Ha debuttato ieri, 13 Gennaio, in prima assoluta presso le Fonderie Limone di Moncalieri, per il Teatro Stabile di Torino, Caino, ultima produzione della storica compagnia Teatro Valdoca. Tra gli spettacoli più attesi della nuova stagione teatrale – non solo per la lunga durata della sua gestazione che ha visto il regista Cesare Ronconi impegnato in due lunghi anni di lavoro e studio -, Caino appare come un nuovo affresco della storia umana, delle sue contraddizioni, delle zone d’ombra che abitano l’animo umano, illuminate, dispiegate e svelate attraverso la fervida e cangiante tavolozza immaginifica della compagnia. Una ricerca teatrale, sonora e poetica che si intreccia, come nei precedenti lavori del gruppo, al testo scritto della drammaturga e poetessa Mariangela Gualtieri (in libreria dal prossimo Martedì per Einaudi), con l’obiettivo di cogliere ogni sfumatura cromatica dell’animo umano e renderla tangibile presenza scenica, in una prassi teatrale che tende ad enfatizzare la dimensione corporale quanto quella spirituale, la parola poetica quanto il suono. Basti pensare, d’altronde, ai meravigliosi spettacoli che hanno reso celebre la compagnia: da Lo spazio della quiete (1983, rimesso in scena nel 2009) a Fuoco Centrale (1995) per arrivare alla celebre trilogia Paesaggio con Fratello Rotto (2004/2005) considerata il vertice di questo percorso.
E’ Mariangela Gualtieri stessa a esprimersi sulla figura di Caino nella presentazione del lavoro :
«Caino in modo quasi profetico somiglia proprio a noi, uomini e donne di questo tempo. Come lui siamo andati lontanissimi dalla terra feconda, distruggiamo la vita fuori e dentro di noi, siamo ormai senza un’idea di prossimo, lontani da qualunque tema celeste. Come Caino, che dopo il fratricidio costruisce la prima città e dà inizio alle nere arti della tecnologia, siamo immersi in un agire furioso. Tutta la sanguinolenta e anche splendida storia umana pare il seguito di quella di Caino. Ma è possibile pensare che è talmente d’amore la sostanza siderale di cui siamo fatti, che se non siamo amati diveniamo deformi? Pensare che il male esiste già prima della società, con radici, scappatoie, cunicoli dentro di noi, e che sempre siamo chiamati a fronteggiarlo?».
Valore aggiunto al nuovo spettacolo di Teatro Valdoca è la decisione di Ronconi di raccogliere intorno a sé i collaboratori più amati. A Danio Manfredini il compito di tratteggiare la psicologia di un Caino lontano dagli stereotipi, per una descrizione del male che possa illuminarne le differenti sfaccettature e non appiattirsi su una banale e nera superficie. A Leonardo Delogu, eccellente attore cresciuto nella scuola Valdoca (ricordiamo la meravigliosa interpretazione in Paesaggio con Fratello Rotto), il compito di dare vita alla figura luciferina dell’illusionista, istigatore di Caino. Se la voce di un Alato è affidata a Mariangela Gualtieri, la sua raffigurazione corporale è affidata alla danza di Raffaella Giordano in una partitura di movimenti sospesa tra umano e sovraumano. Infine al coro, nel quale spicca la figura muta di Abele interpretato da Giacomo Garaffoni, spetta il compito di descrivere i caratteri contraddittori della gente del mondo. Organismo vivo e sensibile, il coro costruirà la tessitura ritmica di tutto lo spettacolo mentre il fabbro percussionista Enrico Malatesta con Alice Berni e Luca Fusconi scriverà dal vivo, ogni sera, il suono di scena.
Un cast d’eccezione insomma, per uno spettacolo che sembra essere destinato a lasciare il segno, se non altro per la sua “sfarzosa” grandezza che cade come risposta agli attacchi e allo svilimento cui il teatro, l’arte e ogni bene culturale italiano sembra essere attualmente sottoposto.
Caino sarà in scena a Roma presso il Teatro Palladium dal 10 al 13 Febbraio. Un appuntamento fondamentale in una (tra le pochissime) delle programmazioni più interessanti del panorama teatrale della capitale.
Matteo Antonaci
dal 13 al 16 gennaio 2011
Fonderie Limone [vai al programma]
Moncalieri – Torino
10-13 febbraio 2011
Teatro Palladium [vai al programma]
Roma
Caino
regia, scene e luci di Cesare Ronconi
testo di Mariangela Gualtieri
con Danio Manfredini, Raffaella Giordano, Mariangela Gualtieri, Leonardo Delogu, Giacomo Garaffoni e Susanna Dimitri, Sara Leghissa, Isabella Macchi, Silvia Mai, Enrico Malatesta, Daria Menichetti, Mila Vanzini
…che dire…..bravi gli attori….PIETOSE le scelte di regia….
questo è teatro?
classico esempio di quando una volta che qualcuno si è fatto un nome, dopo può fare qualcunqe PORCATA perchè essa venga considerata arte…mhà!
NOIOSO, INCOMPRENSIBILE, SCONCLUSIONATO, SOLDI BUTTATI
CONCORDO IN PIENO