È uscita in primavera la seconda edizione della guida In giro per festival, sommario cartaceo della piattaforma Trovafestival. Un libro agile, tascabile, che accompagna spettatori, lettori, appassionati di cinema e arte in un percorso di oltre 350 festival italiani. La prefazione di Paolo Fresu dedicata alla contagiosità della cultura ci introduce alle sezioni regionali, ognuna delle quali si conclude con un’ulteriore proposta di itinerario tematico: per categorie artistiche, certo, ma anche per sentieri meno scontati, come i festival al femminile o LGBTQ+, i festival interculturali, quelli in alta quota, quelli “per nerd” e tanti altri. La pubblicazione, anche quest’anno sostenuta dalla collaborazione con Altreconomia e da una curata campagna di media partnership, ci restituisce la ricchezza, quasi la sovrabbondanza, delle iniziative culturali festivaliere italiane. L’estate è il cuore dei Festival, che si rincorrono e sovrappongono da una città all’altra; tuttavia, per il turista appassionato, non mancano le occasioni invernali o di mezza stagione per immergersi in vere e proprie maratone culturali. All’incessante lavoro di mappatura e censimento che Alonzo e Ponte di Pino instancabilmente conducono, si affianca un’azione trasversale importante di dialogo e incontro tra le realtà organizzatrici, come per esempio è avvenuto con gli incontri primaverili che hanno dato vita alle Linee guida per festival sostenibili: un punto di partenza per ragionare sulla sostenibilità, non solo ambientale, delle iniziative festivaliere in relazione e al pubblico e ai territori. La dimensione dei festival in Italia è in continua espansione: le cause di questa proliferazione sono numerose ed eterogenee, come è emerso nel corso di iniziative come il seminario Fuoco cammina con me organizzato nel 2022 da Kilowatt Festival. Un ambito non semplice da comprendere e analizzare, composto da istanze e organizzazioni con obbiettivi, proporzioni, impatti molto diversificati, e che necessita di essere costantemente monitorato per non sfuggire di mano. In questo la guida nomade è utile sia per avere una panoramica di questo fenomeno, sia per accompagnare lo spettatore spaesato in viaggio per paesi e città, all’insegna di un più cosciente turismo culturale.
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