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BENVENUTE STELLE (di Eleonora Danco)

Questa recensione fa parte di Cordelia di ottobre 23

Io, che non sono romana, non avevo sentito né mi era stato mai rivolto prima l’epiteto “stella”, che più che essere vezzeggiativo, sembra perlopiù assumere altre sfumature, dalla compassione alla derisione. Sbagliando fermata, chiesi una volta all’autista di potermi far scendere, mi rispose: “aho, benvenuta, stella” con chiaro sfottò e passando dritto. Penso anche a quell’episodio, mentre osservo l’ultimo spettacolo di Eleonora Danco, autrice, regista, interprete (assieme a Federico Majorana) dello spettacolo Benvenute stelle, visto al Teatro India. Gli astri del titolo sono solitudini in bilico, esistenze ai margini di una vita spesso toccata dalla miseria e dalla violenza; storie che hanno un carattere quasi documentaristico, nella cifra stilistica tipica di Danco, che riporta sulla scena senza molti orpelli (un disegno luci netto segna alcuni punti di luce nel nero del resto) degli assoli di diversi personaggi. La scrittura varia da quadri e momenti più spiccatamente poetici, in cui assonanze e rime dettano il ritmo ancor più che i sensi, ad altri invece più narrativi, tra narrazioni quotidiane, in cui il racconto in prima persona è volto a una scoperta progressiva. Piccoli criminali, gente che si è ripulita, spacciatori in carcere, madri di tanti figli, ragazzini che sentono di avere la città sotto al loro dito: sono queste le voci che si prestano, e i due attori le restituiscono con precisione e il giusto pathos (tant’è che all’inizio parte un primo applauso, che poi il pubblico replicherà dopo ogni assolo anche a discapito di una possibile continuità scenica), pochi movimenti funzionali per un racconto che ha bisogno di voci, corpi e dell’ascolto. Senza giudizio ma senza nemmeno giustificare, le stelle di Danco hanno però così una voce. “La gente è cattiva”, dicono a un certo punto, specialmente chi si gira dall’altra parte. (Viviana Raciti)

Visto al Teatro India, scritto e diretto da Eleonora Danco | con Eleonora Danco e Federico Majorana | costumi Alessandro Lai | disegno luci Eleonora Danco | si ringrazia per la scelta delle musiche Marco Tecceaiuto regia Giacomo Costa | assistenti volontari Alice De Luca e Manuel Valeri | foto di Francesca Tecce !foto di scena di Claudia Pajevski

Recensioni su Cordelia, ottobre 2023

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Viviana Raciti
Viviana Raciti
Viviana Raciti è studiosa e critica di arti performative. Dopo la laurea magistrale in Sapienza, consegue il Ph.D presso l'Università di Roma Tor Vergata sull'archivio di Franco Scaldati, ora da lei ordinato presso la Fondazione G. Cinismo di Venezia. Fa parte del comitato scientifico nuovoteatromadeinitaly.com ed è tra i curatori del Laterale Film Festival. Ha pubblicato saggi per Alma DL, Mimesi, Solfanelli, Titivillus, è cocuratrice per Masilio assieme a V. Valentini delle opere per il teatro di Scaldati. Dal 2012 è membro della rivista Teatro e Critica, scrivendo di danza e teatro, curando inoltre laboratori di visione in collaborazione con Festival e università. Dal 2021 è docente di Discipline Audiovisive presso la scuola secondaria di II grado.

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