OPEN CALL per LABORATORIO INTENSIVO
condotto da Giovanna Velardi e Roberta Nicolai
Il laboratorio si svolge dal 19 al 24 LUGLIO 2021 dalle 10h alle 19h presso la sala prove del TEATRO BIONDO, PALERMO.
La call è rivolta a danzatori, danzatrici, performer, attori e attrici con ottima esperienza di lavoro con il corpo ed è finalizzato alla selezione di interpreti per la nuova produzione di Giovanna Velardi_Pindoc il cui debutto è previsto nell’autunno 2022.
LA PARTECIPAZIONE È GRATUITA.
I selezionati dovranno organizzarsi autonomamente per l’alloggio a Palermo.
MODALITA’ DI ISCRIZIONE
Gli interessanti dovranno inviare due foto – figura intera e primo piano -, CV e link video da cui si evinca la propria preparazione corporea a organizzazione.pindoc@gmail.com entro il 5 luglio 2021.
Si invitano i candidati a segnalare eventuali competenze e abilità musicali e canore.
Se c’è qualcosa che questo tempo regala è quella percezione di incertezza e vulnerabilità dell’umano, del corpo come della mente. La paura, quello stato emotivo di repulsione e di apprensione in prossimità di un vero o presunto pericolo. E il suo opposto, quella sorta di arditezza temeraria e quasi disperata che talvolta nasce per istinto di conservazione in una situazione estrema.
Il progetto di ricerca indaga questa condizione ambivalente e disperata a partire dalla metodologia che Giovanna Velardi ha sviluppato e consolidato negli anni e che potenzia il corpo del danzatore e dell’attore sulla scena proprio a partire dall’uso che il corpo riesce a fare dell’esterno.
La coreografa Giovanna Velardi e la regista Roberta Nicolai hanno sperimentato una prima collaborazione nello stage realizzato a Tuscania all’interno della sezione Trasmissioni di Teatri di Vetro nel 2017. La collaborazione si è poi concretizzata nella produzione I broke the ice and saw the eclipse che ha debuttato nel 2021 al Festival Conformazioni
L’intreccio di tecniche coreutiche e coreografiche con le istanze drammaturgiche e teatrali di ogni gesto scenico è attualmente il campo di gioco condiviso e proposto.
CV Giovanna Velardi
Coreografa, direttrice artistica della Compagnia Giovanna Velardi e dell’associazione PinDoc (sostenuta dal MIBACT), di origine siciliana, si è formata in Italia ed in Francia studiando danza classica e contemporanea; è laureata al Biennio dell’Accademia Nazionale di Danza a Roma.
Nel 1997 si trasferisce in Francia, per una residenza presso Les Hivernales d’Avignon. Lavora con alcuni coreografi della Nouvelle Danse francese, tra questi Genevieve Sorin, della compagnia di Dominique Bagouet. In Francia sviluppa la propria tendenza a lavorare sull’improvvisazione, ne trae alimento per esplorare le qualità del movimento. Nel 2000 fonda una prima compagnia a Marsiglia, distribuita in Francia e in Italia. Collabora con artisti e compagnie di chiara fama come Angelin Preljocaj, il regista Dominik Barbier per il quale crea e interpreta Ophelia- Enormous Room nel progetto «Hamlet Machine» di Heiner Muller. Nel 2004 crea «Cortocircuito» coprodotto dal Centro Coreografico Nazionale di Orleans. Nel 2006 collabora con il regista Nicolas Slawny alla creazione “Pupidda” sostenuta dal Ballet National de Marseille. Nel 2008 si trasferisce a Palermo e ottiene il sostegno del MIBACT e della Regione Sicilia per la Compagnia Giovanna Velardi da lei diretta, attuando anche molte collaborazioni, sia come coreografa, sia come compagnia: Teatro Massimo Bellini di Catania, Accademia Nazionale di Danza, Teatro Valle Occupato, Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana, Conservatorio di Musica di Palermo, dal 2015-17 è artista associata di Scenario Pubblico di Catania. Inoltre è partner del progetto europeo STRAW MAN (UOMO DI PAGLIA), in collaborazione con CIANT PRAGA, FEARLEES MARSIGLIA, IBI PALERMO. Ha curato le rassegne Difronte/Attraverso percorsi di danza contemporanea per Nuovo Montevergini e Kursaal Tonnara danza presso la Tonnara Bordonaro di Palermo.
