Il bando è aperto a compagnie teatrali e a singoli artisti, con componenti per il 50% tra i 18 e i 40 anni, che portino in scena spettacoli che trattino l’affermarsi della cultura del rispetto e del contrasto della violenza sulle donne. 1200 euro al vincitore.
La Compagnia di Arti e Mestieri, nell’ambito della rassegna “La Scena delle Donne – la casa delle attrici 2024”, lancia
“Attivati – Call for Activism”
bando di concorso rivolto ad artisti uomini che portino in scena spettacoli teatrali di critica e disamina della cultura patriarcale e maschilista che sta alla base della violenza sulle donne.
La Compagnia di Arti&Mestieri, con sede a Pordenone, è un’associazione culturale diretta da Bruna Braidotti e composta principalmente da donne, che da vent’anni in Friuli Venezia Giulia promuove lo sguardo femminile attraverso il teatro, sia con produzioni proprie sia ospitando nelle rassegne e festival teatrali che propone compagnie composte da autrici, registe, attrici, con le quali ha anche fondato nel 2021 la “Rete per la parità di genere nelle arti performative” per portare in Parlamento il tema urgente della parità di genere chiedendo un riequilibrio di genere nel mondo del teatro, sia per quanto riguarda le funzioni di direzione dei luoghi in cui si fa teatro sia per ciò che concerne la produzione stessa e l’ospitalità degli spettacoli. Dal 2018 sostiene anche le artiste emergenti con il concorso “la Giovane Scena delle donne “, con l’obiettivo di valorizzare il loro lavoro, per un ricambio generazionale della scena italiana. Persegue non solo la parità di genere sulle scene, ma lavora anche con l’obiettivo di colmare una lacuna di immaginario collettivo, carente del punto di vista femminile, e contribuire al superamento della cultura patriarcale.
Per l’edizione 2024 del concorso La Giovane scena delle donne, mossa dagli stessi obiettivi e consapevole che la violenza sulle donne rappresenta una piaga di cui sono responsabili gli uomini e la cultura patriarcale che sottende le loro azioni, la Compagnia di Arti&Mestieri lancia per la prima volta una sfida diversa. “Attivati – Call for Activism” propone un esperimento che chiama in causa proprio gli artisti uomini, invitando, così, gli artisti uomini a riflettere sulla cultura maschilista che opprime le donne, partendo dall’assunto che la sopraffazione e la violenza sulle donne sono una questione maschile. Se molto spesso gli spettacoli realizzati da donne che trattano il tema della violenza contro le donne vedono prevalentemente presente in sala un pubblico femminile, la Compagnia di Arti&Mestieri, forte della sua ultraventennale esperienza nella produzione e promozione di spettacoli realizzati da donne che raccontano la violenza e i soprusi di cui le donne stesse sono vittime, si augura, attraverso questo esperimento, che aprendosi al dialogo con gli uomini si possa sollecitare la partecipazione di pubblico maschile latitante quando sono le donne a trattare queste tematiche come se, al contrario, questi spettacoli non riguardassero proprio loro, gli uomini. Con l’obiettivo di portare gli uomini a interrogarsi e a confrontarsi con le donne, così come già stanno facendo diverse organizzazioni maschili come Maschile plurale o i Men’s Studies di diversi dipartimenti universitari europei, non intende affatto creare una opportunità in più ad artisti uomini rispetto alle donne ma chiamarli in causa. “Attivati – Call for Activism” chiama in causa gli uomini contro la cultura che sta alla base della disparità di genere e che è motore dei soprusi e della violenza perpetrati dagli uomini verso le donne.
L’obiettivo dell’esperimento è infatti quello di far si che gli uomini si sentano maggiormente coinvolti e partecipi nella lotta alla violenza sulle donne, proponendo progetti teatrali con riflessioni ed elaborazioni su questo tema, auspicando un maggiore coinvolgimento anche di pubblico maschile.
Ecco quindi la chiamata a spronare gli artisti uomini ad attivarsi anche attraverso il teatro nel mettere in scena spettacoli che trattino in modo critico e riflessivo la tematica della cultura maschilista in qualsiasi forma attraverso la disamina degli stereotipi culturali che sottendono alla cultura della sopraffazione maschile sulle donne.
Il bando è aperto a compagnie teatrali e a singoli artisti, con componenti per il 50% tra i 18 e i 40 anni, che portino in scena spettacoli che trattino l’affermarsi della cultura del rispetto e del contrasto alla violenza sulle donne, che abbiamo autorialità e regia maschile.
info: https://compagniadiartiemestieri.it/la-scena-delle-donne/