Cantiere di drammaturgia per attori, drammaturghi, registi e curiosi. #sponsor

IL GRANDE SPAVENTO

Per chi ha paura tutto fruscia”

Sofocle, Edipo re

CANTIERE DI DRAMMATURGIA PER ATTORI DRAMMATURGHI REGISTI E CURIOSI

condotto da VALENTINA DIANA

In questo cantiere di drammaturgia mi interessa affrontare il problema, la questione, quanto mai attuale, della paura. La paura si infiltra ovunque e non ci dà tregua. La nostra vita è assediata, siamo sottoposti a costanti bombardamenti mediatici che ci rivelano dati, statistiche e notizie spesso allarmanti, volentieri allarmistiche. Siamo sollecitati a reagire, a stare in guardia, a non fidarci, a prendere precauzioni, a proteggerci. Il nemico non è solo individuato ma, troppo spesso, subdolamente irriconoscibile, incorporeo, come un pulviscolo sottile. La paura è fisiologica e non solo utile ma necessaria alla sopravvivenza, ma può anche trasformarsi in un potente strumento di controllo e manipolazione. Quando tutto è paura, sopravviene la paralisi e, il più delle volte, la paralisi della capacità di valutazione. Vogliamo qualcosa, qualcuno che ci difenda, che ci protegga da questo senso di incertezza pervasivo da questa minaccia che è, a quanto sembra, ovunque. Invochiamo un sistema, un uomo, un rimedio, una credenza, una fede, una bevanda, una crema, un golfino. Ed è naturale: chi può vivere immerso nella paura costante?

Mi interessa dunque affrontare questo tema, osservarne gli effetti nel singolo e nelle masse, e per arrivare, se ne saremo capaci, all’invenzione di uno sguardo non sopraffatto, non supino, non tremebondo e non servo. Il teatro, come ogni forma di arte sociale, può dunque farsi carico di un fenomeno di massa e scovarne gli aspetti tragicomici, per restituirci a una dimensione meno oppressa e succube. Osservare le nostre paure può rivelarci una strategia per non soccombere ad esse, per riconsiderare la vita anche sotto altri aspetti. Potremmo dunque chiederci allora, quale spazio è lasciato al nostro coraggio?

Ricerche e analisi di testi classici e contemporanei, poesie, immagini, testimonianze e memorie, piccoli fatti quotidiani e grandi fatti storici. Questo sarà il materiale da cui si partirà, per arrivare a definire alcune linee portanti su cui sviluppare una struttura drammatica di parola e di azione scenica.

I partecipanti saranno coinvolti non solo nella ricerca e nella produzione di testo, ma anche nella ideazione di uno schema possibile, di un contenitore articolato e tentacolare e frattale, che possa costituire l’impianto di uno spettacolo sulla più tenera e disarmata delle emozioni umane e sui pericoli ai quali, tale emozione, ci espone, se non siamo in grado di contrastarla con un po’ di sano, perdutamente tragico, implacabile, umorismo.

Valentina Diana

GIORNI: dal 13 al 17 gennaio 2020

ORARIO: dalle 10.00 alle 16.00
LUOGO: Lecce

INFO e PRENOTAZIONI: 389 4755191 | 327 7372824 | organizzazione@principioattivoteatro.it

MODALITA’ D’ISCRIZIONE: inviare il proprio curriculum con foto, dati anagrafici, lettera motivazionale e recapito telefonico a: vale.dia@gmail.com

QUOTA DI ISCRIZIONE: 80 euro

VALENTINA DIANA è nata a Torino e vive a Chieri.

È tra gli autori italiani selezionati nel progetto Fabulamundi Playwriting Europe per la promozione e divulgazione della drammaturgia contemporanea in Europa. www.fabulamundi.eu

Tra i suoi testi teatrali:

Fratelli (mise en espace in traduzione francese all’ultima edizione del festival di drammaturgia contemporanea La Mousson d’été, Pont a Mousson, France; tradotto in lingua inglese).

Trilogia dell’essenziale: La nipote di Mubarak, Una passione, L’eternità dolcissima di La Renato Cane (Regia Vinicio Marchioni, con Marco Vergani)

La palestra della felicità (Regia Elena Russo Arman, con Elena Russo Arman, prod. Teatro dell’Elfo, Milano; pubblicato da Cue Press edizioni)

La bicicletta rossa (Premio Eolo Awards 2013, Regia Giuseppe Semeraro),

Opera Nazionale Combattenti presenta i Giganti della montagna atto III (Regia Giuseppe Semeraro, Compagnia Principio Attivo Teatro, Lecce)

Romanzi:

Smamma (Einaudi 2014) e Mariti o Le imperfezioni di Gi (Einaudi 2015)

Ha ideato e svolge, da tre anni, un laboratorio di scrittura creativa sui materiali d’archivio presso l’archivio storico di Chieri.

Questo contenuto è stato inserito da un utente attraverso il servizio I TUOI COMUNICATI. Inserisci anche tu un annuncio

Pubblica i tuoi comunicati

ULTIMI ARTICOLI

Il Sogno di Rifici. Per parlare di violenza, tra disamori e...

Al Piccolo Teatro Studio Melato di Milano è andata in scena la rilettura del classico shakespeariano Sogno di una notte di mezza estate con...

Prospero | Dicembre 2024