Questa recensione fa parte di Cordelia di ottobre 24
“La Signora Palermo ha due figlie non è uno spettacolo, è una serata. La Signora Palermo non si va a vedere, si va a trovare. Come un’amica, una parente, una parte di voi che avevate sepolto.” (ndr)
E infatti la signora Palermo di Ernesto Tomasini ci accoglie in casa sua: una grande sala con file di sedie disposte a formare due corridoi/passerella, del Teatro Montevergini di Palermo in occasione della nona edizione di Teatro Bastardo. Dopo moltissimi anni di premiata carriera all’estero, Tomasini vuole parlare della sua città in un clima di totale accoglienza. È la star di Teatro Bastardo, è l’unico che può aprire le porte di questo festival che ha l’obiettivo duplice di ospitare e stravolgere le regole dell’ospitalità. Nessuno di noi si sentirà al sicuro mentre occupa la propria sedia; come pubblico di questa performance ibrida tra commedia e dramma siamo chiamati a contribuire alle funzioni domestiche della padrona di casa e delle sue figlie (interpretate dalla drag perfomer Caso X, alias Alex Incognito, e la stand up comedian Celeste Siciliano) e intanto siamo testimoni di un cambiamento in atto: le figlie della vetusta Palermo, afflitta da un’arretratezza importante, desiderano superarla e abbandonarla. Sono il simbolo dell’autodeterminazione ma anche del malessere. Tutto ciò che succede al di fuori della casa è attraente, seduce, crea dipendenza. Quello che rimane dentro sembra stancare persino la sua artefice che vive nella speranza di riscatto, nell’arrivo di un “gerontofilo”, qualcuno che si innamori della sua vecchiezza. Quest’opera allegorica riuscitissima in cui intervengono l’esperienza decennale del musical di Tomasini, il linguaggio della stand up comedy e l’esuberanza drag, oltre che i riferimenti popolari di ogni tipo, crea moltissima ilarità ma si porta dietro anche l’amarezza, specie per il pubblico palermitano: la difficoltà di interpretazione della signora Palermo e la fatica della nuova generazione di andare avanti, si insinua nella nostra coscienza politica e le risate si fanno sempre più acute perchè ricolme di disagio. fg (Silvia Maiuri)
Visto al Teatro Montevergini – Teatro Bastardo Festival. Crediti: Scritto e diretto da Ernesto Tomasini Con Ernesto Tomasini, Caso-x e Celeste Siciliano Con Ryuki Costumi e scenografie Caso-x ed Ernesto Tomasini Assistente regia Sabrina Artelli coprodotto da Teatro Bastardo e Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino con la collaborazione di Goethe-Institut Palermo