Negli studi teatrali Claudio Vicentini non ha bisogno di presentazioni, gli studenti universitari lo ricorderanno soprattutto per essere stato il curatore della mitica Storia del teatro di Oscar G. Brockett. E questo nuovo volume pubblicato da Marsilio ci fa pensare proprio al manuale scritto dallo studioso americano. La parentela non sta solo nel ragguardevole numero di pagine, 816, ma anche nella dimensione enciclopedica, il percorso storico che si dipana dal mondo antico fino al Novecento, con una propaggine sugli anni 2000 e con una finestra sui modelli storici orientali (dall’Opera di Pechino, alle danze indiane, fino ai classici giapponesi del dramma nō e del Kabuki). Il filo rosso però in questo caso è la recitazione e non è un caso dunque che Vicentini nella sua introduzione cominci proprio da uno dei prìncipi, vero e proprio mito della recitazione moderna, Edmund Kean. Ma bastano poche pagine per arrivare a una questione centrale per l’autore, ovvero lo sguardo orizzontale sulle diverse e numerose possibilità della recitazione, intesa come atto non solo drammatico: «La tendenza più o meno nascosta a riconoscere la recitazione drammatica come “più recitazione” delle altre, tenendole però presenti tutte quante almeno in linea di diritto, orientava ottimi studi di storia della recitazione apparsi negli ultimi decenni.[…] Quando in queste nuove opere si arrivava alle vicende del Novecento emergeva una fola di “performer e “attività performative” di genere differente […] già ben presenti nei secoli passati e inspiegabilmente trascurati dallo studioso fino a quel momento».
STORIA DELLA RECITAZIONE TEATRALE, di Claudio Vicentini, Marsilio (2023)
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Andrea Pocosgnichhttp://www.poxmediacult.com
Andrea Pocosgnich è laureato in Storia del Teatro presso l’Università Tor Vergata di Roma con una tesi su Tadeusz Kantor. Ha frequentato il master dell’Accademia Silvio D’Amico dedicato alla critica giornalistica.
Nel 2009 fonda Teatro e Critica, punto di riferimento nazionale per l’informazione e la critica teatrale, di cui attualmente è il direttore e uno degli animatori. Come critico teatrale e redattore culturale ha collaborato anche con Quaderni del Teatro di Roma, Doppiozero, Metromorfosi, To be, Hystrio, Il Garantista.
Da alcuni anni insieme agli altri componenti della redazione di Teatro e Critica organizza una serie di attività formative rivolte al pubblico del teatro: workshop di visione, incontri, lezioni all’interno di festival, scuole, accademie, università e stagioni teatrali.
È docente di storia del teatro, drammaturgia, educazione alla visione e critica presso accademie e scuole.
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