HomeCordelia - le RecensioniLOUIS (Carola Maternini) / KIDRIČEVA 29C (Martin Mlakar)

LOUIS (Carola Maternini) / KIDRIČEVA 29C (Martin Mlakar)

Questa recensione fa parte di Cordelia di ottobre 24

C’è un filo rosso che lega alcuni degli spettacoli in programma: la fragilità. Il teatro di figura conosce molte forme – pupazzi da tavolo, marionette, oggetti animati – accomunate dal rapporto che la figura intrattiene con l’animatore, assente dalla narrazione ma presente con il corpo: un rapporto che alle volte sembra quasi di accudimento. Nello spettacolo Louis, di Carola Maternini, questa relazione diventa elemento drammaturgico: Luis si sveglia nel cuore della notte e si accorge che gli manca un braccio; per fare i conti con questa amputazione intreccia un dialogo a volte malinconico e a volte comico con il dottore e con la madre, figure fantasmatiche, forse immaginarie. Metafora raffinata del lutto, lo spettacolo scioglie nella comicità la fragilità del pupazzo-personaggio e rende più “pronunciabile” il dolore dell’assenza. In Kidričeva 29c (uno dei lavori più interessanti) Martin Mlakar dà appuntamento al pubblico a casa di suo nonno, in un appartamento di Nova Gorica, dove recita in sloveno un monologo che ne racconta la storia. Anche in questo caso, più ancora che la vicenda raccontata, è la presenza-assenza la protagonista del racconto: ogni oggetto animato evoca la figura assente, dai libri del salotto alla statua del partigiano, fino a che questa si materializza davvero grazie a una giacca e un bastone, mossi e adagiati tra la poltrona e il divano. Il giovane nipote in carne e ossa, che si muove in uno spazio della memoria familiare, finisce per accudire la figura assente del nonno come se si trattasse di un bambino (e in fondo questa inversione dei ruoli è quanto il tempo ci consegna ogni volta che un corpo invecchia e si palesa la sua fragilità). L’appartamento di edilizia socialista offre allo sguardo uno spaccato reale e un piccolo viaggio nel tempo: l’atmosfera che si respira tra gli arredi e gli oggetti finisce per costituire uno degli elementi più affascinanti e coinvolgenti dell’opera e dell’intero festival. (Graziano Graziani)

Crediti e cast completi: https://puppetfestival.it/

Cordelia, ottobre 2024

Telegram

Iscriviti gratuitamente al nostro canale Telegram per ricevere articoli come questo

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Pubblica i tuoi comunicati

Il tuo comunicato su Teatro e Critica e sui nostri social

ULTIMI ARTICOLI

Cose vere che uniscono e distruggono. Binasco mette in scena Bovell

Recensione. In scena all'Ambra Jovinelli il nuovo spettacolo diretto da Valerio Binasco su testo di Andrew Bovell, Cose che so essere vere. In virtù di...