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MELLOWING (di Christos Papadopoulos)

Questa recensione fa parte di Cordelia di novembre 23

È remoto il tempo in cui la danza era (solo) quella studiata sui libri. Estinto pare pure – ed è una fortuna – quello in cui la coreografia contemporanea sentiva il continuo bisogno di prendersi gioco dei codici della convenzione per dimostrare, fuor di maschera, come il termine “danza” possa e debba essere assegnato a ogni minimo cogitare sul corpo in movimento. C’è ora una danza dell’immobilità e della reiterazione, della stasi e della frenesia, del barocco e del minimalismo, dell’espressione e della totale afasia, del frammento e della durata. Mellowing, in prima nazionale a REf 2023, è una coreografia curata da Christos Papadopoulos per la compagnia berlinese Dance On Ensemble, composta da interpreti over 40. La partitura dell’artista greco appare come un vero e proprio esperimento sulle possibilità di attenzione e concentrazione del corpo umano in rapporto al movimento d’insieme e alle gabbie ritmiche di un chirurgico paesaggio sonoro, curato dal compositore italo-greco Coti K. Uno alla volta, undici danzatori popolano lo spazio bianco e lavorano sul gesto della vibrazione, sullo spostamento del peso, su impercettibili slittamenti della colonna vertebrale, sul trasferimento di energia da uno snodo all’altro delle articolazioni. Se in principio il risultato è simile alla stasi, quel che man mano si costruisce è una pratica di movimento collettiva che, da un lato, segue il metronomo inesorabile del suono, dall’altro si nutre dell’ascolto reciproco tra gli interpreti. Un’onda di progressiva entità coinvolge il singolo, la sezione e a tratti l’intero corpo di ballo disegnando segmenti di unisono e brevi “soli” in cui un interprete arabesca sul motivo tenuto vivo dagli altri. La massa di impulsi muscolari monta e cede volume, si gonfia e si sgonfia di fronte allo sguardo dello spettatore che è, in ultima analisi, necessario completamento di una composizione coreografica astratta e concettuale, una sorta di “borghesia del gesto” e dell’età atletica che distilla un’affascinante linfa vitale da un’atmosfera assolutamente glaciale. (Sergio Lo Gatto)

Visto all’Auditorium, Romaeuropa Festival. COREOGRAFIA Christos Papadopoulos DIREZIONE ARTISTICA DANCE ON ENSEMBLE Ty Boomershine PERFORME Dance On Ensemble Javier Arozena, Alba Barral Fernández, Ty Boomershine, Anna Herrmann,Emma Lewis, Miki Orihara, Tim Persent, Jone San Martin, Marco Volta, Lia Witjes Poole Guest Georgios Kotsifakis ASSISTENTE ALLA COREGRAFIA Georgios Kotsifakis MUSICA Coti K LUCI Eliza Alexandropoulou COSTUMI Werkstattkollektiv DIRETTORE TECNICA E LUCI IN TOUR Martin Beeretz TECNICO DEL SUONO IN TOUR Mattef Kuhlmey DIRETTORE DI PRODUZIONE Hélène Philippot COLLABORATORE ALLE PRODUIZONE/TOURING Anastasia Luck International Distributio Fauves – Agency for the Performing Arts

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Sergio Lo Gatto
Sergio Lo Gatto
Sergio Lo Gatto è giornalista, critico teatrale e ricercatore. È stato consulente alla direzione artistica per Emilia Romagna Teatro ERT Teatro Nazionale dal 2019 al 2022. Attualmente è ricercatore presso l'Università degli Studi Link di Roma. Insegna anche all'Alma Mater Studiorum Università di Bologna, alla Sapienza Università di Roma e al Master di Critica giornalistica dell'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica "Silvio d'Amico" di Roma. Collabora alle attività culturali del Teatro di Roma Teatro Nazionale. Si occupa di arti performative su Teatro e Critica e collabora con La Falena. Ha fatto parte della redazione del mensile Quaderni del Teatro di Roma, ha scritto per Il Fatto Quotidiano e Pubblico Giornale, ha collaborato con Hystrio (IT), Critical Stages (Internazionale), Tanz (DE), collabora con il settimanale Left, con Plays International & Europe (UK) e Exeunt Magazine (UK). Ha collaborato nelle attività culturali e di formazione del Teatro di Roma, partecipato a diversi progetti europei di networking e mobilità sulla critica delle arti performative, è co-fondatore del progetto transnazionale di scrittura collettiva WritingShop. Ha partecipato al progetto triennale Conflict Zones promosso dall'Union des Théâtres de l'Europe, dove cura la rivista online Conflict Zones Reviews. Insieme a Debora Pietrobono, è curatore della collana LINEA per Luca Sossella Editore e ERT. Tra le pubblicazioni, ha firmato Abitare la battaglia. Critica teatrale e comunità virtuali (Bulzoni Editore, 2022); con Matteo Antonaci ha curato il volume Iperscene 3 (Editoria&Spettacolo, 2018), con Graziano Graziani La scena contemporanea a Roma (Provincia di Roma, 2013). [photo credit: Jennifer Ressel]

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