Torremaggiore e a Nardò, ma c’è tempo allora per vedere la Danza A Bari con gli spettacoli di questa edizione di DAB, al Kismet. Pochi giorni fa all’Ilva di Taranto c’è stato un altro incidente, ne abbiamo saputo qualcosa? No, mi sa di no, allora me ne vado in Sicilia a questo punto. Già, ma come? Ah! Il Ponte sullo Stretto! Meno male che ogni tanto i ritardi e gli strappi politici aiutano, vi dirò, ci vado a nuoto in Sicilia, tanto poi ci sarà il sole e m’asciugo, così per farmi presentabile e andare allo Stabile di Catania per gli emigranti de La nave delle spose, spingermi alla Sala Laudamo del Teatro di Messina (controllare se la macchina è ancora lì…) per Il diario di Mariapia di Fausto Paravidino e al Teatro delle Balate di Palermo per Have I None di Fibre Parallele, mi rimetto in sesto e vado al Garibaldi di Enna e leggo Pietro Grasso: Per non morire di mafia. Mafia? E cioè?

Chissà, chissà…mi ripeto ancora, domani certo mette paura se questo è quant’è successo ieri. Poi però mi arriva notizia che ristrutturando il Teatro Sociale di Gualtieri (RE), nello scavo hanno trovato un teatro settecentesco che domenica si vedrà per l’ultima volta: un teatro scomparso, torna alla luce. E allora, mi dico, domani è stato già ieri. Lascio l’auto ancora qui, ci tornerà qualcuno a prenderla. Io parto in volo con le braccia aperte, sopra tutte le storie dimenticate, una torna a farsi ricordare. In volo abbraccio tutti i teatri d’Italia, perché vedere e raccontare è un atto politico, conserva memoria e sovverte la stasi. Sia chiaro a tutti: signore, signori: questa non è un’esercitazione.

Simone Nebbia

Abbiamo consigliato e parlato di:

Orgia
2 – 11 marzo 2012
Teatri di Vita
Bologna

Crack Machine
9 marzo 2012
Itc Teatro dell’Argine [programma] San Lazzaro di Savena (BO)

Buon compleanno Pier Paolo (P.P.P)
5 marzo 2012
Teatro Colosseo
Roma

pro patria [recensione] 8 – 11 marzo 2012
Arena De Sole
Bologna

Scarpe
10 – 11 marzo 2012
Arena De Sole
Bologna

Woyzeck – Ricavato del vuoto
9 marzo 2012
Il sacro della primavera
10 marzo 2012
Artificerie Almagià
Nobodaddy – Ravenna [programma]

L’ingegner Gadda va alla guerra [recensione] 6 – 7 marzo 2011
Teatro Bonci [programma] Cesena

The History Boys
9 – 11 marzo 2012
Teatro Comunale [programma] Ferrara

Madrigale appena narrabile
9 – 10 marzo 2012
Centro culturale Il Funaro
Pistoia

Amleto – Parte prima
10 marzo 2012
La città del teatro
Cascina (PI)

Li romani in Russia [recensione] 9 – 10 marzo 2012
Teatro di Rifredi [programma] Firenze

GMGS_What the hell is happiness? [recensione] 10 marzo 2012
Spazio K
Prato

Preparatio Mortis [recensione] 10 marzo 2012
Teatro Era
Pontedera (PI)

Dies Irae [recensione] [approfondimenti] 6 marzo 2012
Teatro Verdi
Pordenone
9 marzo 2012
Castello Pasquini Armunia [programma] Castiglioncello (LI)

Dux in scatola [recensione] 9 – 10 marzo 2012
Auditorim Dalma Ruggero [programma rassegna Fuori Luogo] La Spezia

Mare mio
9 marzo 2012
Taetro Cargo
Genova

Muerte y reencarnaciòn en un cowboy [recensione] [approfondimenti] 8 – 10 marzo 2012
Teatro della Tosse [programma] Genova

Festival Die Mauer [programma] 5 – 11 marzo 2012
Torino

I promessi sposi alla prova [recensione] 6 marzo 2012
Teatro Toselli
Cuneo

Madeleine [recensione] [approfondimenti] 8 marzo 2012
Piccolo Teatro Giraudi
Asti

