Nicoletta Cabassi
Training e ricerca | Coreografia & Drammaturgia
La parte iniziale del training prevede un lungo lavoro a terra (floor-work) che, fondato sul release, sonda la relazione tra il corpo la gravità il suo centro e la dinamica circolare e a spirale; su questi elementi basilari viene strutturata una lezione ‘ad accumulo’ che integra anche delle brevi sequenze. Fin da subito viene prestata molta attenzione al bacino come generatore di movimento che porta con sé tutto il resto del corpo e a cui si relaziona, esplorando tuttavia le estremità l leve (tramite l’uso labaniano dello spazio delle direzioni).
La parte centrale del workshop – mutuato dalla tecnica di improvvisazione denominata Forsythe Improvisation Technique – mira ad aiutare il mover e a rendere il danzatore più consapevole del proprio corpo mentre si trova in uno stato accelerato di movimento, per poter utilizzare il peso e il volume del corpo stesso come fonti di informazione per generare altro movimento.
Queste fonti tuttavia possono essere interne ed esterne: il proprio corpo o il senso di movimento, il ritmo, la dinamica stessa oppure l’ambiente, il corpo di qualcun altro, stimolazioni visive, musicali uditive e altri input. E’ un’esplorazione del movimento verso la consapevolezza di che cosa fa il corpo, o cosa suggerisce il corpo mentre è in movimento, per raggiungere una gestione assoluta del movimento nonostante lo stato muscolare di rilassatezza e l’estrema dinamica e velocità di esecuzione (portata ai limiti fisici fino alla “rottura”). Ovvero ottenere il massimo controllo quasi senza atto volontario e senza sforzo.
Durante il lavoro esploriamo pertanto il nostro modo di muoverci partendo da alcune idee semplici che ci porteranno a generare movimenti complessi (nascita del movimento attraverso il bacino come unico motore, indi stessa esperienza ripetuta coinvolgendo leve e articolazioni a spirale, quindi esplorata a vari livelli, da soli e in coppia).
E’ un modo di studiare il movimento a partire dalla dimensione ellittica naturale del corpo per arrivare progressivamente a uno stadio avanzato e complesso facendo del corpo un materiale “esploso” in ogni direzione e completamente deframmentato e de-costruito. L’obiettivo principale è, pertanto, l’ “eliminazione” del tempo del pensiero stesso.
Questo processo verrà ottenuto mediante sessioni di improvvisazione guidata fino ad avere la capacità di immettere tale pratica nella scrittura coreografica. Il suolo viene considerato non più come un limite bensì come un partner che non dà limiti alla dinamica ma, al contrario, genera nuove possibilità inedite.
Mediante questi semplici ma fondamentali concetti, ed applicandoli sia singolarmente che per mezzo di un lavoro collettivo, si va a creare frasi e sequenze coreografiche (sia modulari che perfettamente strutturate sotto il profilo della composizione coreografica). In questo modo il danzatore è spinto a diventare anch’esso creatore istantaneo ed astratto per mezzo del proprio corpo che “scrive” nello spazio con estrema energia.
Questo seminario è un primo incontro finalizzato a conocere il lavoro di Nicoletta Cabassi che porterà gli interessati ad un secondo step per andare ancora più a fondo a scavare verso la drammaturgia coreografica agita.
Non è necessario partecipare ad entrambi le fasi del seminario.
Data: Primo passaggio | dal 9 al 12 marzo 2020, in orari da concordare con la docente (max 5 ore al giorno)
Secondo passaggio | 13 marzo 2020, dalle 19 alle 23
14-15 marzo 2020, dalle 10:30 alle 18:30
Costo: Prima passaggio + secondo passaggio: 200€ + tessera associativa 15€
Solo secondo passaggio: 100€ + tessera associativa 15€
Docente: Nicoletta Cabassi
Per partecipare al workshop invia una mail a kaosteatri@gmail.com entro e non oltre lunedì 2 marzo 2020 specificando se parteciperai alla prima, alla seconda o ad entrambi le fasi.
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NICOLETTA CABASSI
Danzatrice e coreografa di formazione classica e contemporanea. Inizia giovanissima lo studio del balletto quindi, dopo il Diploma di Maturità Artistica, si trasferisce all’estero e si dedica alla danza contemporanea. Ha sempre intersecato lo studio e la pratica della danza a quella teatrale (tra i tanti Cesare Ronconi, Pippo Delbono, Catlin Cobb, il Living Theatre, Philippe Blancher etc.) Nel 1994 trascorre un periodo come staigière presso la Cie Magy Marin. Come danzatrice ha lavorato in numerosi teatri, e collaborato con varie Compagnie, coreografi/e e registi in Italia e all’estero. Ha collaborato per 4 anni col C.T.R. Centro Teatrale di Ricerca di Venezia ricoprendo il ruolo di docente e coreografa. Come coreografa ha collaborato con Tino Seghal, con video-makers e visula artist (Leandro Lisboa, Martin Romeo e Daniele Spanò), con compagnie (cie Pour un soir in Francia, Teatro del Cerchio, Teatro Verdi di Padova, Bassano Opera Festival, Festival Verdi Off/Teatro Regio di Parma, compgnia Borderline Danza, V. Daenekyndt, V. Spallarossa, Simona Lisi, Paolo Mangiola (con qui è stata in residenza presso la Royal Opera House a Londra). Nel triennio 2013- 2015 è stata assistente e dramaturg con la Tanz Company Gervasi a Vienna. Dal 2010 lavora col regista lirico Stefano Poda partecipando a molte produzioni in talia e all’estro (Italia, Belgio, Svizzera, Francia, Israele, Cina etc).