Dal 15 giugno al 6 luglio la ventiquattresima edizione di Attraversamenti Multipli, storico festival multidisciplinare sempre più orientato all’abitazione dello spazio naturale urbano, alla contaminazione e sperimentazione dei linguaggi e alla costruzione di variegate comunità di spettatori. Venticinque artisti coinvolti per sette giornate di spettacoli al Parco di Torre del Fiscale (Roma) e due a Toffia (Rieti) sotto lo slogan Fragile, parola chiave che definisce il nostro tempo. Articolo in media partnership
Qual è il ruolo delle arti performative in una città del presente? Quali devono esserne le parole chiave irrinunciabili? E cosa accade attivando la relazione tra arte, spazio urbano e comunità? Quali cambiamenti il presente impone alle pratiche performative? A queste domande, all’ordine del giorno per il panorama culturale di una metropoli come Roma, il festival multidisciplinare Attraversamenti Multipli risponde da ventiquattro anni esplorando le possibilità attivate dalle performing arts. L’edizione 2024, realizzata con il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Lazio e promossa da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, prosegue nel solco di un progetto pluriennale che ha portato il festival a radicarsi sempre più nel suggestivo Parco di Torre del Fiscale nel quartiere Quadraro. La scelta di abitare un luogo di per sé emblematico dell’incontro tra città, natura e storia si conferma efficace per la linea curatoriale di Alessandra Ferraro e Pako Graziani della compagnia Margine Operativo, decisa a «sfuggire alla ferocia delle accelerazioni artificiali impresse alla temporalità rivendicando un tempo sostenibile di ricerca e di sperimentazione». Il festival è costruito per traiettorie, parola che descrive bene lo slancio verso l’esterno, l’inesplorato, che riguarda tanto il rapporto tra le discipline quanto la loro interazione con lo spazio urbano e la natura. Quest’ultima si impone come protagonista per una direzione artistica che, sintonizzandosi sulle urgenze del presente, dichiara l’irrinunciabile necessità di interrogarsi sulle forme di transizione verde, di sperimentazione sostenibile, di cura come concetto trasversale, ribadendo quanto fragile sia l’aggettivo che accomuna la natura, il sistema delle arti e l’essere umano del nostro tempo, e perciò elevandolo a manifesto anche di questa edizione.
Uno spazio concreto è riservato all’indagine dell’ecosostenibilità e della transizione ecologica nelle arti performative, con l’idea di sostenere e tutelare i progetti di ricerca di artisti che operano nell’ambito della natura urbana, incoraggiandone la sperimentazione di pratiche di eco-innovative. Grazie alla collaborazione con la rete Ecoritmi (formata da Fondazione Roma Tre Teatro Palladium, Eticae-Stewardship in action e Margine Operativo e con il supporto dell’Unione Europea – Next Generation EU) sono stati selezionati e ospitati in residenza tre progetti che vedranno il loro esito al parco di Torre del Fiscale: l’azione coreografica di Nicola Galli dal titolo Cosmorama (20 giugno) incentrata sul dialogo tra corpo e natura; Ruth, progetto transmediale di Francesca Cola rivolto alle nuove generazioni sul tema della resilienza «in un mondo danneggiato» (27 giugno); Raccogliere pietre, percorso sonoro costruito sull’esplorazione del parco di Tor Fiscale da Enrico Malatesta (28 giugno).
L’ecosostenibilità transita tra la pratica degli artisti e la partecipazione della comunità di spettatori, coinvolti in un’osservazione che è anche attraversamento di una natura urbana inedita, di cui l’arte si fa mediatrice e guida. Sono molti gli appuntamenti con artisti che hanno creato operazioni in esclusiva per il festival lavorando in quest’ottica, come la danzatrice Giselda Ranieri, che con Vetro (20 giugno) propone un’esperienza coreografica guidata dalla musica live e gli impulsi sonori derivanti dalle piante sul tema del farsi paesaggio. Lacasadargilla riformula in versione sonora disseminata lungo il parco il melologo tratto da Gli Uccelli, il romanzo di fantascienza che ispirò Hitchcock e che risuona profondamente attuale nel descrivere il rapporto tra l’uomo e una natura in rivolta (repliche durante tutte le giornate romane del festival).
La vocazione specifica di Attraversamenti Multipli è orientata all’intersezione e la contaminazione tra le diverse pratiche performative e i linguaggi, con particolare attenzione verso le forme più innovative di relazione con lo spettatore, cui vengono proposte inedite esperienze di visione: dalla durational performance di Marta Olivieri (Trespass_Tales of the Unexpected, domenica 16 giugno) alla danza a tre metri di altezza di Claudia Catarzi (14.610, in scena sempre domenica 16) fino a Metis, azione coreografia e partecipativa di Francesca Penzo e Mariagiulia Serantoni sulla relazione corpo femminile e spazio urbano (venerdì 21 giugno).