Un anno sull’Altipiano
6 – 11 marzo 2012
Teatro della Cooperativa
Milano

Storia della colonna infame
6 – 25 marzo 2012
Crt [programma] Milano

La resistibile ascesa di Arturo Ui [recensione] 6 – 18 marzo 2012
Teatro Elfo Puccini – Sala Shakespeare [programma] Milano

Ombre-Wozzeck
10 marzo 2012
Teatro Comunale
Casalmaggiore (CR)

Wonderland Festival [programma] 8-11 marzo 2012
Teatro Spazio Idra
Brescia

The End [recensione] 10 marzo 2012
Teatro Astra [programma] Vicenza

120 chili di jazz
9 marzo 2012
Tam Teatromusica – Contrappunti [programma] Padova

Nella stanza di Eleonora Duse
8 marzo 2012
Fondazione Giorgio Cini
Isola di San Giorgio Maggiore (VE)

Amleto a pranzo e cena [recensione] 8 marzo 2012
Teatro Dario Fo – Camponogara (VE)
9 marzo 2012
Teatro Sant’Antonio – Montecchio Maggiore (VI)

Servo di scena
8-11 marzo 2012
Teatro Comunale (Stabile) [programma] Bolzano

Nati in casa
8 marzo 2012
Teatro Caporali – Panicale (PG)
9 marzo 2012
Teatro Comunale – Gubbio (PG)

Santos
11 marzo 2012
Teatro Sociale
Amelia

DIALOGOX1X (SOLO DANCE)
11 marzo 2012
Palazzo Caravajal Simoncelli
Orvieto

L’avaro
6 – 18 marzo 2012
Teatro India [programma] Roma

Don Giovanni
7 – 25 marzo 2012
Teatro Vascello [programma] Roma

Il coraggio di Adele
6 – 18 maro 2012
Piccolo Teatro Eliseo [programma] Roma

Scena Sensibile [programma rassegna] 8 – 25 marzo 2012
Teatro Argot [programma] Roma

18000 giorni-Il pitone
6 – 18 marzo 2012
Teatro Quirinetta [programma] Roma

Split Screen
9 – 11 marzo 2012
Teatro Cometa Off
Roma

Disambigua- Sephirot
8 – 10 marzo 2012
Teatro Forte Fanfulla [programma Parabole fra i sanpietrini] Roma

La ricetta della verità
8 – 11 marzo 2012
Teatro Duse
Roma

Ella’s secret
8 – 25 marzo 2012
Teatro dell’Angelo
Roma

La stanza di Orlando
11 – 12 marzo 2012
Riunione di Condominio [programma] Roma

Malacarne
9 – 10 marzo 2012
Teatro Abarico
Roma

Giulio Cesare [recensione] 8 – 9 marzo 2012
Teatro Tor Bella Monaca
10 – 11 marzo 2012
Teatro Quarticciolo
Roma

Hello Austria. Europa 2011
8-9 marzo 2012
Angelo Mai
Roma

Giuseppe Garibaldi, poema autobiografico
6 marzo 2012
Radio Onda Rossa

Sonics Performances Volanti
6 – 11 marzo 2012
Teatro Bellini [programma] Napoli

Titus/Studio sulle radici
8 – 11 marzo 2012
Teatro Elicantropo
Napoli

3 TO 1
9 – 11 marzo 2012
Sala Ichos
Napoli

Amadeus
10 marzo 2012
Teatro del Giullare
Salerno

Hansel e Gretel
9 marzo 2012
Primavera Teatro – Auditorium Sant’Alfonso
Pagani (SA)

Chi ha paura muore ogni giorno
7-11 marzo 2012
Teatro Verdi
Salerno

Cannibali
10 – 11 marzo
Teatro Civico 14 [programma] Caserta

Fantasmi
10 marzo 2012
Teatro Rossi – Torremmaggiore (FG)
11 marzo 2012
Teatro Comunale – Nardò (LE)

DAB_Danza a Bari/Nuove generazioni
10 – 11 marzo 2012
Teatro Kismet [programma] Bari

