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PINOCCHIO – CHE COS’È UNA PERSONA (di D. Iodice)

Questa recensione fa parte di Cordelia di giugno 24

La passione di un grillo parlante che trascina il suo cricri sotto il peso di una croce di libri. Un abecedario ambulante, zavorra da cui si staccano parole da reinventare, ridefinire, interrogando un mondo normativo che impone definizioni escludenti ed elitiste. Pinocchio è uno e sono tanti, ognuno è Pinocchio a modo suo, con la stessa energia «anarchica e dirompente» compressa in un corpo di legno. Pinocchio – che cos’è una persona? è il primo spettacolo della compagnia della Scuola Elementare del Teatro | Conservatorio popolare delle arti sceniche, progetto laboratoriale napoletano di pedagogia sociale nato dieci anni fa negli spazi dell’ex asilo Filangieri e successivamente accolto e sostenuto dal Teatro di Napoli – Teatro Nazionale. Marginalità e disabilità si specchiano negli archetipi della storia di Pinocchio: come racconta il regista Davide Iodice, «da sempre ci siamo rivolti a lui come a un fratello simbolico dei ragazzi con sindrome di down o di autismo, o Williams, o Asperger che compongono l’articolato gruppo di lavoro». In scena accanto a loro le famiglie, nuclei di resistenza civile, registi del quotidiano dei propri figli, fate turchine senza bacchetta, rivolte ad un futuro che è vicino e lontano insieme, da scrivere e continuamente inventare. Nel lavoro di Iodice il teatro non è terapia, né autonarrazione, piuttosto macchina del sogno, insieme paese dei balocchi e ventre della balena dove si incontrano poesia e denuncia, senza pietismi ma con spietata realtà, quella di tutte le favole. Gli oltre venti interpreti si muovono in scena riscrivendo le regole del vedere ed essere visti; qualche sguardo curioso raggiunge lo spettatore e senza volerlo lo interroga, consegnandogli un’innocente e disarmante domanda: «…e poi?». (Sabrina Fasanella) Crediti completi

Visto in prima assoluta a Primavera dei teatri, Capannone. Ideazione, drammaturgia e regia Davide Iodice. Con Giorgio Albero, Gaetano Balzano, Danilo Blaquier, Federico Caccese, Stefano Cocifoglia, Giuseppe De Cesare, Simona De Cesare, Patrizia De Rosa, Gianluca De Stefano, Paola Delli Paoli, Chiara Alina Di Sarno, Aliù Fofana, Cynthia Fiumanò, Vincenzo Iaquinangelo, Marino Mazzei, Serena Mazzei, Giuseppina Oliva, Ariele Pone, Tommaso, Renzuto Iodice, Giovanna Silvestri, Jurij Tognaccini, Renato Tognaccini. Costumi Daniela Salernitano, Federica Ferreri. SCENE Ivan Gordiano Borrelli. Versi Giovanna Silvestri. Training e studi sul movimento Chiara Alborino, Lia Gusein-Zadé. Equipe pedagogica Monica Palomby, Eleonora Ricciardi. Tutor Danilo Blaquier, Veronica D’Elia, Mara Merullo. Produzione Interno 5 e Teatro di Napoli – Teatro Nazionale

Cordelia, giugno 2024

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