Il corso gratuito – che si affianca a quello già esistente della scrittura per il cinema – sarà tenuto da due pluripremiati autori, attori e registi: Marco Baliani, uno dei massimi esponenti del teatro di narrazione e Mario Perrotta, tra le voci più significative della scena contemporanea, autore di drammaturgie. Scade il 7 settembre.
Scadono il 17 settembre i termini per le candidature. Il corso si svolgerà a Piacenza; a numero chiuso e gratuito, è realizzato con risorse del Fondo Sociale Europeo FSE+ 2021-2027 e della Regione Emilia-Romagna
Novità in casa di Fondazione Fare Cinema, presieduta da Marco Bellocchio e diretta da Paola Pedrazzini, con l’inaugurazione di un nuovo percorso formativo di elevato profilo: si tratta del corso di alta formazione “IL DRAMMATURGO. Scrivere per il teatro: dall’idea alla scena” (Rif. PA 2022-17979/RER approvata con DGR n. 1951/2022 del 14/11/2022) che si svolgerà a Piacenza da ottobre 2023 a maggio 2024 nella sezione Cinema e Teatro di XNL Piacenza Contemporanea.
Il corso – che si affianca a quello già esistente della scrittura per il cinema – sarà tenuto da due pluripremiati autori, attori e registi: Marco Baliani, uno dei massimi esponenti del teatro di narrazione, autore e interprete di opere cult come Kohlhaas, Pinocchio nero e Piazza d’Italia e Mario Perrotta, tra le voci più significative della scena contemporanea, autore di drammaturgie – spesso dal forte impatto civile – come Italiani Cìncali, In nome del padre, fino all’ultimo Dei figli, Premio UBU 2022 come miglior nuovo testo.
“É con soddisfazione – sottolinea Paola Pedrazzini, direttrice di Fondazione Fare Cinema e ideatrice di Bottega XNL – che annunciamo l’apertura di questo bando, ulteriore tassello di un’offerta formativa di altro livello, inaugurata con la nascita di Fare Teatro, “gemello” dello storico Fare Cinema, che punta a coinvolgere allo stesso modo cinema e teatro, e che trova perfetta realizzazione geografica nella triangolazione tra Piacenza, Bobbio e Veleia”.
Il corso, gratuito perché realizzato con risorse del Fondo Sociale Europeo e della Regione Emilia-Romagna, a numero chiuso (sono previsti 12 partecipanti), ha una durata di 620 ore totali non consecutive, di cui 220 ore d’aula e 400 ore di project work, e, com’è nella tradizione di Fondazione Fare Cinema, sarà altamente professionalizzante, calando fin dal principio i partecipanti nella pratica del lavoro del drammaturgo, cioè l’autore per la scena, colui che accompagna il testo dalla fase di scrittura a quella della rappresentazione, indirizzando la propria scrittura alla parola agita sul palco.
Il corso si avvale di una rete di promotori d’eccezione, come il Festival di Teatro Antico di Veleia e l’A.N.C.T. (Associazione Nazionale dei Critici di Teatro).
Obiettivo del corso è concorrere alla creazione di professionalità competenti nell’ambito della scrittura per il teatro. Le principali tematiche trattate saranno la scrittura drammaturgica, la ricerca e l’analisi delle fonti per ambientazione e personaggi, l’adattamento drammaturgico, il passaggio dalla parola scritta alla parola “incarnata”. A fine corso sarà rilasciato un attestato di frequenza.
“Il drammaturgo – Scrivere per il teatro: dall’idea alla scena” è un percorso formativo rivolto a residenti o domiciliati in Emilia-Romagna che abbiano assunto l’obbligo di istruzione/formazione, con conoscenze e capacità attinenti all’area professionale.
Chi desidera candidarsi deve inviare la scheda d’iscrizione, corredata degli allegati richiesti, all’indirizzo mail iscrizioni@veleiateatro.com entro e non oltre il 17 settembre 2023. La scheda di iscrizione, le istruzioni per la candidatura e le informazioni sul corso si trovano ai siti www.fondazionefarecinema.it e www.veleiateatro.com. È prevista una prova di selezione, formata da una parte scritta ed una orale.
