L’8 dicembre di questo anno ricorrerano i vent’anni anni dalla sua morte. Vent’anni fa quando debuttò la sua ultima opera, Oggi è il mio compleanno, ennesimo e straordinario esempio di una drammaturgia fisica, visiva e vocale che partiva dall’elemento autobiografico per ripercorrere poi la Storia con i suoi connotati universali. Quello fu l’unico spettacolo che debuttò senza il regista in scena. In ogni opera, compreso il capolavoro che gli ha dato la fama, La classe morta, la presenza vivificatrice del creatore dava il la alla partitura spettacolare e in Oggi è il mio compleanno quell’assenza diventò naturalmente una presenza fortissima, emozione ricostruita di un ultimo atto teatrale
Parliamo naturalmente di Tadeusz Kantor, artista polacco attivo dagli anni ’50 alla fine degli ’80 appunto. Parliamo di un artista che è arrivato al teatro partendo dalle arti visive e dagli happening, portando sulla scena quel rinnovamento che lo aveva già reso protagonista nelle gallerie d’arte. In Italia il suo Teatro della morte, il suo manifesto più importante (ne scrisse per tutta la vita, quasi ad ogni spettacolo), arrivò grazie al Crt. Ora il Centro di Ricerca per il teatro di Milano ricorda Kantor con un bando di concorso. Forse la maniera più giusta per rendergli onore: prendere spunto da questo anniversario per stimolare giovani artisti a ripensare un rinnovamento della scena italiana. E la lezione di Kantor, proprio lui che non poteva (e non voleva) lasciare una scuola, è stata determinante nell’evoluzione della scena italiana e internazionale, anche molti dei giovani gruppi di oggi, forse pure inconsciamente sono andati maggiormente verso il teatro multidisciplinare (per mezzi utilizzati, nell’intento di creare un linguaggio autonomo, dove l’attore avesse lo stesso peso di un elemento scenografico) dell’autore di Wielopole, Wielopole rispetto alle ben più famose scuole come quella grotowskiana che pongono l’attore al centro dell’evento spettacolare.
Per chi non avesse mai visto neanche un video delle opere di Kantor, ecco un brano da Youtube della celebre Classe morta:
Tornando al nostro bando, ecco come il Crt lo definisce:
un concorso volto a promuovere la ricerca di nuove forme espressive nel campo del teatro di sperimentazione, offrendo adeguate opportunità ai giovani artisti under 35 che intendono far conoscere la loro opera al pubblico, alla critica, al mondo degli operatori.
Gli artisti non devono aver compiuto i 35° anno di età allo scadere del bando, il 30 settembre 2010, e devono far pervenire progetti drammaturgici originali. I lavori selezionati parteciperanno alla manifestazione Kantoriana che si terrà al Crt dal 2 al 5 dicembre. Nei primi tre giorni sarà il pubblico a visionare 30 minuti degli spettacoli e a scegliere, tramite votazione (il pubblico dovrà registrarsi seguendo un meccanismo che sarà reso noto dall’organizzazione), i 3 spettacoli che saranno replicati il 5 dicembre, qui una giuria di critici e operatori decreterà il vincitore.
L’artista/compagnia vincitore del Premio Kantor dovrà preparare uno spettacolo della durata non superiore ai 60 minuti e sarà prodotto dal Crt con un contributo di 25000 euro, il fine chiaramente è quello della messa in scena nella stagione 2011 con almeno 15 repliche.
Andrea Pocosgnich
Scarica la domanda di partecipazione
http://www.teatrocrt.it/