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Ginesio Fest 2023: la maschera e i suoi volti

Dal 18 al 25 agosto si terrà la quarta edizione del Ginesio Fest. Rinnovando la volontà di celebrare l’arte dell’attore, il festival marchigiano diretto da Leonardo Lidi propone un calendario di appuntamenti con i nomi più interessanti della scena contemporanea, uniti dal filo rosso della maschera e dei suoi significati. Lino Musella e Sara Putignano riceveranno il premio San Ginesio all’arte dell’Attore. Presentazione in media partnership.

Giuliana Musso – La Scimmia. Foto Luca d’Agostino

La maschera è archetipo tangibile, sineddoche dell’attore e della sua arte, ma è anche metafora di un mimetismo identitario profondamente attuale, continuamente risemantizzato. Sulla facciata della chiesa di Santa Maria Assunta nel borgo di San Ginesio campeggia una formella in cui il santo protettore degli attori è ritratto accanto alla sua maschera. La scelta del direttore artistico Leonardo Lidi di consacrare la quarta edizione del Ginesio Fest alla maschera è dunque delle più naturali. I riverberi di senso che questo oggetto millenario rende possibili saranno nutrimento per gli appuntamenti della rassegna che anche quest’anno anima il borgo marchigiano sul finire dell’estate, dal 18 al 25 agosto.

Leonardo Lidi – Foto Ufficio Stampa

Lidi, tra i più giovani e affermati registi del teatro italiano, arriva al suo secondo anno di direzione del festival con sguardo curioso e febbrile, confermando il Ginesio Fest come luogo di celebrazione dell’arte dell’attore, ma anche di riflessione, di ricerca, di scambio. Linguaggio, mestiere e identità: il filo rosso della maschera pone domande sul presente della scena e sul presente del mondo, cui Lidi prova a rispondere coinvolgendo realtà e compagnie dal consolidato profilo artistico.

L’apertura è affidata a Giuliana Musso, pluripremiata attrice, regista e drammaturga che ha fatto del teatro d’indagine una personale cifra artistica. La Scimmia, spettacolo inaugurale del festival, conduce da subito al cuore della domanda: la maschera ci salva o ci imprigiona? Mio Eroe, il secondo lavoro di Musso in scena il 20 agosto, è il racconto di un dolore di madre che spoglia la guerra di ogni ipocrita maschera retorica. La Piccola Compagnia Dammacco porta a San Ginesio il secondo e il terzo capitolo della “Trilogia della fine del mondo”, un percorso drammaturgico che indaga il presente trasfigurandolo con la pragmatica purezza dell’atto teatrale. Esilio e La buona Educazione (in scena il 19 e il 21 agosto) raccontano dei ruoli che giochiamo nel mondo, delle coperte sociali e morali che ci affanniamo a cucirci addosso, quando il confine tra dentro e fuori si assottiglia e ci rende vulnerabili.

Serena Balivo in La buona Educazione. Ph. Luca del Pia

Nel calendario dell’edizione consacrata alla maschera si inserisce significativamente il lavoro del Teatro dei Gordi, collettivo che esplora le possibilità del linguaggio teatrale per immagini e che ha fatto della maschera nella sua concretezza scenica e poetica un segno distintivo. Sulla morte senza esagerare, lo spettacolo che ha decretato il successo del gruppo milanese, sarà in scena il 22 agosto. Poliedrico interprete e drammaturgo, Filippo Timi sarà ospite a San Ginesio con un progetto emblematico della vocazione del borgo marchigiano di farsi centro di ricerca teatrale e residenza artistica. Durante i giorni di festival, Timi guiderà un gruppo di allievi attori della scuola del Teatro Stabile di Torino in un percorso laboratoriale che, partendo dallo studio del Paradiso Perduto di Milton, approderò a un One Shot Show, al debutto il 23 agosto. L’ultimo appuntamento teatrale del Ginesio Fest 2023 è con Venere e Adone di Roberto Latini, mito spogliato, rivoltato e restituitoci dalla partitura vocale, sonora e drammaturgica del metamorfico direttore di Fortebraccio teatro. Senza nascondere una personale diffidenza verso il metaverso, Lidi inserisce tra gli appuntamenti l’esperienza VR proposta dalla compagnia torinese Asterlizze, la cui ricerca artistica si vota all’esplorazione e alla valorizzazione della memoria storica e dell’identità. In replica quotidianamente dal 19 agosto, La Stanza è un progetto che sfrutta l’immersività e l’interattività della realtà virtuale per raccontare storie di emancipazione femminile ricostruite a partire dal ritrovamento dei diari del Coordinamento Femminista di Enna del 1975.

Roberto Latini – Venere e Adone. Ph. Simone Cecchetti

Numerosi i momenti comunitari, gli incontri quotidiani con gli artisti, i dialoghi che testimoniano la volontà del festival di abitare il borgo e attivare attorno a sé una comunità vivace e partecipe. D’altronde il festival consacrato all’arte dell’attore fa da perno alla storia di rinascita del borgo affacciato sui monti Sibillini, gravemente colpito dal terremoto del 2016. Il comune di San Ginesio ha fatto del proprio connaturato legame con l’arte scenica un progetto solido di rinascita territoriale, reso possibile anche dal progetto di rigenerazione urbana TE.TA. Finanziato dai fondi del PNRR, porterà alla nascita di una scuola di mestieri teatrali che punta a fare del comune marchigiano Il Borgo Degli Artisti.
Martedì 22 agosto sarà lo stesso Lidi a dialogare con l’attore Francesco Mandelli in un incontro dal titolo Talk Mask, ripercorrendo la carriera televisiva, teatrale e cinematografica di Mandelli e i personaggi comici che lo hanno reso celebre, anch’esse maschere di un’Italia in transizione.
Una grande parte della programmazione pomeridiana è dedicata ai bambini e alle famiglie, coinvolti in laboratori, spettacoli e attività, dalle maschere di Leonardo Gasparri alla clownerie della compagnia Bergamotto e al teatro di figura di Politheater e della compagnia Pouët, mentre agli adolescenti è rivolto il laboratorio Landscape a cura di Elena Fioretti e Elena De Carolis. Saranno quotidiani gli appuntamenti con le letture al tramonto a cura del padrino d’elezione del festival Remo Girone. È a Girone che si deve l’istituzione del Premio San Ginesio “All’arte dell’attore”, nato nel 2020 per onorare il mestiere e le carriere dei principali interpreti della scena teatrale nazionale. Saranno Lino Musella e Sara Putignano a ritirare il premio dell’edizione 2023 durante la cerimonia conclusiva del festival il 25 agosto, giorno in cui la città celebra il santo patrono che le dà il nome e la vocazione artistica.

Redazione

Programma e biglietti disponibili al sito www.ginesiofest.it

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