Quali sono i 30 articoli più letti su Teatro e Critica nel 2018? Cosa cercano i nostri lettori? Quali gli artisti imperdibili?
Nel 2018 TeC ha totalizzato 1.875.358 visualizzazioni, in crescita rispetto al 2017 (fonte Google Analytics). Quest’anno abbiamo deciso di segnalare i 30 articoli maggiormente letti del 2018, un anno editorialmente vivace, fortemente segnato dalla personalità nazionalpopolare di Pierfrancesco Favino e dal suo Koltès sanremese.
Una riflessione teatralmente laterale, ma apprezzata dai lettori, è stata quella sul film di Luca Guadagnino, Chiamami col tuo nome, che risulta il secondo articolo più letto. Come sempre le questioni legate alla politica culturale sono tra i contenuti più interessanti per il nostro pubblico: è stato l’anno delle elezioni politiche – durante le quali abbiamo provato a fotografare i programmi dei partiti per il settore culturale e teatrale –, abbiamo riflettuto sulla nuova legge dello spettacolo e sulle conseguenze delle assegnazioni Fus.
Tante le recensioni e le riflessioni che prendono le mosse dai singoli spettacoli: stroncature, racconti, analisi. Atti di passione dalla platea al palcoscenico, che hanno la loro genesi nel buio, prima che il teatro abbia inizio.
Andrea Pocosgnich
nb: il numero a destra indica le visualizzazioni totali della pagina
1 – Favino per Koltès, un atto d’amore 16.185
2 – Chiamami col tuo nome. Realismo, politica e meta-narrazione secondo Luca Guadagnino 10.298
3 – Pierfrancesco Favino a Sanremo. Non gli avete fatto niente 8.448
4 – Cultura, arti e teatro: quanto spazio nei programmi elettorali? 5.450
5 – Giorgio Montanini: «Se muore un artista (non è la fine del mondo), è solo triste» 5.195
6 – Federico Tiezzi e Antigone. Perché ci serve la tragedia greca? 4.088
7 – Claudio Longhi: se la classe operaia non va in paradiso, l’operaio sì 4.082
8 – Teatro in video. Eimuntas Nekrošius e la folgorazione scenica – 3.758
9 – La paranza dei bambini. Il sangue bagna Napoli 3.336
10 – Legge dello spettacolo e Fus. I protetti e i tagliati 3.189
11 – I Sei personaggi di De Fusco e la tradizione senza regia 3.048
12 – Federico Tiezzi e l’umanità di Sigmund Freud 2.899
13 – Pierfrancesco Favino: “essere è essere diversi” 2.851
14 – È solo amore (non è una recensione sul Teatro Comico di Roberto Latini) 2.579
15 – Pina, il Bauhaus e l’Ade: “Seit sie” omaggio geniale 2.500
16 – Filippo Timi, cavaliere senza macchia e troppa paura 2.474
17 – 1984, Orwell e l’impossibile verità dei social media. Intervista a Matthew Lenton 2.453
18 – Al Teatro Metastasio una poltrona per due. Intervista a D’Ippolito/Civica 2.413
19 – Cosa sta accadendo e cosa accadrà al Teatro Valle 2.364
20 – Cous Cous Klan di Carrozzeria Orfeo. In lotta per l’acqua 2.141
21 – Anatomia del teatro off romano. Un patrimonio tra libertà e claustrofobia 2.064
22 – Partecipazione e sadismo del pubblico. L’esperimento sociologico di Marco Chenevier 1.918
23 Quei ciliegi che resistono a una vita in vacanza 1.915
24 – Questo spettacolo è per il popolo! Ma il pubblico che fine ha fatto? 1.879
25 – Vinicio Marchioni: “tornare a sentire con il cuore” 1.840
26 – Lucia Calamaro. La solitudine del tramonto 1.832
27 – Artista, nomade, migrante. La prima europea di Panorama di Motus 1.831
28 – Orestea. La parola taumaturgica di Anagoor 1.821
29 – “Da quando lei”. Il Tanztheater Wuppertal da Pina Bausch a Dimitris Papaioannou
30 – Gabriele Lavia e Il padre. Un naufragio virile 1.797
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