Dov’è sparpagliato il teatro fuori dai luoghi deputati alla performance? Puo vivere o rivivere fuori dai suoi spazi? Come si muovono gli altri media rispetto all’arte drammatica? Se critica e informazione arrancano sulla stampa e rinascono invece sul web qual’è il ruolo di Radio e Tv? Come si sta riorganizzando l’informazione teatrale nel medium per eccellenza, quell’ex-catodico, ormai entrato nell’era della moltiplicazione digitale?
Con queste domande apriamo la rubrica “Il teatro in radio e tv”, uno spazio che sarà in primis un lavoro di organizzazione di materiali informativi a oggi sgretolati su diversi piani mediatici, dando così all’appassionato uno schema chiaro dell’argomento teatrale irradiato sui vari mezzi, ma sarà anche, come d’altronde è sempre su queste pagine, un momento critico nel tentativo di rispondere ai quesiti con i quali siamo entrati in punta di piedi in questo nuovo microcosmo.
Dopo una veloce scansione del panorama mediatico emergono con forza solo 2 attori che sembrano volersi occupare (a livello nazionale) di teatro, parliamo della Rai, con Radio 3, isola felice per le arti e la cultura, e Rai 5, nuovo e interessante canale su piattaforma digitale terrestre e infine di Tv2000 con la programmazione di Retroscena in onda oltre che sul digitale anche su SKy. Sembra invece essere terminata l’esperienza degli spettacoli che andavano in onda su Iris (mediaset).
Cominciamo da Retroscena perché l’ultimo appuntamento andato in onda riguardava un personaggio di cui abbiamo recentemente parlato: Franca Valeri. Oltre alla monografia dedicatale dal Teatro Valle (vai alla recensione) è stata la trasmissione in onda su Tv2000 (e sul canale youtube dedicato) a creare intorno all’ attrice/autrice un’intera puntata programmata il 31 gennaio. Il prossimo appuntamento dello spazio di Michele Sciancalepore sarà per noi interessante proprio perché, in un ottica di totale crossmedialità, andrà ad incrociarsi con Radio 3 e le sue dirette teatrali, il 7 febbraio andrà infatti in onda una puntata dedicata al radiodramma E’ vostra la vita che ho perso di C.Valerio con M. Mandracchia e S.Toffolatto. Da vedere sarà anche la trasmissione del 14 febbraio nella quale avremo la possibilità di incontrare Manuela Cherubini regista di Bizarra e traduttrice di Rafael Spregelburd in un’intervista inedita.
Arriviamo a mamma Rai. Sorvoliamo su Applausi, trasmissione notturna di Gigi Marzullo dove il massimo dell’approfondimento e della critica sta nel porre domande di questo tenore agli ospiti e alla “gente comune” (come la chiama lui): “Che cos’è il teatro?”, per poi fermare l’immagine e far partire una musica strappalacrime sulla poveretta che cade nella trappola rispondendo “il teatro… è sogno”. A voi lascio il giudizio e soprattutto il telecomando nel caso in cui aveste la sfortuna di imbattervi in Marzullo. Terminata l’ultima fase di Palco e Retropalco su Rai 3, dove le dirette degli spettacoli erano precedute da un’introduzione di Maurizio Costanzo e sostanzialmente il grosso della programmazione era appiattita tra le grandi produzioni degli stabili e gli show di cabarettisti e post-cabarettisti, ora le dirette degli spettacoli selezionati proprio in collaborazione con Palco e Retropalco, andranno in onda sulla neonata Rai 5, canale quasi tematico dove oltre al teatro di prosa ha trovato spazio anche l’Opera. Sfogliando il programma teatrale di Rai 5 notiamo immediatamente il salto di qualità (almeno per il momento) rispetto alle precedenti scelte di Rai 3. Ad aprire il cartellone è stata la pièce di Cristina Comencini, Due partite, andata in onda il 22 gennaio; la settimana successiva era dedicata alla memoria con l’adattamento televisivo di Canto del popolo ebraico massacrato di Moni Ovadia; oggi 5 febbraio la programmazione fa un salto nella storia del teatro con Pinocchio Ovvero lo spettacolo della provvidenza nella registrazione fatta nel 1998 al Teatro dell’Angelo di Roma, è uno degli ultimi spettacoli di Carmelo Bene (si spegnerà quattro anni più tardi), è un approfondimento importante e da non perdere per comprendere a pieno anche la scena contemporanea; dello stesso segno è uno degli appuntamenti successivi, dedicato al Mistero Buffo di Dario Fo.
Eccoci giungere a quello che in questi anni è stato il medium per eccellenza di diffusione delle culture teatrali: la radio. Prima di volgere il nostro sguardo al lavoro “storico” di Radio 3 ci piace qui sottolineare l’importanza di alcune voci indipendenti che nell’etere romano danno spazio al teatro, parliamo di emittenti come Eco Radio, Radio Città Futura, Radio Popolare Roma e Radio Onda Rossa. Stringendo l’obiettivo su quest’ultima troviamo l’interessante programmazione curata da Federico Raponi con la collaborazione del nostro Simone Nebbia e di Elena Vanni. Anche qui è il teatro in diretta ad essere protagonista diventando così un momento di diffusione soprattutto della scena emergente, ma non solo. Radioteatro, questo il nome del programma sulle frequenze di Radio Onda Rossa, va in onda ogni martedì alle ore 14.
In stretta collaborazione con il Teatro Valle e il Palladium, si muove il calendario del Teatro in diretta di Radio 3, programma a cura di Laura Palmieri e Antonio Audino (leggi l’intervista). Negli studi romani di via Asiago si alterneranno prossimamente compagnie del calibro del Teatro Valdoca, Teatridithalia e artisti come Emma Dante e Walter Malosti. Lunedì prossimo si inizia con l’incontro spettacolo del Teatro Valdoca in occasione del debutto romano di Caino.
In questa rubrica, appena nata e bisognosa perciò delle segnalazioni dei lettori e dei soggetti operanti nel campo (non solo quelli citati, ma anche emittenti radiofoniche e televisive o webtv indipendenti che hanno nei loro palinsesti spazi dedicati al teatro), merita una nota particolare anche il lavoro ibrido svolto dal progetto E-Theatre di Simone Carella. Www.e-theatre.it non è solamente il sito internet del Teatro Colosseo di Roma, ma una vera e propria Web theatre tv. Se lo streaming in diretta degli spettacoli messi in scena al Colosseo vi sembra già un qualcosa di innovativo per le possibilità di condivisione e promozione che dischiude, allora dovete fare un giro nell’archivio video. Con un attento lavoro sul territorio la telecamera di Carella sta pian piano registrando evoluzioni e involuzioni del nostro teatro contemporaneo. Su E-theatre è possibile trovare i video di manifestazioni di rilevanza nazionale come Short Theatre (vai ai video) e allo stesso tempo i debutti di giovani artisti.
Nell’impazzimento generale al quale nell’ultimo ventennio ci hanno abituato le rivoluzioni digitali, in un intrecciarsi di comunicazioni e veicoli sovrapposti, con alle porte l’ultima novità dei micro-contenuti da consumare nella nevrosi quotidiana dei dispositivi mobili, il gesto della memoria è il segno tangibile da salvare. In questo senso il ruolo di internet, radio e tv è proiettato verso il futuro, in quella capacità unica di accesso multimediale e facilitato ai frammenti del nostro degradato presente.
Andrea Pocosgnich