Giovanna Velardi si distingue per l’impegno politico e istituzionale nell’ambito della danza: Nel 2007 diventa membro del CID (Concilio internazionale di danza) dell’UNESCO, da’ nascita al Tavolo Nazionale dei Coordinamenti e Reti della Danza Contemporanea, è il primo presidente di CORE (Coordinamento Regionale Lazio della Danza Contemporanea e Arti Performative), e nel 2009 è Commissario consultivo tecnico esperto di danza al MIBACT. Come docente di danza contemporanea ha collaborato con l’Université Grand Sud a Marsiglia, con il Centro Coreografico Nazionale di Orleans, con il Festival Inequilibrio di Armunia, con l’ATCL (Circuito teatrale del Lazio). È docente di danza contemporanea presso il Liceo Coreutico Regina Margherita di Palermo.
CV Roberta Nicolai
Regista e autrice. Dal 2003 al lavoro di ricerca affianca la realizzazione di eventi e progetti artistici dedicati alla scena contemporanea.
Dal 2007 è direttrice artistica del festival delle arti sceniche contemporanee Teatri di Vetro, giunto nel 2021 alla 15^ edizione, sostenuto da MIC, Regione Lazio e Roma Capitale. Dal 2008 al 2011 ha ideato e diretto due bienni del progetto OFFICINA e OFFICINA1011, Cantiere di creatività contemporanea nella Regione Lazio, progetto vincitore del Bando Officine Culturali dell’Assessorato spettacolo, cultura e sport della Regione Lazio. Dal 2018 cura l’ideazione e la realizzazione di progetti di divulgazione scientifica che coniugano pratiche e teorie: La città lontana, Il silenzio delle sirene, entrambi con il contributo di Roma Capitale. Dal 2020 dirige il progetto triennale VIVA, vincitore del Bando Eureka! 2020-22.
Dal 2015 svolge attività di tutoraggio artistico all’interno di residenze: Verdecoprente in Umbria, Bando CURA Genova e Brescia, Periferie artistiche a Tuscania (VT). Nel 2017 ha preso parte insieme a Attilio Scarpellini dell’Osservatorio critico diretto da Giulio Sonno al Centro Santa Rita a Foligno. È coordinatore artistico nel progetto Heresies presso il Grotowski Institute a Wroclaw, Polonia a febbraio 2016. Nel 2018 è docente di drammaturgia della danza all’interno di Creative Teaching Corso di aggiornamento professionale per insegnanti di danza e coreografi; di progettazione presso la Scuola professionale Accademia Cassiopea. Nel 2019 è docente all’interno di Transiti Energetici di Artemis danza, Esercizi di regia, Palcoscenico delle arti attoriali; consulente drammaturgico per compagnie Bartolini/Baronio, Leviedelfool, Compagnia Giovanna Velardi; tutor del progetto ELP di Paola Bianchi.
Ha lavorato negli anni ad approfondire e dettagliare la conoscenza diretta dei processi artistici della scena del contemporaneo ideando progetti specifici, quali singolare/plurale, WIP Work in process, PiTTi Piccoli testi non solo teorici. Molte le interviste e gli interventi pubblicati: Teatro di ricerca, Eterodirezione, Mash-Up, Hamlet, Audiovisivo sullo spettacolo To be or not to be Roger Bernat di Fanny&Alexander, rivista internazionale Performing Arts Journal. Il discorso parlato dal corpo in Pasolini e il teatro, a cura di Stefano Casi, Angela Felice, Gerardo Guccini, Marsilio 2012. Estrazione. Innesto in Testimonianze ricerca e azioni, volume undicesimo a cura di Clemente Tafuri e David Beronio, Akropolis libri 2020. Oscillazioni in Testimonianze ricerca e azioni, volume decimo a cura di Clemente Tafuri e David Beronio, Akropolis libri 2019. Fare in Testimonianze ricerca e azioni, volume quarto a cura di Clemente Tafuri e David Beronio, Akropolis libri 2013. Un luogo è molte cose in Palladium, cantiere di futuro e innovazione, pubblicazione per i 10 anni di gestione Fondazione Romaeuropa-Università Roma Tre.
Ha sperimentato continuativamente la didattica teatrale all’interno della propria compagnia e in diversi contesti: in campi rom, in Africa, in molte scuole del territorio di Roma. È stata docente di recitazione presso il Centro Internazionale La Cometa (1998-2003) e il Centro Sperimentale di Cinematografia (2002/2003).
Per l’impegno dimostrato su livelli differenziati di creatività nell’ambito del contemporaneo nel 2011 riceve il Premio nazionale Kilowatt-Ubulibri come migliore giovane curatore della scena contemporanea per essersi distinta per la qualità del proprio lavoro, per le idee messe in campo e per la forza della propria proposta artistica.
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