Piacenza, agosto 2023
MARCO BALIANI
Marco Baliani è attore, autore e regista. Figura eclettica e complessa del teatro italiano contemporaneo, negli anni ha sperimentato drammaturgie corali creando spettacoli-evento per molti attori, come I Porti del Mediterraneo (progetto formativo che a fine anni ’90 vide la partecipazione di gruppi di giovani attori selezionati in diverse città mediterranee); Pinocchio Nero (Premio UBU – realizzato tra 2002 e 2004 con venti ragazzi delle strade di Nairobi che hanno raccontato la storia di Pinocchio); Come gocce di una fiumana sulla memoria della Grande Guerra (Premio IDI per la regia); Antigone delle città, rito civile e teatrale sulla strage del 2 agosto che nel 1991 coinvolse tutta la città di Bologna. Parallelamente, Baliani ha proseguito una personale ricerca nell’ambito della narrazione, iniziata sin dall’89 con Kohlhaas (che segnò la scena teatrale italiana), realizzando spettacoli come Tracce, Corpo di Stato e Frollo, protagonisti di fortunate tournée e tuttora nel suo repertorio. Tra il 2012 e il 2015, con Marco Balsamo e Stefano Accorsi, dà vita al progetto Grandi italiani: nascono gli spettacoli Giocando con Orlando e Decamerone. Vizi virtù passioni, in cui Baliani è regista e autore delle due riscritture. Nel 2017 è chiamato a dirigere lo spettacolo Sette contro Tebe in scena al Teatro Greco di Siracusa (replicato alle Terme di Baia per il Napoli Teatro Festival Italia e al Teatro Romano di Verona). Destinato a grandi spazi anche Quinta stagione del 2021, al Teatro Grande di Pompei, con le scene di Mimmo Paladino, il paesaggio sonoro di Mirto Baliani e la produzione del Teatro di Napoli. Nell’anno della pandemia, scrive e dirige lo spettacolo L’attore nella casa di cristallo, andato in scena dal 15 giugno 2020, giorno della riapertura dei teatri, nel piazzale davanti al Teatro delle Muse di Ancona. Lo spettacolo è diventato anche un libro, uscito per Titivillus Edizioni. Baliani ha inoltre firmato come autore, librettista e regista le opere liriche contemporanee Il sogno di una cosa e Corpi eretici, su musiche di Mauro Montalbetti. Nel 2021 ha curato la regia dell’opera Gianni Schicchi, presentato da Marche Teatro. Per il cinema, è stato diretto da Francesca Archibugi, Roberto Andò, Saverio Costanzo, Cristina Comencini e Mario Martone. Come scrittore ha pubblicato romanzi, racconti e saggi tra cui Ho cavalcato in groppa ad una sedia (Titivillus edizioni) e per la Rizzoli Corpo di stato, Pinocchio Nero, L’Amore Buono, Nel Regno di Acilia, La metà di Sophia, e L’occasione. Nel 2021 è uscito, per i tipi di Bompiani, La pietra oscura. Ha guidato le edizioni 2022 e 2023 di Bottega XNL-Fare Teatro, guidando la messa in scena di Antigone e Edipo.
MARIO PERROTTA
Mario Perrotta, autore, attore e regista teatrale, è considerato una delle voci più significative del panorama teatrale italiano. Le sue drammaturgie, dal forte impatto civile, da lui stesso dirette e interpretate in Italia, sono tradotte e messe in scena anche all’estero in diverse lingue e in contesti importanti come il Festival d’Avignone e lo United Solo Festival di New York (Premio come Migliore drammaturgia straniera nel 2018 con A kiss). Finalista per nove volte ai Premi UBU, vince per quattro volte come interprete, drammaturgo, e regista di progetti articolati, con centinaia di artisti coinvolti. Vince anche il Premio Hystrio nel 2009 e nel 2014 come Migliore spettacolo dell’anno, mentre nel 2015 vince il Premio Nazionale della Critica per l’intero Progetto Ligabue. Riceve anche riconoscimenti istituzionali come quelli della Presidenza del Consiglio (per i suoi progetti speciali) e della Camera dei Deputati per “l’alto valore civile del testo e per la straordinaria interpretazione” per il progetto Cìncali–dedicato all’emigrazione italiana nel secondo dopoguerra. Il progetto dà vita anche a un romanzo edito da Fandango, a una trasmissione radiofonica, Emigranti Esprèss, ideata per Radio2 che si è aggiudicata nel 2007 lo Jury Special Award alla TRT International Radio Competition (ex-aequo con la BBC), e a un’opera lirica originale per il Teatro Lirico di Spoleto, Opera Migrante, di cui cura il libretto e la regia, diretta da Marco Angius. Le sue ultime produzioni hanno debuttato in prima nazionale al Piccolo Teatro di Milano e sono state trasmesse integralmente su Radio 3 Rai. Negli ultimi anni è stato impegnato dalla trilogia In nome del padre, Della madre, Dei figli, dedicata alle figure chiave delle famiglie millennial, con la consulenza alla drammaturgia di Massimo Recalcati. In nome del padre è stato finalista ai Premi Ubu come Miglior nuovo testo nel 2019, Dei figli ha vinto come Migliore nuovo testo/scrittura drammaturgica nel 2022. Durante il periodo del Covid, in casa e con pochi mezzi, prende vita il progetto Manuale di sopravvivenza – rilettura in musica e opera dell’opera autobiografica Terra matta di Vincenzo Rabito (Einaudi, 2007) in collaborazione con Giulio Einaudi Editore, Rai Radio 3 e Duel: un’avventura radiofonica e in video che ha scandito con appuntamenti quotidiani gran parte della quarantena.