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La Calata 2021. Una call aperta per spettatori

La Casa dello Spettatore torna a Roma, Napoli e Milano con La calata, un progetto gratuito dedicato a spettatori e spettatrici.

abato 13 novembre 2021 La Calata nei teatri di Roma, Napoli e Milano

“La Calata” è un evento ideato e realizzato da Casa dello Spettatore, che prevede “una serata a teatro, in cui spettatrici e spettatori “calano” nelle sale teatrali della città per osservarne e raccontarne la vita: pubblici, spazi, atmosfere e spettacoli. Per l’istantanea di una serata campione.

La Calata è, quindi, un esperimento conoscitivo sul mondo del teatro condotto da una comunità di spettatrici e spettatori di ogni età che vestono per un giorno i panni del reporter e “calano” il loro sguardo sul territorio teatrale della città. La Calata è un invito a inserire la propria esperienza – con un breve testo e qualche immagine – all’interno di un racconto collettivo.

L’edizione 2021

Portare La Calata lo stesso giorno nelle tre città è una sfida da raccogliere per dare voce a quell’altra parte fondamentale del teatro: il pubblico, silente in tutti questi mesi esattamente come gli artisti e le sale. Quel pubblico che ha destinato il vedere ad altre forme e altri linguaggi artistici, in casa e senza la possibilità di condividere una prossimità fisica oltre la cerchia familiare. La Calata è un modo per reagire a questi mesi, per attraversare la città, per unire le voci di chi ha sopportato quella lontananza e che ora ha il desiderio di tornare a teatro insieme; in sicurezza, ovviamente, ma insieme.

Anche nel 2021 La Calata raccoglierà i racconti di chi ama il teatro e non un teatro, di chi sente la mancanza dell’incontro con l’arte dal vivo, di chi vuole tornare a sedere con altri, non più solo sul divano di casa.

Sappiamo che alcune sale non riapriranno, che altre non potranno programmare con regolarità, che i lavoratori del mondo dello spettacolo vivono ancora oggi difficoltà e disagi. La Calata vuole essere anche il racconto di quelle storie: di persone, spazi e spettacoli in questo delicato momento storico. Perché una comunità teatrale è fatta prima di tutto di cittadine e cittadini.

Per partecipare

Scrivere entro il 31 ottobre 2021 a lacalata@casadellospettatore.it con oggetto “La Calata” indicando:

– la città in cui si intende partecipare alla Calata;
– nome
– cognome (nel dossier finale verrà pubblicata soltanto l’iniziale)
– numero di telefono (non verrà pubblicato)
– età
– professione

I punti fermi

Dal 2019 molte cose sono cambiate e qualcosa cambierà anche per La Calata, quest’anno. Tuttavia, vogliamo mantenere alcune buone abitudini di sempre:

  • la partecipazione gratuita;
  • il vostro breve racconto per testo e immagini che verrà inserito nel dossier finale
  • la presenza nel gruppo whatsapp: il nostro foyer virtuale che per un giorno trasformerà le tre città in un unico grande teatro;
  • l’assegnazione casuale del teatro e della nostra compagna o del nostro compagno di Calata.

Le novità

Gli abbinamenti tra iscritti e teatri saranno gestiti attraverso un’applicazione per estrazione casuale durante incontri online (su zoom), secondo il seguente calendario:

Napoli: mercoledì 3 novembre ore 19.30
Milano: giovedì 4 novembre ore 19.30
Roma: venerdì 5 novembre ore 19.30

La presenza agli incontri online è necessaria per ritrovarci, conoscerci e, soprattutto, scoprire in quale teatro “caleremo” e con chi. Non si tratta di una formalità ma del primo fondamentale passo per realizzare la Calata del 2021.

Le altre tappe

sabato 13 novembre: “La Calata” vera e propria.
Si va in teatro a coppie, in tutte le sale programmate quel sabato a Roma, Napoli e Milano.

entro il 20 novembre

inviare un breve testo e due immagini sulla vostra “Calata” (il racconto dell’esperienza complessiva, da reporter più che da critici teatrali) a lacalata@casadellospettatore.it

La giornata nazionale di studi

Entro il mese di dicembre del 2021 si svolgerà in data e luogo da definire la giornata nazionale di studi su “La Calata” per sviluppare una riflessione condivisa con spettatori, operatori culturali, amministratori pubblici, giornalisti e operatori della comunicazione, a partire dall’analisi dell’elaborazione dei dati effettuata sui dossier delle diverse edizioni.

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