«Come stanno le cose riguardo ai sessi? Un vecchio proverbio ci suggerisce: capelli lunghi, cervello corto».
Lungi dall’essere un post o un commento di un qualsiasi leone da tastiera sui social, questa frase è l’incipit del saggio L’inferiorità mentale della donna, pubblicato nell’anno 1900 dal neurologo e psichiatra tedesco Paul Julius Moebius, allora assistente di Neurologia a Lipsia. Moebius non era il solo a sostenere che la donna fosse fisiologicamente inferiore all’uomo: il nostro Cesare Lombroso, medico, antropologo, giurista e criminologo, era fermamente convinto che le donne fossero per natura bugiarde e inclini a uccidere.
Da queste premesse, motivi ricorrenti della misoginia scientifica, nasce lo spettacolo L’inferiorità mentale della donna di Giovanna Gra. Veronica Pivetti lo porterà in scena lunedì 31 marzo al Teatro Ballarin di Lendinara (RO) nell’ambito di Musikè, la rassegna di musica, teatro, danza della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
Come una moderna Mary Shelley, Veronica Pivetti racconterà con ironia e sarcasmo l’unico vero mostro di Frankenstein della storia moderna: la donna. Un essere dotato di cranio piccolo, peso del cervello insufficiente, sprovvisto di giudizi propri. E per fortuna, direbbe Moebius, perché le donne che pretendono di pensare sono moleste e «la riflessione non fa che renderle peggiori».
Veronica Pivetti condurrà il pubblico in un viaggio che risale alle origini di questo pensiero reazionario capace di resistere nei secoli. La sintesi è nelle parole di Lombroso: «Il maschio è una femmina più perfetta».
Una pièce che diventa un racconto permeato di autoironia tagliente: Veronica Pivetti, che in passato ha affrontato una depressione, si presterà alla misurazione dell’indice cefalico, uno dei deliranti parametri con cui si pretendeva di dimostrare l’inferiorità femminile. Senza dimenticare i più celebri delitti femminili della storia: Agrippina, l’imperatrice che fece avvelenare il marito Claudio, e Leonarda Cianciulli, la famigerata saponificatrice di Correggio, che trasformava le sue vittime in sapone e biscotti.
A dare ritmo e musica al racconto sarà il percussionista e rumorista Anselmo Luisi, che accompagnerà Veronica Pivetti in canzoni originali e canzoni d’epoca dedicate alla figura femminile, rendendo ancora più surreale e grottesco questo viaggio nel passato.
L’idea che le donne siano state considerate, per secoli, fisiologicamente inferiori può suggerirci qualcosa? L’inferiorità mentale della donna è un teatro di denuncia che usa l’arma dell’ironia per trasformare la storia della discriminazione femminile in una riflessione collettiva, capace di scuotere e divertire allo stesso tempo.
Biglietto unico 10 euro (più prevendita e commissioni)
Biglietti in vendita su www.ticketone.it
e al botteghino del teatro, un’ora prima dell’inizio dello spettacolo
Per informazioni
info@rassegnamusike.it
www.rassegnamusike.it
Musikè è un progetto della
Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo
Direzione artistica
Alessandro Zattarin
Organizzazione
Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo
IMARTS – International Music and Arts