Una conversazione con Gian Marco Saolini, creatore di personaggi protagonisti di celebri fake news sui social network.
Manipolazione della realtà e fake news non sono fenomeni nati con i social network ma hanno le loro radici nella funzione stessa dei media (mediatori, appunto, tra i fatti e l’opinione pubblica).
In un contesto mediatico segnato da costante manipolazione ‘all’origine’, in cui internet doveva essere il più grande strumento di democrazia e invece ha contribuito a modificare nell’immaginario collettivo il concetto di libertà di espressione, qual è la responsabilità che un artista dovrebbe assumersi quando si prende gioco della realtà?
Gian Marco Saolini è uno dei “bufalari” più celebri degli ultimi anni, per alcuni meriterebbe la censura, proprio perché in grado di creare personaggi talmente verosimili da diventare probabili e dunque in grado di essere virali; Enrico Mentana lo ha definito uno di quelli in grado di “avvelenare i pozzi”.
Saolini non è neanche un attore, o comunque non nel senso classico, non ha una formazione specifica, però ha il fiuto, l’intuito dell’attore/autore e agisce sulla massa e su quanto ritiene che voglia sentirsi dire, almeno su un mezzo come Facebook.
La sua performance aderisce completamente al mezzo e non potrebbe essere credibile su un palco, dove si rinuncia con un patto diretto con lo spettatore all’incredulità; però nella scrittura e nella recitazione vi è un’impostazione precisa che tende al realismo più immediato, nel quale è più facile rispecchiarsi.
Cosa spinge Saolini – oltre la consueta necessità di emergere – a creare falsi miti? Per quale motivo molti utenti non riescono a rompere la quarta parete della finzione e intuire che si trovano di fronte a un’azione recitativa? Sappiamo ancora cos’è un attore?
Francesca Pierri e Piercarlo Fabi (con la collaborazione di Andrea Pocosgnich di Teatro e Critica) hanno posto alcune di queste domande e riflessioni proprio a Gian Marco Saolini ospite di Babylon su Cusano Tv Italia.
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Io mi chiedo come sia possibile fare delle affermazioni su una persona che si sta intervistando o addirittura ripetere un qualcosa che è stato appena detto da quest’ultimo. Mi sembra girare intorno senza riuscire a proporre una chiacchierata interessante. “boomer” è un pregio a questo punto
Ciao Matteo, grazie per la lettura e visione. A cosa ti riferisci con precisione?