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LA FEROCIA (VicoQuartoMazzini)

Questa recensione fa parte di Cordelia di novembre 23

Foto Cosimo Trimboli

La ferocia, quella capacità di distruggere il mondo che abbiamo attorno, la natura e i nostri cari, per mantenere il potere e la ricchezza: la famiglia Salvemini e il suo patriarca sono la rappresentazione delle metastasi del nostro Paese. È spietata la vicenda scritta da Nicola Lagioia e altrettanto spietato l’allestimento teatrale di VicoQuartoMazzini. Gabriele Paolocà e Michele Altamura chiudono parte della storia dietro una grande vetrata, la scenografia di Daniele Spanò lascia percepire un’opulenza minimalista: nell’interno un grande tavolo e delle piante, poi c’è lo spazio fuori, non vediamo altro ma possiamo immaginare un grande cortile, forse un prato all’inglese e una piscina. Sulla destra il piccolo studio in cui il narratore/giornalista interpretato da Gaetano Colella registra un podcast sulla vicenda facendo così da filo conduttore. In questi spazi si decidono i destini della famiglia, dei terreni su cui edificare milioni di euro di cemento avvelenato, qui si dissotterrano cadaveri dando del tu ai morti. L’adattamento di Linda Dalisi ricama con grandissimo mestiere le linee narrative per conferir loro sostanza scenica e una fruibilità evidente, due soprattutto: quella più visibile riguarda la figlia del grande costruttore, la cui vita è raccontata in sua assenza dagli uomini di potere a cui si concedeva; l’altro tracciato è relativo al ritorno del fratello Michele, lo interpreta Paolocà entrando dopo mezzo spettacolo, non c’è eroismo nelle sue azioni ma una sincera ricerca della verità. Il lavoro lascia trasparire una certa distanza e talvolta freddezza date dall’utilizzo dei microfoni, dal tipo di amplificazione utilizzata e dall’impostazione generale (comunque coerente). Gli attori, nonostante la poca mobilità, costretta dall’inquadratura scenica iper realistica, sono rigorosi nella cura dei personaggi e compongono un cast di talento. Urge qui aprire una parentesi produttiva: Il centro di produzione Scarti – di certo anche grazie al nome di richiamo dello scrittore – ha messo in fila importanti partner (come poche altre volte è accaduto ad artisti under 40) segnando così la possibilità di un passaggio di maturazione del duo di artisti (VicoQuartoMazzini). Il ricambio generazionale deve essere perseguito e i trenta quarantenni sono pronti per gestire operazioni con budget finalmente decorosi, e rivolgersi così a un pubblico più ampio. (Andrea Pocosgnich)

Leggi l’intervista a VicoQuartoMazzini

Visto al Teatro Vascello, Ref 23 – La Ferocia dal romanzo di Nicola Lagioia
IDEAZIONE VicoQuartoMazzini REGIA Michele Altamura, Gabriele Paolocà ADATTAMENTO
Linda Dalisi CON Roberto Alinghieri Michele Altamura Leonardo Capuano
Enrico Casale Gaetano Colella Francesca Mazza Gabriele Paolocà Andrea Volpetti SCENOGRAFIE
Daniele Spanò DISEGNO LUCI Giulia Pastore MUSICHE Pino Basile COSTUMI
Lilian Indraccolo AIUTO REGIA Jonathan Lazzini REALIZZAZIONE SCENOGRAFIE Officina Scenotecnica Gli Scarti DIRETTORE DI SCENA Daniele Corsetti PROGETTO AUDIO Niccolò Menegazzo DATORE LUCI
Marco Piazze CURA DELLA PRODUZIONE Francesca D’Ippolito UFFICIO STAMPA
Maddalena Peluso FOTO Valerio Polici GRAFICA Leonardo Mazzi CONSULENZA ARTISTICA Gioia Salvatori Crediti di Produzione SCARTI Centro di Produzione Teatrale d’Innovazione Elsinor Centro di Produzione Teatrale LAC Lugano Arte e Cultura Romaeuropa Festival Tric Teatri di Bari Teatro Nazionale Genova

Tournée

dal 16 al 21 gennaio: Genova / Teatro Gustavo Modena
3 febbraio: Monopoli / Teatro Radar
4 febbraio: Lecce / Teatro Koreja
6 febbraio: Putignano (Ba) / Teatro Comunale
11 febbraio: Cuneo / Teatro Toselli
dal 13 al 18 febbraio: Torino / Teatro Gobetti
23 e 24 febbraio: Firenze / Teatro Florida
dal 27 febbraio al 3 marzo: Milano / Teatro Fontana
26 e 27 marzo: Lugano / Lac

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Andrea Pocosgnich
Andrea Pocosgnichhttp://www.poxmediacult.com
Andrea Pocosgnich è laureato in Storia del Teatro presso l’Università Tor Vergata di Roma con una tesi su Tadeusz Kantor. Ha frequentato il master dell’Accademia Silvio D’Amico dedicato alla critica giornalistica. Nel 2009 fonda Teatro e Critica, punto di riferimento nazionale per l’informazione e la critica teatrale, di cui attualmente è il direttore e uno degli animatori. Come critico teatrale e redattore culturale ha collaborato anche con Quaderni del Teatro di Roma, Doppiozero, Metromorfosi, To be, Hystrio, Il Garantista. Da alcuni anni insieme agli altri componenti della redazione di Teatro e Critica organizza una serie di attività formative rivolte al pubblico del teatro: workshop di visione, incontri, lezioni all’interno di festival, scuole, accademie, università e stagioni teatrali.   È docente di storia del teatro, drammaturgia, educazione alla visione e critica presso accademie e scuole.

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