ECOTEATRO – Un teatro che produce in ottica ecosostenibile e la nascita della sua prima stagione lirica. #sponsor

ECOTEATRO

IL TEATRO E’ TRASFORMAZIONE

Dall’inizio della pandemia Covid-19 il settore spettacolo è stato tra quelli più penalizzati, ma la situazione inizialmente non sembrava così difficile: si diceva anche con molta speranza che si sarebbe vista presto la cosiddetta luce in fondo al tunnel. Con le varie ondate pandemiche che purtroppo si sono succedute sino ad oggi e con le conseguenti misure di sicurezza che ne sono derivate è stato sempre più evidente che i luoghi di cultura e i teatri non sarebbero ritornati alla loro originaria funzione per un bel po’ di tempo. Sicuramente tra tutte le realtà che operano in questo ambito, quelle piccole se ancora rimaste in piedi dopo questa pesante ondata che ci sta travolgendo, dovranno faticare ancora più delle altre ad uscire da questa pesante situazione. Confrontandomi cosi con vari operatori del settore teatrale per progettare la ripartenza sono stato messo al corrente della chiusura di grandi magazzini di scenografia e del fatto che il loro contenuto sarebbe stato gettato in discarica: tutto questo causa della scarsità di denaro per mantenere le concessioni. Subito una riflessione si è generata nella mia mente: le piccole realtà teatrali con pochi mezzi economici avrebbero dato chissà cosa per godere in minima parte di ciò che veniva gettato dai grandi colossi e comunque le materie prime sarebbero rimaste le stesse anche se facenti parte di una scenografia inservibile. Perché dunque non riutilizzare materiali già disponibili in casa per scopo diverso, risparmiando sui costi di fornitura, di smaltimento, di gestione? Partecipando in prima persona poi alle manifestazioni a sostegno dei lavoratori dello spettacolo ho notato la mancanza della società a sostegno della causa e questo mi ha portato ad un’altra riflessione,  la vita proseguiva anche con i teatri chiusi e in piazza vi erano solo gli addetti ai lavori. Se si fosse chiusa una qualsiasi altra industria forse avremmo visto un vero spaccato della società civile per evitare il blocco di una economia. Ciò mi ha suggerito che mancava evidentemente comunicazione tra le persone e il teatro che veniva evidentemente percepito come un di più, come una scatola che si apre due ore la sera e non come un servizio necessario per il paese. Lo slogan sui social “La natura si riprende i suoi spazi” mi ha fatto notare quanta differenza ci sia tra desiderio e realtà. Alle foto dei canali di Venezia limpidi, del delfino nella piscina, del cinghiale in tangenziale si contrapponevano rifiuti ammassati sui marciapiedi, vicino ai cassonetti e mascherine per terra, come se costasse molto premere un pedale o cercare il cestino più vicino.  Eppure i segni di un forte cambiamento climatico sono evidenti. Unendo tutti i dati ne esce una conclusione: non si può pretendere un ambiente migliore se non cresce il nostro livello culturale: ambiente e teatro hanno lo stesso destino: se ignorati collassano.  Nasce così Ecoteatro, un progetto destinato a fare del riciclo e del riuso degli scarti il suo punto di forza. Il teatro è TRASFORMAZIONE. Quello che si butta via e che apparentemente non serve più trova nuova vita, viene rielaborato, trasformato per poi trovare una ricollocazione nell’allestimento teatrale. Si tratta di vedere in quello che c’è quello che potrebbe diventare. Per fare un esempio un barattolo di yogurt può benissimo diventare un obbiettivo di una macchina fotografica sul palcoscenico, basta intravvederne la forma e modificare la materia di conseguenza.  Il teatro diventa green e da il suo contributo al sostegno ambientale sottraendo alle discariche materiale gettato, riusandolo, trasformandolo per creare attrezzeria, scene, costumi e tanto altro senza produrne altro.  Con il dialogo tra le imprese locali e le realtà produttive l’ambiente teatro si arricchisce e si personalizza grazie agli scarti d’azienda riutilizzati e non più gettati nelle discariche. Una trasformazione continua che unisce arte e ecologia! Dato il progetto da realizzare, si parte con la raccolta di materiale di scarto di ogni genere, tale materiale viene poi rielaborato, trasformato in base alle esigenze, creando così nuovi scenari, strutture, installazioni, costumi e oggettistica.  Tale allestimento può poi avere un futuro e a sua volta essere ritrasformato in altro seguendo lo stesso procedimento: smembramento, riconversione e riutilizzo. In questo modo la funzione dei magazzini e i loro costi sono notevolmente ridotti eliminando lo spreco di materiale aggiuntivo.  Il teatro deve essere inclusivo. Messaggio da diffondere anche nelle scuole unendo il teatro alle materie di studio quali educazione civica, biologia, scienze della terra, arte. L’immediatezza del teatro permette una più immediata percezione del concetto di riutilizzo e di raccolta differenziata. Dopo un percorso in classe ecco che il materiale raccolto dallo studente non va a finire in un inceneritore lontano da noi, ma diventa spettacolo, stupendo col suo risultato immediato. La scuola unita al teatro è partner fondamentale . Il teatro è cultura, quindi vita. I vantaggi sono molteplici, diffondendo la cultura, avvicinando i giovani a un’arte (quel teatro che tutto il mondo ci invidia) altamente formativa creando un ritorno dal basso al teatro e diffondendo il messaggio del riuso, del riciclo e del rispetto dell’ambiente; il tutto attraverso una attività altamente formativa che coinvolge il ragazzo stesso.  Riassumendo: con la diffusione del messaggio teatrale convive una ECONOMIA GREEN che offre come vantaggio  una facilitazione di realizzazione legata a un abbattimento dei costi economici di materiale, di magazzino e maggiori possibilità di produrre allestimenti grazie alla versatilità del progetto che può permettersi più tappe per qualsiasi ambiente e qualsiasi interlocutore. Un teatro per tutti, un ambiente per tutti. Dal connubio tra ECOTEATRO di Lorenzo Giossi e Elisa Benadduce, soprano, nasce un vero e proprio TEATRO VIAGGIANTE che darà poi il titolo della neonata Stagione Lirica . Tale iniziativa raccoglie la filosofia dell’economia, della lotta agli sprechi in nome del sostegno ambientale, coinvolgendo le aziende del posto, rimettendo in moto anche l’economia locale. Il paese di Pegognaga nei pressi di Mantova ha raccolto con entusiasmo la sfida e dal materiale donato sono nati una platea e un palco che hanno trovato ospitalità in Villa Angeli, una meravigliosa location, antica residenza di Matilde di Canossa. Il team di Ecoteatro composto da Giossi, Benadduce e da Ilaria Giossi costumista, coadiuvati da FABBRICAMENTE con Gianluca Spaggiari scenotecnico, si è lanciato in una magica avventura che ha prodotto in pochi mesi il TEATRO VIAGGIANTE destinato a portare l’opera lirica anche dove un teatro non c’è e a prezzi accessibili a tutti per non escludere nessuno dal godimento emozionale che l’opera lirica offre. Solo tutti insieme possiamo fare in modo che le chiusure ingrate dei teatri non si verifichino. Abbiamo bisogno degli altri e di tutta la società. Nasce anche OFFICINA TEATRO destinato all’educazione dei più giovani nelle scuole.

Tre eventi di rilievo quindi sono stati realizzati nel comune di Pegognaga, orfana del suo splendido teatro causa terremoto

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