(A New) Six Public Acts – Roma | Carrozzerie.not: laboratorio e creazione collettiva sui temi di Sacher-Masoch e la ricerca del Living Theatre
22 Aprile / 1 Maggio, con una performance collettiva nella forma del teatro di strada
Primo percorso di residenza artistica intorno alla tecnica del Living Theatre e al lavoro storico Six Public Acts, diretto da Gary Brackett e da Living Theatre Europa, presso carrozzerie.not/livingtheatre, in collaborazione con
- Teatro delle Bambole (Bari),
- Teatro Kim (Bergamo),
- KBB Orchestra (Milano),
- Giuditta Sin (USA)
- e con un intervento di Nicolas Toselli (Università di Torino C.A.M.) in merito al teatro di ricerca nel ’68 e Carlo Quartucci.
Cosa può fare il teatro? Liberare l’impeto creativo nel popolo. Cambiare l’atmosfera. Cambiare i valori morali. Cambiare la percezione. Cambiare il modo di pensare. Cambiare la musica. Scendere in Egitto. Dagli schiavi. Cosa può fare il teatro? Può sedurre, folgorare, trascinare, informare, lusingare, e ispirare apertamente il proletariato, il Lumpenproletariato, i poveri, i più poveri dei poveri, la vita del teatro, Julian Beck
1970: Il Living Theatre si trasferisce in Brasile per lavorare nelle favelas brasiliane. Dopo un intenso periodo di collaborazione con questi più poveri tra i poveri, le attrici e gli attori del Living vengono arrestati e trascorrono tre mesi in prigione sotto il regime militare, dove assistono in prima persona alla tortura sistematica dei prigionieri. Al momento del loro rilascio, il Living Theatre si riunisce per chiedersi di nuovo: qual è la domanda bruciante di oggi? Si intraprese da allora una ricerca decennale sulle radici e sulle soluzioni alla violenza, intitolata L’eredità di Caino, che comprende Sette Meditazioni sul Sadomasochismo Politico e Sei Atti Pubblici. Partendo da questa stessa domanda, ogni partecipante del laboratorio contribuirà al processo di creazione collettiva. attraverso lo studio dei lavori storici del gruppo, che hanno cambiato per sempre il rapporto tra attore e regista, tra pubblico e artista: Mysteries and Smaller Pieces, Antigone, Paradise Now, Sei Atti Pubblici e Sette Meditazioni sul Sadomasochismo Politico.
L’ampio programma (A New) Six Public Acts comincia a Roma: l’obiettivo è approfondire le tematiche evidenziate dagli studi di Leopold Ritter von Sacher-Masoch (1836–1895) che diventano il materiale di partenza per la rielaborazione collettiva dello storico lavoro del gruppo. Masoch identifica sei temi (Case): lo Stato, il Denaro, la Guerra (violenza), la Morte, la Proprietà Privata e l’Amore (nei suoi aspetti sadomasochistici) che, a suo avviso, si manifestano nella società in diverse forme di violenza e meccanismi di subalternità: padrone/schiavo, oppressore/oppresso; aggressore/vittima. La loro mise-en-scene nella contemporaneità, prova a generare dei momenti di interruzione nel flusso quotidiano, offrendo un’opportunità rituale di espansione estetica (percettiva). Il fine ultimo del programma è quello della contaminazione e della direzione di insieme, fino a poter arrivare a costruire dei conseguenti momenti performativi in sei città del mondo (prime ipotesi: Pittsburgh, São Paulo, Berlino, Napoli, Istanbul, Tokyo) a celebrare il centenario dalla nascita di Julian Beck e Judith Malina nel 2025.
I performer selezionati, a partire dalla loro “domanda bruciante” sceglieranno uno dei sei temi individuati nella ricerca Sacher-Masoch, formando dei sottogruppi che abbiano come obiettivo quello della creazione collettiva e della rielaborazione delle “Case” della ricerca, sotto la guida di: Teatro delle Bambole (Casa dell’Amore), Teatro Kim (Casa della Morte), KBB Orchestra (Casa del Teatro), Giuditta Sin (Casa della Guerra/Violenza), Living Theatre Europa (Casa dello Stato, Casa Della Proprietà Privata)
Info e candidatura livingtheatreeuropa@gmail.com
http://livingeuropa.eu/six-public-acts.html
DATE E ORARI DEL LABORATORIO 22 Aprile – 1 Maggio | 10 giorni di lavoro | 62 ore (ed alcuni momenti all’aperto)
- 22-25 Aprile (11.00 – 16.00)
- 26-28 Aprile (11.00 – 20.00 – con pausa pranzo)
- 29-30 Aprile (11.00 – 16.00 ed alcuni momenti di lavoro all’aperto)
- 1 Maggio (10.00 – 15.00) (e 16.00-20.00 performance collettiva nella forma del teatro di strada in spazi della città opportunamente individuati)
Parte I: Storia del Living Theatre
L’attività di laboratorio proposta sarà svolta utilizzando il materiale, le scene, le forme e i linguaggi espressivi che costituiscono l’alfabeto del Living Theatre. Le tecniche utilizzate saranno quelle sviluppate dalla compagnia nel corso dei suoi 60 anni di attività (non-fictional acting, espressionismo artaudiano, rituali da Paradise Now, Mysteries and Smaller Pieces, SMOPSM, biomeccanica, yoga e pratiche mindfulness, elementi formali del Teatro Politico di Brecht e Piscator, elementi formali del Teatro di Strada, danza Butoh)
Parte II: Creazione Collettiva
I partecipanti del laboratorio creeranno le proprie scene originali ispirate ai temi proposti, attorno a L’eredità di Caino, guidati da Living Theatre Europa e dai collaboratori. Sperimenteremo nel laboratorio nuove forme di rito, valide nella nostra quotidianità, in base alle esigenze mutate e ai nuovi conflitti sociali e politici presenti sul nostro territorio.
CANDIDATURA CV, lettera motivazionale e una risposta (video self tape) alle domande:
• Qual è la tua patria spirituale?
• Qual è la differenza tra un elefante e un fazzoletto?
• Uccideresti qualcuno per difendere la tua proprietà?
Candidatura via mail a livingtheatreeuropa@gmail.com oppure via Google Form: https://docs.google.com/form/NSPA/livingtheatreeuropa
La quota di iscrizione è di 280€.
Deadline 13 aprile 2024 – Max 25 Partecipanti
“In linea con i nostri principi e con l’eredità del gruppo, portiamo avanti una politica di inclusione che non vuole lasciare nessunə indietro, quindi disponibili a venire incontro a ciascunə difficoltà”.
“Proponiamo di avere la responsabilità di interrogarci in merito all’eredità del Living Theatre, in quella forma di teatro politico che ancora oggi può dialogare con la coscienza dei luoghi e della società. Ci prefissiamo che la ricerca porti a degli esiti in cui l’elemento politico è presente a un livello più profondo per ciascun* di noi, senza rischiare di lasciarsi intrappolare nella divulgazione di teorie ed opinioni politiche – ma forse metterle in discussione – riprendendo quell’idea di strada di tutti, per tutti: vogliamo andare verso un Teatro che è per la gente, riscoprendo l’antico decentramento e l’incontro con chi forse non possiede cultura teatrale e che forse non avrebbe altro modo per vivere l’esperienza catartica del Teatro”, living theatre europa