Questa recensione fa parte di Cordelia di novembre 23
Qualche anno fa, quando la manifestazione viveva di sana e robusta costituzione, erano addirittura più di uno i paesi messi sotto la lente d’ingrandimento, ne ricordo una versione dedicata anche alla Germania ad esempio, ma TREND nuove frontiere della scena britannica rischia di essere all’ultima stagione e sarebbe davvero un peccato; la storia è purtroppo la solita, mancanza di finanziamenti strutturali e bocciature nei bandi comunali e regionali. Una perdita nel panorama teatrale romano e nazionale perché ponte diretto di collegamento con il mondo sempre vivace della scrittura teatrale british. Quest’anno la XXII edizione, come sempre ospitata al Teatro Belli e curata da Rodolfo Di Giammarco, per la prima volta senza il compianto Antonio Salines, è cominciata sotto il segno del giovane Nathan Ellis e del suo Wide Beyond messo in scena da Bluestocking. Un soggiorno con un tavolo, un divano economico color pesca, appendiabiti e poco altro, su una parete di fondo una sorta di finestra rappresentata da una fotografia opportunamente illuminata. Alessandro di Marco veste i panni di uno scrittore di successo di mezza età trasferitosi in California, quando il sipario si apre lo ritroviamo sulla soglia, sta per scappare dalla casa della madre, ma incontra la sorella. Quello di Ellis è un testo tutto teatrale, nel senso che tutto accade nel fitto dialogo tra i due fratelli: lei, umanissima Martina Montini, accudisce la madre malata da anni e ora si sta anche separando dal compagno al quale ha concesso la custodia dei figli; lui è tornato dalla California con la sua vita di successo di scrittore e docente, ma qui deve scontrarsi con la durezza della sorella. I particolari della relazione tra i due emergono lentamente, mentre una zuppa cerca di scaldare affetti rimasti troppo tempo lontani; arriverà il vino a sciogliere definitivamente il dialogo e a far affiorare segreti indicibili. Ellis ci pone di fronte a un dolore supremo: l’amore di una figlia per la madre e la possibilità che questo si trasformi in violenza a causa della depressione e dell’abbandono. E poi quel fratello che fugge, incapace di farsi carico del dolore, lasciando così la sorella, con le proprie lacrime, sola, di fronte alla soglia, tra le foglie di un autunno freddo e piovoso. (Andrea Pocosgnich)
Visto al Teatro Belli, Trend: di Nathan Ellis regia Lucilla Lupaioli con Alessandro Di Marco e Martina Montini luci e fonica Sirio Lupaioli scene e costumi Nicola Civinini foto di scena Alice Tinozzi assistente regia Sara Attanasio traduzione Natalia di Giammarco produzione Bluestocking
Recensioni su Cordelia, novembre 2023