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TOPI. A VENT’ANNI DAL G8 di GENOVA (Usine Baug)

Questa recensione fa parte di Cordelia, giugno 2023

Anche di Topi dei giovani Usin Baug abbiamo uno sguardo dal debutto, all’interno della rassegna del Premio Scenario di Napoli, nel ’21. Sul palco del Teatro dei Rozzi c’è un interno casalingo spoglio,  con un tavolo e qualche sedia, l’abitante di questo interno è in attesa di visite, qualche amico per una cena a casa. Lentamente cominciano a manifestarsi dei suoni, sono squittii di topi. D’ora in poi l’uomo dovrà combattere con le piccole creature, che avranno la meglio fino allo sterminio finale. L’immagine del roditore è un’evidente metafora, più che esplicita, per indicare i manifestanti del G8 di Genova 2001. C’è infatti un altro racconto parallelo di cui sono protagonisti Claudia Russo e Stefano Rocco, un racconto che dalla platea scende poi verso il pubblico e lo attraversa per rompere la lontananza data dalla grande sala: i fatti vengono messi in fila con precisione e passione, drammaturgia e recitazione riescono però a mantenere un tono documentaristico e mai empatico; i fatti sono quelli di via Tolemaide, di Piazza Alimonda, della Diaz e di Bolzaneto, insomma quella geografia della violenza in cui l’abuso delle forze dell’ordine ha determinato “una violazione dei diritti umani di dimensioni mai viste nella recente storia europea” (Amnesty International). Inoltre questo racconto arriva per bocca di un gruppo di trentenni che durante quelle giornate erano fin troppo piccoli per farsi un’idea e comprendere; c’è dunque un importante tentativo di trasmissione della memoria verso le nuove generazioni. Poco invece viene aggiunto per chi ha già consapevolezza e conoscenza di quelle giornate (se non una suggestione emotiva pur necessaria). Peccato invece per lo svolgimento teatrale del plot casalingo: a fronte dell’immediatezza della metafora, purtroppo anche le azioni sul palco risultano troppo semplici per coinvolgere un pubblico smaliziato; nel finale qualcosa fortunatamente cambia, in una sorta di esplosione che lascia incrociare i due piani, il fumo chimico con il quale l’uomo cerca di stanare i topi è il fumo delle strade di Genova. (Andrea Pocosgnich)

Visto al Teatro dei Rozzi per In-Box dal Vivo 2023. Crediti: Regia: Usine Baug Drammaturgia: Usine Baug Attori: Claudia Russo, Ermanno Sandro Pingitore, Stefano Rocco

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Andrea Pocosgnich
Andrea Pocosgnichhttp://www.poxmediacult.com
Andrea Pocosgnich è laureato in Storia del Teatro presso l’Università Tor Vergata di Roma con una tesi su Tadeusz Kantor. Ha frequentato il master dell’Accademia Silvio D’Amico dedicato alla critica giornalistica. Nel 2009 fonda Teatro e Critica, punto di riferimento nazionale per l’informazione e la critica teatrale, di cui attualmente è il direttore e uno degli animatori. Come critico teatrale e redattore culturale ha collaborato anche con Quaderni del Teatro di Roma, Doppiozero, Metromorfosi, To be, Hystrio, Il Garantista. Da alcuni anni insieme agli altri componenti della redazione di Teatro e Critica organizza una serie di attività formative rivolte al pubblico del teatro: workshop di visione, incontri, lezioni all’interno di festival, scuole, accademie, università e stagioni teatrali.   È docente di storia del teatro, drammaturgia, educazione alla visione e critica presso accademie e scuole.

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