La nave delle spose
8 – 30 marzo 2012
Teatro Stabile
Catania

Il diario di Maria Pia [recensione] 9 marzo 2012
Teatro Stabile – Sala Laudamo
Messina

Per non morire di mafia
8-9 marzo 2012
Teatro Garibalbi – Enna
10-11 marzo 2012
Teatro Comunale – Trecastagni (CT)

domenica 11 marzo 2012 – ore 11.30
IL TEATRO SETTECENTESCO
di Giovan Battista Fattori
RIAPRE PER L’ULTIMA VOLTA
Gualtieri (Re)

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6 COMMENTS

  1. c’è solo un problema con i ‘consigli teatrali’ di TeC .
    quella inquietudine che si trasforma in formicolio che diventa frenesia che vorresti prendere lo zaino e semplicemente partire….
    è grave.
    recidivo.
    incurabile.

  2. Eh Marialuisa, non so che consigliarti…gente che conosco è riuscita a smettere ma al prezzo di farsi incatenare a casa poco prima che uscisse l’articolo, con le sirene che cantavano fin dalle platee di tutta Italia…sono difficoltà, lo immagino… 🙂 Simone

  3. Buongiorno. Ho molto apprezzato l’omaggio a Lucio Dalla e le riflessioni che ha proposto.
    Tuttavia noto che ancora una volta, nella carrellata nazionale di appuntamenti teatrali, arrivati a Bari, il salto è diretto in Sicilia. Basilicata e Calabria non vengono contemplate. Non c’è niente da segnalare. Ancora una volta.

    La settimana scorsa il suo collega Andrea Pocosgnich scriveva così:

    “In Calabria vorrei lasciarmi alle spalle gli stabili, ma la ricerca di spazi off come sempre arranca. Pure Google inizia ad avere difficoltà, provo a cambiare parole chiave, non funziona. Pur di non soffermarmi su Compagnia Totò con Francesco Paolantoni ospitato dallo Stabile di Calabria cambio regione. Arrivo stanchissimo alla Puglia”

    Ed ecco un altro salto veloce fuori da questa regione…che manco Google ci capisce granchè. E ormai si sa, se Google non trova niente, vuol dire che non c’è niente. Per forza.

    Ma è vero che è così? Allora è vero, come ci ha detto qualcuno che quando loro, su, si parla di teatro, la Calabria non esiste. Quella frase ci aveva fatto raggelare, ma in fondo in fondo avevamo pensato “Ma in effetti che vuoi dire?”. Però ora un dubbio sorge. Ed è questo: ma un attimo, cosa non esiste? Probabilmente è vero, il più delle volte gli Stabili calabresi è meglio lasciarseli alle spalle. Ma per quanto riguarda gli “spazi off” come sono stati chiamati, siamo proprio così sicuri che basti Google per essere certi di aver cercato davvero. Di averci provato a vedere se c’è qualcuno lì, in fondo al bosco spaventoso (la Salerno – Reggio Calabria), che ci prova a fare altro. Altro dagli Stabili, altro dal resto della regione, altro…altro che prende da quello che succede dall’altra parte del bosco spaventoso, che anche al contrario (Reggio Calabria – Salerno) qualcuno attraversa, andata e ritorno. E anche al contrario, fa paura. Fa tanta paura perchè ti accorgi di quanto sei lontano. Eppure lo si attraversa per andare a sbirciare appena è possibile, cercare del buono, senza l’aiuto di Google, ma noi mettendoci i piedi oltre la Salerno – Reggio Calabria, perchè assetati. Perchè sappiamo che c’è poco qui. E allora ci muoviamo con le poche forze che ci sono per “rubacchiare” qualcosa e trasferirlo come si può. Ma se al contrario questo sforzo non si prova neanche a farlo e non si ha veramente fiducia che qualcosa di buono possa esserci, allora la nostra fatica resterà vana e prima o poi si sfiancherà totalmente.

