Un’intervista senza risposte al Teatro di Roma e al suo commissario Gianluca Sole.
La lunga crisi di gestione cominciata nel 2020 con la vacanza della direzione (Giorgio Barberio Corsetti aveva lasciato per divenire consulente artistico), l’abbandono di Pierfrancesco Pinelli dopo mesi dalla notizia di accettazione dell’incarico e il culmine raggiunto con lo sciopero al Teatro India e le dimissioni del Cda, il presidente Emanuele Bevilacqua compreso, hanno preparato la strada al commissariamento. L’avvocato Gianluca Sole ha cominciato il proprio mandato a novembre 2021; qualche settimana dopo abbiamo cominciato a chiedergli un’intervista, ma, come fu per Bevilacqua durante tutto il periodo di crisi, gli uffici di Via dei Barbieri hanno sempre rimandato, hanno preso tempo, fino a quando abbiamo capito che era l’ennesimo diniego a una nostra volontà di confronto.
Pubblichiamo qui dieci domande che avremmo voluto rivolgere al Commissario Sole, interrogativi che aprono questioni imprescindibili rispetto alle quali la cittadinanza, le spettatrici e gli spettatori dovrebbero essere informati dal teatro che, nonostante tutto, ha ottenuto un sostanziale punteggio per il contributo nazionale da parte del FUS.
Rimaniamo comunque in attesa e pronti a pubblicare le risposte qualora la direzione del teatro volesse inviarle.
1) Si è insediato a novembre 2021. A che punto è la creazione della Fondazione?
2) Alcuni importanti spettacoli della stagione appena conclusa sono stati riprogrammati. Le ragioni riguardano il bilancio o altre scelte?
3) Fornitori e collaboratori sono in attesa del saldo di fatture, alcune datate 2021. A che cosa sono dovuti questi ritardi nei pagamenti?
4) Qual è lo stato delle finanze del Teatro di Roma?
5) Lo scorso anno è stato indetto uno sciopero durissimo che ha bloccato il teatro India; in quell’occasione abbiamo intervistato sindacati e lavoratori. Ha letto quelle interviste? Che idea si è fatto? Qual è la situazione dei lavoratori tutelati, dei precari, e della messa in sicurezza degli ambienti di lavoro?
6) Spettatrici e spettatori lamentano la difficoltà di mettersi in contatto con la biglietteria e avere informazioni. Come sta risolvendo questo problema?
7) Parliamo del futuro: una volta concluso il passaggio a Fondazione bisognerà trovare una direzione artistica. Come state affrontando il problema?
8) La maggior parte dei teatri nazionali ha presentato la stagione 2022/2023; a Roma gli altri importanti spazi teatrali hanno già pubblicato i programmi. Quando lo farà il Teatro di Roma?Come cercherà di recuperare il pubblico abbandonato? Per il momento è online solo il cartellone relativo agli eventi estivi.
9) Quali progetti specifici state immaginando per gli spazi principali (Valle, Argentina e India)?
10) Ci sarà un’unica direzione artistica o un modello plurimo che possa salvaguardare, ad esempio, l’anima più sperimentale e dedicata alla giovani produzioni di India?
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