Sardegna e Balcani si incontrano a teatro nel nome di Grazia Deledda. #sponsor

Sardegna e Balcani si incontrano a teatro nel nome di Grazia Deledda

A 150 anni dalla nascita delle scrittrice premio Nobel, un workshop e uno spettacolo invitano a riflettere sul ruolo della donna nelle società agropastorali 

 

Sassari — A conclusione di una settimana di laboratori, il 13 e 14 ottobre va in scena lo spettacolo in coproduzione internazionale, L’Abbandono, tratto da Cenere di Grazia Deledda, scrittrice sarda vincitrice del premio Nobel, di cui lo scorso settembre ricorreva il 150° anniversario della nascita

Dall’8 al 14 ottobre, la compagnia S’Arza Teatro ha organizzato a Sassari Grazia Deledda, un’isola aperta al mondo, un programma di workshop, seminari e residenze artistiche per esplorare i principi artistici delle tradizioni culturali sarde a confronto con quelle dei Balcani, attraverso il filtro della scrittura deleddiana. Le opere di Deledda e lo studio dei principi espressivi dei fenomeni tradizionali della Sardegna e dei Balcani sono le coordinate principali del progetto e materiale dei laboratori che coinvolgono giovani attori e studenti selezionati da Teatro S’Arza di Sassari, Università di Plovdiv (Bulgaria), Theatredreams di Sofia e Teatru Leira (Romania). A chiusura della settimana di laboratorio, nelle serate del 13 e 14 ottobre, le compagnie partecipanti metteranno in scena lo spettacolo L’Abbandono, risultato dei workshop. 

Le opere di Deledda descrivono con grande precisione l’ambiente sociale in cui nascono, si conservano e prosperano gli usi e le tradizioni tipiche della società sarda come anche di tante altre realtà agropastorali. Nei libri della scrittrice sarda originaria di Nuoro, tali tradizioni assumono un carattere di universalità che ha consentito alle compagnie partecipanti al programma di indagare i punti di affinità tra i fenomeni tradizionali di diverse culture, ampliando lo sguardo e l’analisi a tutte le popolazioni agropastorali dell’area mediterranea, balcanica e slava. Grazia Deledda descrive infatti ricorrenze, culti religiosi e usanze che non sono patrimonio esclusivo della Sardegna, ma del mondo agropastorale in genere. L’universalità della poetica deleddiana ha permesso quindi di creare un interscambio fra gruppi teatrali appartenenti alla cultura popolare sarda e gruppi teatrali e istituzioni culturali di area balcanica. 

L’attualità dei temi affrontati da Grazia Deledda è lampante: nelle sue opere, l’autrice sviluppa profonde riflessioni sulla condizione femminile, trattando il tema del divorzio, dell’autosufficienza economica delle donne, delle ragazze madri, eccetera. La morte della giovane ragazza pachistana Saman, uccisa dalla famiglia perché si opponeva ad un matrimonio combinato, dimostra come questi temi non siano ancora esauriti. Il progetto Grazia Deledda, un’isola aperta al mondo e lo spettacolo L’Abbandono approfondiscono questi temi esaminando i personaggi femminili delle opere deleddiane. 

 

L’Abbandono 

Mercoledì 13 ottobre, alle 21.00, 

Spazio S’Arza, via Guido Sieni 2M, Sassari;

Giovedì 14 ottobre, alle 21.00, 

Antico Lavatoio Comunale, Centro Servizi Anglona, Località Giulzi, Nulvi.  

 

Regia: 

Romano Foddai (Teatro S’Arza), Doina Migleczi (Leira, Romania), Alexander Iliev (Theatredreams e Università di Sofia). 

Interpreti: 

Maria Paola Dessì, Stefano Petretto, Francesco Petretto, Raluca Ioana Hongu, Paula Adelina Dobrin, Raluca-Elena Bunescu, Ana Mincu, Teodora Gabriela Trofin, Roberta-Andreea Alexandru, Lucian Dumitru Pircan, Darius Ștefan Cerneanu, Nicolae Marius Firescu, Nicolar Vlăduț Trucmel, Ștefan Vladimir Tonescu, Alexandra Popescu, Răzvan Purcărea, Ioana Demetra Andrei. 

Luci e Fonica: 

Emilio Foddai.

Assistenza scenografia: 

Andrei Migleczi. 

www.facebook.com/teatrosarza/ 

 

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