    Ora, queste parole non vogliono in alcun modo essere polemiche nei confronti di TeatroeCritica, che fa un lavoro straordinario e importantissimo proprio per noi che abbiamo bisogno di conoscere e rimanere aggiornati su come si muovono le realtà simili alla nostra nel resto d’Italia. Quindi premessa la gratitudine a TeatroeCritica, ci permettiamo di prendere la rubrica settimanale dei consigli teatrali come esempio di un atteggiamento che non riguarda ovviamente solo la redazione di TeatroeCritica, e neanche solo il mondo teatrale. Ma è molto più ampio.

    Scorrendo a ritroso gli articoli delle ultime 5 settimane la Calabria non è mai contemplata tra i suggerimenti. E non crediamo che sia sempre dovuto a una mancanza effettiva di eventi degni di nota, ma qualche volta anche a una ricerca non troppo attenta. Per fare un esempio concreto: nella settimana dal 6 al 12 Febbraio: “Con un balzo felino eccoci davanti al Biondo di Palermo”. Il balzo partiva da Salerno sorvolando, come sempre Basilicata e Calabria. Proprio in quella settimana però, se il balzo fosse stato un po’ più corto, si sarebbe visto che in una piccola saletta stracolma a Reggio Calabria andava in scena “Due passi sono” della compagnia Il Castello di Sancio Panza, vincitore tra l’altro del Premio Scenario per Ustica 2011.

    L’impressione che abbiamo è che bisognerebbe farne meno di balzi felini. E provarci ogni tanto. Arrivare fin qui. Venire a dare un’occhiata. Rispondere agli inviti. Quello che ci può servire, noi che siamo i primi critici ferocissimi nei confronti della nostra regione, è che l’attenzione di qualcuno ogni tanto ci raggiunga anche se abbiamo avuto la sfortuna di essere dall’altra parte del bosco spaventoso.

    • Carissimo SpazioTeatro, mi i piacerebbe chiamarti per nome, ma per adesso questo abbiamo…
      vedi questa rubrica è nata con un intento veramente folle e suicida: ovvero convogliare tutti gli appuntamenti teatrali nazionali per noi più significativi in un articolo che riuscisse a essere fruibile e al contempo capace di toccare il maggior numero di zone possibili e il caso vuole che mentre ti rispondo il nostro prode Sergio Lo Gatto sta impostando proprio il suo articolo su I consigli, ché questa volta tocca a lui…

      Partiamo da un presupposto, e ti giuro che tra noi di questa cosa ne parliamo spesso:
      noi siamo sicuri al mille per mille che nelle zone per noi più difficili da monitorare (Calabria, Basilicata e Molise per esempio) spazi teatrali di qualità, oltre agli stabili, ci sono, dobbiamo solo capire come entrarci in contatto. Perché vedi una cosa è fare teatro e un altra è comunicarlo. Ci arriva un numero altissimo di inviti i e comunicati da tutta Italia e cerchiamo di selezionare quelli che ci sembrano più interessanti, ma poi a un certo punto per velocità e comodità si ha bisogno ti trovare indicazioni sui siti dei teatri e lì diventa complicato, perché molti spazi teatrali non hanno il sito aggiornato e fruibile (il vostro a d esempio va benissimo), alcune volte non pubblicano la stagione online oppure non hanno neanche uno spazio facebook o twitter – strumenti che ormai, in questo senso, hanno una grande utilità. Dunque mettiti nei panni nostri, ovvero nei panni di una redazione di una rivista indipendente, che ha questo desiderio: scovare gli spazi teatrali più sconosciuti non per gloria personale, ma per metterli in comunicazione tra loro in un più ampio contesto nazionale; capiresti che ogni volta è un lavoro faticoso e difficile e che Google diventa determinante insieme a tutti gli altri strumenti e infine… un tocco di malizia… perché vedi SpazioTeatro in quelle mie parole che tu hai riportato, nascosto tra le lettere, c ‘è proprio il cavallo di Troia che serve a noi… accadde anche 2 o 3 settimane fa con la Sala Laudano dello Stabile Di Messina, ci fecero notare che non li segnalammo,ma non li conoscevamo proprio. Ora conosciamo sia loro che voi di Reggio Calabria… un metodo poco ortodosso, ma parecchio funzionale insomma.

