Speak the speech, dì il discorso, ti prego,
come te l’ho detto io, svelto di lingua;
ma se lo sbraiti come fanno molti vostri attori,
avrei fatto volentieri dire i miei versi a un banditore.
Non fender troppo l’aria con la mano, così.
Fai tutto con grazia.
Perché nel gran torrente, nella tempesta,
come posso dire…nel vortice della tua
passione devi ottenere e portare una misura
che possa dargli armonia.
Queste le parole di Amleto ai suoi attori prima dello spettacolo che verrà performato di fronte a suo zio Claudio. Una richiesta lucida che diventa manifesto artistico per ogni attrice e attore che vuole affrontare uno “speech” shakespeariano (e non solo).
Stefano Patti, attore regista e formatore, dopo il suo ultimo lavoro sull’Amleto, affronterà un nuovo percorso di formazione focalizzato sull’analisi del pensiero politico ed emotivo di Shakespeare.
La parola in Shakespeare, nel suo vestire barocco, è sempre atto politico che oscilla tra pensiero e passione, razionalità ed emozione. Ma in questo torrente impazzito di parole e concetti, bisogna stare attenti a non farsi travolgere dall’emotività che rischia di farci smarrire, di perdere appunto la bussola del pensiero del personaggio.
Durante il workshop Speak the Speech, affronteremo alcuni dei più famosi monologhi/soliloqui/dialoghi tratti dai testi più politici di William Shakespeare tra cui Otello, Giulio Cesare, Riccardo III, Amleto, Macbeth.
Affronteremo il pensiero politico di iconici personaggi, come nasce e come si articola. Impareremo a usare le parole come fendenti, l’emotività come diversivo.