La natura urbana specifica del parco di Torre del Fiscale condensa la coesistenza tra ecosistemi diversi, quello naturale e quello umano, così come tra archeologia e urbanizzazione. L’umano stratifica il proprio passaggio lasciando tracce che possono riemergere in maniera inedita. In questa tensione tra passato e presente si muove Il combattimento di Tancredi e Clorinda_dramma a cielo aperto di Carlo Massari, coreografo della C+C Company: il madrigale seicentesco di Monteverdi riproposto in una messa in scena che fa incontrare il canto lirico dal vivo con la danza contemporanea (venerdì 28 giugno). Nella stessa traiettoria di dialogo temporale si sviluppano i due progetti proposti dalla compagnia organizzatrice Margine Operativo, che riattraversa la figura di Medea secondo la lettura di Christa Wolf, ibridando teatro e danza, mito e presente con Un’altra Medea_secondo movimento (21 giugno) e quella di Gesù in Jesus_appunti sulla fine del mondo (29 giugno), lavoro anche questo che attinge al patrimonio letterario di José Saramago per una performance tra danza e teatro sulla crocifissione e sull’universalità del dolore umano. L’indagine sui mutamenti dello sguardo occidentale sul corpo e la sua performatività guida da tempo la ricerca artistica di Salvo Lombardo e del suo gruppo creativo Chiasma. Per Attraversamenti Multipli 2024 sabato 29 giugno ripropone in forma ridotta e rimodulata il suo lavoro Sport_The Way That I Love You, in una performance a due che insiste sul tema della caduta come condizione fisica ed esistenziale per ripensare l’agonismo e il concetto stesso di sport. Tra teatro e racconto radiofonico si sviluppa invece Arrampicarsi, performance proposta da Silvia Gallerano e Christian Ceresoli in cui corpo e parola si compenetrano nella relazione poetica tra l’esistenza e la natura (28 giugno).
Tra gli appuntamenti tout public il Teatro delle Apparizioni il 27 giugno propone un’inedita forma tra la narrazione, il visual e il dj-set elettronico, Dancing Stories, invitando adulti e bambini ad ascoltare, guardare, ballare, condividere. Un’altra delle traiettorie della programmazione è dedicata alla valorizzazione degli artisti emergenti, nuove generazioni di autori e performer che sempre più assottigliano i confini tra i generi e i linguaggi. È il caso della compagnia di danza Cornelia che presenta due lavori del progetto Hybridus dedicato all’indagine delle trasformazioni del corpo: Divine Beasts (20 giugno) della coreografa croata Maša Kolar, tra sciamanesimo e animali mitologici, e Petrhuskha (21 giugno) firmato da Nicolas Grimaldi Capitello, che riattraversa Stravinskij per indagare il corpo della donna contemporanea. Sul crinale tra teatro e performance musicale si posiziona il lavoro di artisti come Alice e Davide Sinigaglia, in scena il 15 giugno con Concerto Fetido su Quattro Zampe, progetto che ibrida musica e narrazione per raccontare una generazione incerta, o ancora del Collettivo Flaan che con Pacifer si muove tra teatro, circo contemporaneo e beat box (27 giugno). La musicista e performer Vera Di Lecce propone un vero e proprio concerto-rituale elettronico, Altar of Love (sabato 15), mentre l’ultimo appuntamento esplicitamente musicale è quello del 29 giugno con il djset di Mondocane, producer romano attivo in ambito internazionale che spinge la ricerca sul suono all’esplorazione multiculturale, tribale e psichedelica.
Non mancano sconfinamenti internazionali, quest’anno provenienti dalla Spagna: il 15 giugno andrà in scena Oroimen di Akira Yoshida, un solo tra break dance e teatro fisico di uno degli artisti più interessanti del panorama della danza contemporanea spagnola. Il 20 giugno Alvaro Murillo presenterà la performance 8 km en Mule, che ripercorre il fatto di cronaca che ispirò Nozze di Sangue di Federico Garcia Lorca tra danza contemporanea e flamenco.
Il denso calendario della rassegna abiterà il parco di Tor Fiscale fino a fine giugno, mentre il 5 e il 6 luglio Attraversamenti Multipli tornerà nel borgo medievale di Toffia (Rieti), con appuntamenti open air specificamente dedicati al pubblico delle nuove generazioni, tra il circo contemporaneo di Fra Martò (OuT of the Blue), la compagnia italo-tedesca Pigreco Company (My Heart is on the Table) e il teatro danza della compagnia Twain (Alice al contrario).