      Dunque tirando le somme della situazione noi (intendo la critica in generale, non solo TeC) sicuramente potremmo provare a cercare meglio o a leggere meglio gli inviti, ma alcuni gruppi/artisti/teatri devono capire l’importanza dell’essere facilmente raggiungibili.

      Comunque piacere immenso di conoscerti SpazioTeatro, aspettiamo tuoi suggerimenti per eventuali dritte sugli appuntamenti in Calabria e dintorni.

      e alla prossima

      Andrea Pocosgnich

  4. Gentile rappresentante di Spazio Teatro – Reggio Calabria,
    intervengo per un paio di precisazioni che trovo determinanti e che forse potranno rendere più chiaro anche a te alcune cose non sempre così note.
    A parte il tuo esempio, che fa riferimento a un primo periodo in cui tutta questa struttura non sapevamo averla, curiosamente proprio ieri – sabato sera – invece di tante altre cose me ne stavo a cercare cosa ci fosse in Calabria per il consiglio che tra l’altro non toccava neanche a me ma – questo sia primo indizio – a dispetto della firma c’è un lavoro di raccolta materiali lungo tutta la settimana e di ognuno. Inutile dirti che dopo un’oretta ho smesso e ho preferito dedicarmi ad altro. Eppure la ricerca sussiste: ad esempio ieri ho scritto a un’artista sarda mai vista e di cui avevo rintracciato un promo su youtube se per caso mi facesse avere informazioni su di lei e su cosa esiste in Sardegna. Con questo esempio mille altri che non ti faccio. Siamo forse i più continui nell’interesse in un sud che vorremmo poter seguire (come presto accadrà con un Focus Puglia) e di cui non possiamo chiedere informazioni allo spirito santo: compagnie, spettacoli, luoghi, opportunità. Cosa c’è? oltre google dove andiamo? Veniamo giù da voi? Ecco qui mi preme: il lavoro che tu vedi qui non si avvale di alcun compenso (almeno per adesso), nemmeno un rimborso spese figuriamoci di viaggio. Quindi con tutto l’amore che io possa avere per questo mestiere, è piuttosto complicato fare viaggi in giro, se non quelle poche cose che ci permettiamo: questo mondo è cambiato, iniziamo a confrontarci e capiamo le difficoltà l’uno dell’altro, non sempre a senso unico, altrimenti una delle due parti in causa perde proprio voglia di continuare, dato che niente, proprio niente impone di farlo.
    Detto questo, certo le cose sapranno rendersi più chiare e andando avanti arriveremo a conoscere luoghi fin qui ignoti, ma mandare un’email all’indirizzo pubblico di redazione forse avrebbe saputo evitare tutti questi discorsi. Ma bene che ci siano stati: riuscissimo noi a costo zero, con la forza del lavoro culturale, a riunire un’Italia incerottata, allora sì che avremmo dato esempio di quanto ancora siamo indispensabili alla crescita di questo paese.

    Felice di conoscerci
    Simone Nebbia

  5. Perfetto. Infatti, l’intento del nostro commento era anche questo. Stabilire un contatto. Non c’era accusa nè polemica. Ci rendiamo perfettamente conto che un monitoraggio così ampio non è impresa facile.
    Ci tenevamo più che altro a proporre una riflessione su questo atteggiamento diffuso che spesso ci siamo trovati a subire.
    Detto ciò, ribadiamo la gratitudine nei confronti del vostro lavoro, che veramente per noi è vitale.
    Se vi fa piacere potete iscrivervi alla nostra mailing-list (basta andare sulla home del sito e aggiungere il proprio indirizzo) in modo da ricevere gli aggiornamenti relativi alla stagione, alle produzioni, ai laboratori, ecc. ecc.
    E chissà magari un giorno, potreste decidere di venirci anche a trovare. Sareste graditissimi ospiti. Perchè di questo abbiamo bisogno quaggiù per riempire il vuoto di cui sopra: che qualcuno arrivi fin qui, ogni tanto.

    Buon lavoro e alla prossima.

    Anna Calarco.
    SpazioTeatro.

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